Capitolo 39

1.2K 86 5
                                    

Cammino nei corridoi dell'ospedale più velocemente che riesco. Non posso correre, altrimenti lo avrei già fatto.

Siamo arrivati dopo quarantacinque minuti di strada.

Ho scoperto che David è davvero spericolato alla guida, in altri momenti ,gliene avrei già dette quattro sulla guida sicura,ma non oggi. Dovevo arrivare in tempo.

Ci sono diversi ospedali a Boston, ma so che il più vicino era questo qui.

Quando sono entrato, sono andato dritto alla reception e ho trovato due infermiere di mezza età parecchio gentili.

"Come ha detto che si chiama sua sorella?" Mi ha chiesto una delle due. "Annie. Annalise Wanda Baker." Le rispondo io.

Lei digita il nome al pc e ,come pensavo, la trova.

"Eccola qui. E' ancora al pronto soccorso, ma le stampo un pass. La faranno entrare senza problemi con questo." E mi da un pezzo di carta.

Seguo le indicazioni che trovo per i corridoi e ,finalmente, riesco a trovare il pronto soccorso.

Un'infermiera mi blocca. "Non si può entrare." Mi ammonisce lei, ma io estraggo il mio foglietto/pass e lei mi da il suo consenso con un cenno del capo.

Quando entro, non trovo assolutamente nessuno.

Mi avvicino ad un infermiere parecchio carino. "Dove posso trovare Annie Baker?" Gli chiedo io. Lui mi sorride. "E' nella stanza 5B. Le mettiamo tutte lì le donne in attesa di partorire." Mi spiega. Lo ringrazio e vado alla ricerca della stanza.

La trovo ed entro.

Trovo il pastore che parla. "Siamo qui riuniti per celebrare le nozze di queste due pecorelle di Dio."

"Fermo." Urlo io, all'improvviso. Vedo Hank,Annie, i miei genitori, Saul e altri che non conosco voltarsi verso di me con gli occhi sgranati.

"Jack? Che diamine stai combinando?" Mi Domanda mia madre.

Il pastore la guarda male e lei si scusa per il linguaggio usato.

"Hank."Lui mi guarda come se fossi pazzo. "Non puoi sposarla. Lei...Lei è una bugiarda." Ma a quelle parole, Annie inizia ad urlare.

"Tesoro, che c'è?" Le chiede mia mamma. "I dolori sono aumentati." Si lamenta lei. E' in un pessimo stato. E' parecchio sudata e in preda ai dolori del parto.

"Chiamate qualcuno." Dice irritata. Hank annuisce e si stacca da lei.

Non appena esce, io lo seguo.

"Hank. Hank!" Lo chiamo io. "Non è un buon momento per sentire le tue follie." Mi avverte lui senza degnarmi di uno sguardo e va alla ricerca di un'infermiera.

"Hank, tu devi ascoltarmi. C'è una cosa molto importante che devo dirti." Ma lui non vuole sentire storie.

Finalmente, trova una dottoressa. "Mia moglie ha le contrazioni molto frequenti, credo che ci siamo quasi." Le dice lui con una voce disperata.

"Vado a controllare immediatamente." Lo rassicura lei con la sua voce molto dolce.

Mentre si gira, lo fermo. "Adesso tu mi stai ad ascoltare. Non ho fatto come un pazzo tutto il giorno per poi farti fare la cazzata più grande della tua vita."Hank si acciglia.

"Cosa c'è Jack? Smettiamola per favore, non ho più voglia di fare questa cosa tra noi. E' finita, pensavo che l'avessimo accettata entrambi."

Capisco che è ancora arrabbiato per il giorno precedente,quando mi sono ubriacato al pranzo in casa Milk e ho detto quelle cose orribili.

Anime Fragili #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora