Sono ancora sdraiato sul divano e sento che la testa mi sta per scoppiare. Sento pulsarmi le tempie come se volessero uscire fuori.
Il mio stomaco è sottosopra e la nausea si fa sempre più insistente.
Ripenso a tutto quello che è successo questa sera, alla rivelazione di Annie e al fatto che il mio mondo è stato stravolto.
Sento che ho bisogno di parlare con Major. Lei è l'unica che può capirmi realmente, visto che sa cosa sta c'è tra me e Hank.
Non è ancora tornata a casa. Guardo l'orologio e vedo che sono le undici di sera passate. Mi domando cosa diamine stia combinando tutto questo tempo.
Fuori la pioggia non accenna ad attenuarsi e siamo nel bel mezzo di una tempesta. Il vento ulula e il fruscio dell'acqua è costante. I tuoni spezzano il silenzio della casa dei Palm.
Mi sento così solo e così triste. Mi è stato portato via tutto quanto, non sono altro che niente adesso. Non mi rimane nulla più. Le mie speranze, il mio amore, la mia precaria stabilità sono stati spazzati via in un colpo solo e da un'unica parola: Bambino.
Non posso ancora crederci. Vorrei ,con tutte le mie forze, che fosse un incubo dal quale mi sveglierò da un momento all'altro. Ma non è così.
Sento il rumore di un auto che si ferma, spero che sia Major che sia tornata a casa.
Attendo in silenzio il rumore delle chiavi che entrano nel buco della serratura. All'improvviso, però, suona il campanello.
Per un attimo, rimango fermo e penso che Major si è scordata la chiavi di casa.
Mi alzo lentamente e apro la porta, ma mi trovo davanti un volto sconvolto e bianco come un lenzuolo.
"Hank, che ci fai qui?" Gli domando e vorrei sbattergli la pota in faccia. Lui si va largo con forza ed entra dentro casa. "Non posso credere alle mie orecchie...Io..." Si muove come un animale in gabbia.
"Cosa ne sarà di noi adesso. Io non posso...Io non so..." Farfuglia, in uno stato di confusione, ma ciò mi fa solo stare peggio. Dice frasi senza senso e il mio cuore si spezza ulteriormente in altri piccolissimi pezzi.
"Hank, ti prego, vai a casa." Lo supplico. Tutto quello che voglio in questo momento, è dimenticare tutto quanto. "Non voglio. Non voglio andare a casa. Il mio posto è dove sei tu." Mi dice lui con disperazione.
"Non lo dire più." Mi sforzo di non cedere alle sue parole. "Non possiamo più dirci queste cose. E' tutto finito. Ogni cosa è andata distrutta" Sento che ho la gola in fiamme e gli occhi iniziano a bruciarmi.
Lui mi guarda come se fossi diventato matto."Non possiamo lasciar perdere, Jack. Io non voglio stare con lei, io non voglio questo bambino...Io non voglio questa vita." Piagnucola lui.
"Cosa vorresti fare? Dovrai stare al fianco di Annie e crescere tuo figlio." Quando pronuncio queste parole,si blocca e mi guarda come se avessi appena bestemmiato. "Dio, Hank! E' tuo figlio. Stai per diventare padre."
Lui si siede sul divano e porta le mani alla testa. "Non posso credere che stia succedendo veramente, è come se fossi in un film di Hitcock. Ho passato tutta la vita a cercare di nascondere chi sono e cosa voglio veramente e quando ,finalmente, l'ho ammesso a me stesso... Ho perso tutto quanto." Sento la disperazione crescere nel suo tono di voce.
Le lacrime escono dal mio viso e mi siedo su una delle poltrone.
"Mi spiace, Hank. Non volevo che finisse così."Dico scosso."Non pensavo che avrei detto queste parole, ma..." Mi fermo un attimo a guardarlo. "Non lascerai che tuo figlio rimanga senza un padre, perchè se scegliessi me, Annie non te lo perdonerebbe mai e non ti farebbe mai stare vicino al piccolo. I miei genitori mi accuserebbero per sempre di essere la causa della rovina della vita della loro figlia e io non potrei mai perdonarmelo. Ad un certo punto, finiremmo con l'odiarci perchè ci accuseremmo ,a vicenda ,di aver distrutto tutto quello che di buono c'era nella nostra vita." E' la cosa più difficile che abbia mai detto. Hank mi guarda e scuote la testa. "Non puoi dirlo. Io non ti odierei mai e poi mai. Sei l'amore della mia vita." Si avvicina a me, ma io mi allontano.
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Anime Fragili #Wattys2016
Romansa"Anime Fragili" è la storia di Jack Baker, un giornalista appena laureato che viene assunto dal Boston Daylie per un internship. Jack è cresciuto a Boston e ha sempre odiato vivere lì poiché la sua famiglia non ha mai accettato la sua omosessualità...