Capitolo 11

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Gli incubi sono diventati più frequenti e, ogni notte, disturbano il mio sonno.

Non sono per niente tranquillo e tutte le volte che ripenso a Hank e a quella sera, sprofondo. Mi sento veramente uno schifo.

Da qualche giorno ,non faccio altro che andare a lavoro e tornare a casa, infilarmi il pigiama e mettermi davanti la televisione a mangiare gelato.

Non ho notizie di Hank da un bel po'. Non lo vedo e non lo sento da quella sera e spero di evitarlo il più possibile.

David è stato molto carino con me in questi giorni,ha capito che c'era qualcosa che non andava e allora ha cercato in tutti i modi di risollevarmi il morale.

Ci siamo visti anche fuori il lavoro lo scorso fine settimana e mi ha portato a visitare "La Boston Public Library" che è una delle più antiche e famose biblioteche comunali dell'America Settentrionale. Io ,però, non ci avevo mai messo piede. Quando David ha scoperto che non c'ero mai stato, ha deciso che doveva assolutamente farmela vedere.

Major cerca di portarmi in giro, ma io preferisco starmene a casa, magari a leggere un buon libro o a guardare un film. I suoi genitori hanno prolungato la loro vacanza in Europa e non credo che ritorneranno prima del prossimo mese .

Nonostante ciò, io e Major siamo andati alla ricerca di appartamentini da affittare, ne abbiamo visti alcuni carini, ma nulla che ci ispirasse veramente.

Il lavoro è la mia unica ancora di salvezza, l'unica cosa che mi distrae da questo mare di disperazione. Solo grazie ad esso, riesco a sopravvivere. Devo trovare una storia da seguire, che possa risucchiare tutto il mio tempo, facendomi togliere dalla testa tutto quanto. Devo ASSOLUTAMENTE trovare un progetto su cui concentrarmi.

Ultimamente ho passato un po' di tempo a leggere notizie sui giornali che mi potessero interessare.

Non ho trovato nulla che mi ispirasse ,fino a ieri mattina.

E' stata una giornata parecchio tempestosa, già all'alba i tuoni hanno rotto il silenzio.

Sono arrivato in ufficio e ho saluto i miei colleghi. Poco dopo, David mi ha portato (come ormai è consueto fare) un caffè e io gli ho detto della mia idea. "Sono sicuro che troverai qualcosa." Mi ha spronato lui. "Non vedo l'ora di leggere quello che avrai da raccontarci. Adesso mettiti a correggere gli articoli." Mi ha fatto una linguaccia e poi ,prima di andarsene,si è fermato di colpo.

"Ti ricordi di quell'evento di cui ti ho parlato un po' di tempo fa?"Mi chiede. Io capisco a cosa si riferisce "Intendi la festa per la nomina di Vicepresidente?"

"Esatto. E ' questo venerdì... Se non hai preso altri impegni, potresti venire con me. Ci terrei veramente tanto."

Sono tentato di rifiutare perchè so che incontrerei sicuramente anche Hank, ma vedo David ci tiene parecchio. Decido di temporeggiare. "Ti posso far sapere nei prossimi giorni?" Gli chiedo io. Ho bisogno di rifletterci su.

Lui sospira tristemente. " Ok, ma sappi che vorrei che tu fossi lì per me." Mi fa l'occhiolino e se ne va. Rimango un po' confuso.

Dopo aver corretto tre articoli (parecchio noiosi), mi sono connesso ad internet e ho sfogliato alcuni giornali online. "Come al solito nulla." dico tra me e me, poi un pezzo attira la mia attenzione:

Ragazzo di 16 anni malmenato perchè Omosessuale da un gruppo di ragazzi.

Boston – Nella serata di ieri sera, un giovane ragazzo R.J. Di 16 anni è stato aggredito da un gruppo di bulli nei pressi della stazione.

Il ragazzo aveva appena finito il suo turno al lavoro in una piccola caffetteria del centro. Il proprietario del locale,lo ha subito soccorso. "R.J aveva finito il suo turno come ogni sera,mi ha salutato ed è andato via. Pochi minuti dopo la chiusura del locale, sono andato verso la stazione ,situata nei paraggi, e ho trovato il giovane in una pozza di sangue. Ho chiamato il 911 e ho cercato di soccorrerlo prima che ho potuto." ha raccontato lui.

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