Ho convinto Major a venire alla cena organizzata da mia madre. Anche se le cose con i miei genitori vanno meglio ultimamente, non mi fa impazzire lo stesso l'idea di andare a casa loro. Mi sono preparato e aspetto che si faccia l'ora per andare.
Major ,nel frattempo, rientra in casa, dopo essere andata a fare un servizio fotografico per una nota marca di gioielli locale. "Ehi!" Mi dice ,quando mi vede seduto sul divano. "Sei già pronto. Io perderò ancora un po' di tempo." Mi avverte. " Pensavo che ,forse, è meglio andare con due auto separate. Devo anche incontrare una persona prima." Mi spiega. "Tarderai tanto?" Le domando con un tono da bambino capriccioso. "Spero di no. Farò il prima possibile, te lo prometto." Mi sorride e mi abbraccia. "Sai quanto odio dover andare in quella casa . L' idea di essere solo contro tutti loro mi manda nel pallone."
Major mi guarda e sorride. "Non ti lascerò solo. Possiamo litigare alle volte, ma sai che per te ci sarò sempre. Sei il mio migliore amico e lo sarai sempre." Le sorrido un po' in imbarazzo, siamo amici da così tanto tempo, ma non quei tipi che si dicono cose così sdolcinate. Ammetto, però, che certe volte è piacevole sentirsi dire certe cose. "Grazie mille. Ora va, prima che mi viene il diabete." Scherzo io.
Major annuisce."Okay, ma se tua madre si lamenta del mio vestito la uccido." Mi avverte lei. Scoppiamo a ridere entrambi.
Major fa per andarsene, poi si volta verso di me. "Ah, quasi dimenticavo. I miei genitori tornano a fine mese, quindi stavo pensando di accelerare un pochino la ricerca dell'appartamento. Questa casa è bellissima e piena di comfort, ma vorrei un posto tutto nostro. Non so se mi spiego." Io annuisco. "Lunedì inizieremo la nostra ricerca." Le prometto. "A dopo, troietta." Scappa su verso il bagno.
Vedo l'orario e mi accorgo che sono quasi le sette, il che significa che è meglio andare, mia madre è molto pignola per quanto riguarda la puntualità.
Prendo le chiavi dell'auto vecchia di Major che mi ha ceduto (visto che ha quella che le hanno regalato dopo il servizio pubblicitario) e mi dirigo fuori.
Come al solito, la serata è piovosa ,ma il cielo è più minaccioso del solito. I lampi mi avvertono che è meglio andar piano per evitare incidenti.
Quando entro in macchina, accendo la radio e poi metto a moto. Guidare mi rilassa, anche se , specialmente con questo tempaccio, devo stare con gli occhi ben aperti, lo trovo un modo per distrarmi e non pensare.
La mia stazione preferita mette "The Man Who Can't Be Moved" dei The Script, canzone che io stra adoro. Alzo il volume e canto a squarcia gola.
Nonostante il traffico serale, arrivo quasi in tempo e posteggio nel vialetto della casa dei miei genitori. Faccio un profondo respiro, come ormai sono solito fare quando arrivo in questa casa e apro lo sportello.
Suono il campanello e aspetto che Nina venga ad aprirmi. Attendo qualche minuto prima che la porta si apra e ,con mia grande sorpresa,mi trovo davanti una ragazza che ha l'aria di essere originaria delle Filippine. "Buonasera." Mi saluta con uno strano accento. "Salve." Ricambio io." Sono Jack Baker, il figlio dei padroni di casa." Mi presento . "Prego, entrare."Dice secca e mi fa accomodare dentro..
Mi accompagna nel salotto ,dove sono già arrivati David e Saul. "Oh, tesoro,eccoti qui!" Urla mia madre, quando mi vede. "Buonasera a tutti quanti." Saluto io tutti i presenti.
David si avvicina con il suo solito sorriso che sembra riservare solamente a me. "Ehi, come stai?" Mi domanda. "Bene. Un po' confuso per tutti i viaggi che ho fatto in poco tempo." Spiego. David ha lasciato un po' la presa, ultimamente non sembra essere appiccicoso come lo era prima, il che è decisamente un sollievo.
Mi avvicino a mia mamma e le chiedo notizie di Nina. "Oh, è dovuta partire per il suo paese. Purtroppo il padre non stava molto bene. Sì è presa un permesso di qualche settimana e io ho assunto temporaneamente questa ragazza filippina." Mi racconta. " Non sai quante ne combina. Adesso capisco quanto sia preziosa Nina." Dice mia mamma un po' sconsolata. "Mi spiace molto per il padre." Sapevo che era malato da un po' di tempo, ma non immaginavo che fosse così grave la situazione.
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Anime Fragili #Wattys2016
Romance"Anime Fragili" è la storia di Jack Baker, un giornalista appena laureato che viene assunto dal Boston Daylie per un internship. Jack è cresciuto a Boston e ha sempre odiato vivere lì poiché la sua famiglia non ha mai accettato la sua omosessualità...