Capitolo 27

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E' già trascorso un mese da quando Major è morta e non mi sento meglio per nulla. Sento sempre di più la sua assenza e la cosa incomincia ad essere insopportabile.

La signora Palm è caduta in un profondo stato di depressione e il marito ha deciso che era meglio allontanarsi da Boston per un altro po' di tempo.

Prima di partire, il signor Palm mi ha dato le chiavi di casa e mi ha detto che potevo rimanere a casa loro se volevo, ma ho deciso che era meglio prendere un camera d'albergo.

Ho preferito rimanere solo, nonostante le proposte di David e dei miei genitori ad andare a stare da loro.

Sono tornato a lavoro e ho cercato di continuare con il mio internship, ma più i giorni passavano e più ripensavo al sogno che ho fatto quando ho parlato con Major.

Non so se fosse reale o solo frutto della mia mente, il mio essere scettico mi dice che era la seconda opzione, ma il mio cuore mi insiste il contrario. In quel sogno, Major mi diceva di vivere la mia vita appieno e al meglio, quindi ho iniziato a riflettere seriamente su quello che voglio veramente.

E' stato un periodo di scelte difficili, ma prese con consapevolezza.

Tengo in mano il cellulare e ho davanti il numero di George Parker. Non ho nulla che mi trattenga in questo posto e voglio veramente pensare alla mia carriera.

Decido di chiamarlo e di accettare la sua proposta lavorativa. Mentre sto per pigiare il simbolo della cornetta sul touch screen del mio cellulare, sento il telefono della mia camera d'albergo squillare.

Mi appresto a mettere sul tavolo il mio smartphone e vado a rispondere al telefono fisso che si trova sul comodino. "Pronto?" Rispondo. "Sono Jimmy dalla reception, signore. Volevo dirle che c'è qui un signore che chiede di lei. Vorrebbe salire in camera sua. Si chiama Hank Marroni." Mi comunica.

Rimango ,per un attimo, in silenzio. Non so se voglio vederlo veramente o se ,invece, voglio solo che sparisca dalla mia vita per sempre.

Ho avuto molto tempo anche per riflettere sulla nostra storia e su come è andata a finire e mi sono sempre sentito uno schifo,ogni volta.

I miei sentimenti per Hank non sono cambiati, questo non posso certo nasconderlo. Come si può non amare una persona che ti è entrata nel cuore in quel modo? Non credo sia possibile veramente.

Decido che , forse , è l'occasione migliore per chiudere la nostra relazione una volta per tutte.

"Lo faccia salire." Dico al receptionist. Mi preparo mentalmente per quello che succederà tra pochissimi istanti.

Sento bussare ,corro ad aprire e me lo trovo davanti. Bello come il sole. Indossa un maglioncino bianco e un paio di Jeans Denim. E' la prima volta che lo vedo in abiti casual. "Ciao." Mi saluta lui. "Ciao." Ricambio io.

Lo faccio accomodare. Non appena entra, si sofferma a guardare le valigie. "Sei in partenza?" Mi domanda. Decido di non rispondere, non voglio litigare con lui.

"Che ci fai qui?" Mi siedo sull'unica sedia presente nella stanza. "Volevo solo vederti." Mi dice giocherellando con le dita. E' la prima volta che lo vedo così nervoso.

"Non ci siamo incontrati per un bel po'. Volevo assicurarmi che te la passassi bene." Confessa. Io non so cosa dirgli esattamente. "Sto bene. Non posso certo dire che me la passo alla grande, ma provo a tirare avanti." Ammetto.

"Mi spiace per quello che è successo a Major. Avrei voluto starti più vicino, ma Annie..." Ed ecco che tocca il tasto dolente. "Non preoccuparti, capisco che hai cose importante di cui occuparti." Gli rispondo secco.

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