Capitolo 26

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Sono stanco e svuotato dentro. E' stata una giornata così intensa che ,adesso, faccio fatica a tenere gli occhi aperti.

Sono passati due giorni dalla chiamata del poliziotto che mi comunicava la dipartita di Major, la mia migliore amica.

Non sono ancora in grado di metabolizzare bene tutto quello che è successo,mi sembra, più che altro, un incubo dal quale non riesco a svegliarmi.

I genitori di Major non sono ancora arrivati a Boston, sono ancora in volo.

Ho chiamato la sua sorellastra, ma non essendo in buoni rapporti ,mi ha esplicitamente detto che non potrà esserci per motivi lavorativi. Per poco non le urlavo, al telefono, che era proprio una grandissima stronza, ma alla mi sono limitato a chiuderle in faccia.

David ed Hank sono i miei angeli custodi, mi hanno accompagnato a sbrigare le mille faccende e senza di loro, non credo che sarei riuscito a concludere nulla.

David si preoccupa sempre se ho mangiato o se sono troppo stanco per continuare con i preparativi del funerale di Maj.

Hank e io non ci parliamo granchè, anche se al momento, ho la mente occupata dal gravoso lutto che mi ha stravolto la vita, sono consapevole che il peso della nostra rottura grava molto nel mio cuore.

I miei genitori ,per una volta, si sono comportarti come tali. Sono venuti a trovarmi tutti i gironi e mia madre si è persino offerta di aiutarmi con l'organizzazione.

Loro non sopportavamo molto Major, la consideravano una poco di buono che aveva riempito la testa di strane idee a loro figlio,convincendolo di essere finocchio. In pratica,credevano fosse lei la causa della mia omosessualità.

Nonostante tutto ,ecco lì, dispiaciuti per quello che è successo ad una ragazza che aveva una lunghissima vita ancora davanti a sé.

Anche se vorrei fare tutto da solo, ho capito che ho bisogno di aiuto con alcune cose, per cui ho accettato la proposta di mia madre.

Per la prima volta ,sono andato in un'agenzia funebre e ho scelto la bara di Major. Ne ho viste di tanti tipi e di molti modelli diversi. Non sapevo ce ne fossero così tante.

Mi hanno proposto casse in mogano, di zinco oppure ,persino, di vetro. Non me ne piaceva assolutamente nessuna e,conoscendo i gusti della mia amica, ho avanzato una richiesta che ha colto di sorpresa il venditore di bare: Ne ho chiesta una rosa.

Nonostante ,all'inizio, fosse rimasto quasi offeso, pensando che lo stessi prendendo in giro, è intervenuta mia madre che gli ha spiegato la situazione e, con una buona cifra extra, alla fine, ha acconsentito di procurarmene una di color rosa.

Avrei voluto farle stampare anche delle faccine di "Hello Kitty", ma sapevo che ,a quel punto, ci avrebbero cacciato via a pedate, quindi ho sorvolato.

Il funerale di Major non dovrà essere una lunga cerimonia fatta di lacrime, voglio che sia come lei: Ricca di momenti belli.

Ho pensato che dovrò scrivere il discorso da pronunciare e non so davvero da dove cominciare.

Major sapeva cosa provavo per lei e che era il mio punto costante della mia vita fatta ,molto spesso , di momento molto tristi.

Le altre persone,però, non conoscevano la vera Maj,quindi voglio che il mio discorso punti a far comprendere a tutti i presenti che il mondo ha appena perso un essere meraviglioso e speciale.

Sono andato dal fioraio e ho ordinato centinaia di rose rosse, i suoi fiori preferiti da quando gliele ho portate la sera del nostro ballo studentesco.

Voglio che questo funerale sia una celebrazione della vita. Della sua vita.

Lei non ha mai pensato alla morte, era la persona con più vitalità che abbia mai conosciuto. Aveva il potere di infondere la voglia di vivere a chi le stava intorno, anche quando avevano dei problemi. Riusciva a far vedere la luce ,laddove le ombre oscuravano la vita.

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