Capitolo 32 -Viaggio-

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Giulia's pov
UN MESE DOPO

Ormai è quasi un mese che non faccio altro che piangere tutta la notte e poi andare a scuola con chili di fondotinta per non mostrare le mie occhiaie...
Non ce la faccio più, non riesco a concentrarmi durante le lezioni e men che meno a fare i compiti a casa o a studiare.
Perché devono capitare tutte a me?

-Signorina Rossi! Allora qual è la risposta?- dice quasi urlando al prof. di matematica e io cado dai miei pensieri. -Mhm....- dico guardando alla lavagna e tentando di risolvere l'equazione ma ci metto un'infinità di tempo così mi urla dietro
-Signorina, oltre ad aver dimenticato il materiale non sta nemmeno attenta? Vada dal preside e sistemi la faccenda!- io non dico nulla.
Prendo le mie cose e vado nell'ufficio del preside.

-Giulia?- mi dice sorpreso.
Io e il preside ci conosciamo e andiamo molto d'accordo per via del fatto che i miei genitori sono suoi amici e il fatto che io sia in presidenza lo sorprende contando che in tutti gli anni di scuola ho sempre avuto buoni voti e un comportamento perfetto.

-Come mai qui? Non mi dire che ne hai combinata una perché non ci credo!- dice sedendosi e così mi siedo anche io.
-Il fatto è che da un mese a questa parte per via di una fatto che preferisco non spiegarle non sono molto presente mentalmente in classe. Dimentico spesso il materiale e poi faccio fatica a concentrarmi, a seguire le lezioni e poi a casa è ancora peggio.- dico con gli occhi lucidi.
Dover spiegare il motivo del mio attuale comportamento non mi da per niente soddisfazione anzi...preferirei battere la testa e dimenticarlo per sempre.
-Oh Giulia, lo sai che a me le cose le puoi dire, su non vergognarti- dice e così gli racconto.
-Vedi Massimo (si chiama così il preside) io sto da quasi un anno con un ragazzo davvero speciale che d'altronde è anche il mio idolo. Circa due mesi fa ho scoperto di essere incinta e abbiamo deciso di tenere il bambino. Eravamo felicissimi di questo e già ci facevamo dei film mentali su come sarebbe stata la nostra vita con l'arrivo di questo bambino. Lui pensava sempre a noi, dava il buongiorno a me e lo dava anche al bambino poi però un mese fa siamo andati a fare la prima ecografia e...-dico ma non riesco a finire la frase perché scoppio a piangere.
-Oh Giulia, io scusami. Non sapevo fosse successo una cosa del genere, mi dispiace molto di aver insistito per farti parlare. Ma vedrai le cose si sistemeranno. Se il nostro Signore ha deciso che quel bambino non doveva nascere ci sarà un motivo. Tu e il tuo fidanzato siete giovani avete un vita davanti.- dice abbracciandomi.
-Grazie Massimo, grazie davvero!- dico e lui mi accompagna a casa.

A Casa

Suono perché ho dimenticato le chiavi come sempre ovviamente, Piero viene ad aprire.

-Cosa ci fai qui? Non dovevi essere a scuola?? ma..tesoro perché piangi?- dice vedendomi e mi asciuga le lacrime.
-Mi scusi, piacere Piero Barone, lei è..?- dice poi vedendo Massimo.
-Lui è il preside della mia scuola- dico singhiozzando.
-OH, venga pur dentro.- dice facendoci entrare.
-Piero chiamami semplicemente Massimo ormai per Giulia sono come un zio- dice guardandomi.
-OK! Ma scusami posso sapere perché hai riportato a casa Giulia ora? Sarei venuta a prenderla io al termine delle lezioni!?- chiede.
-Piero la Borghetto mi ha mandata dal preside perché avevo dimenticato il materiale e non ero attenta e poi insomma gli ho spiegato le ragioni- dico con una voce un po' rotta, sto per piangere di nuovo.
-Tesoro, dai non piangere le cose sono andate come dovevano andare. E' troppo tardi per piangere sul latte versato- mi dice abbracciandomi e io abbozzo un sorriso.
-Ecco io ora devo proprio andare altrimenti a scuola mi danno per disperso.- dice Massimo e va ma prima di uscire da casa mi dice - Giulia un ragazzo così non lo trovi più, mi raccomando tienilo stretto.- poi va via.

Piero's pov

Giulia, tesoro mio...non so più che dirle ma lei piange ancora.
Mi fa così male vederla in questo stato.
IDEA!!
E se la portassi in vacanza? Magari troverebbe un modo per distrarsi e avere un po' di pace da tutti i pensieri che le riempiono la mente in questo momento.

-Giulia che ne dici se per Natale andiamo a New York??- le domando.
-Stai scherzando spero..- risponde. - NO! Io dico davvero, hai bisogno di staccare la spina e penso che un viaggio romantico sia la cosa perfetta per distrarti e farti tornare quel bellissimo sorrido che hai- le dico e lei mi salta al collo e mi bacia.
-Allora è un si?- dico -Certo che SI!!!- dice.

20 DICEMBRE

Siamo appena arrivati a NEW YORK e non vediamo l'ora di tuffarci nel letto del piccolo appartamento in centro che ho affittato.
Qui sono le 2 di notte e visto che dobbiamo abituarci al fuso orario andiamo a dormire e domani alle otto tutti svegli.
Ho già in mente cosa faremo!

ECCO A VOI IL 32° CAPITOLO, SCUSATE GLI ERRORI E SPERO VI PIACCIA!

COSA FARANNO A NEW YORK???? E SOPRATTUTTO GIULIA RIUSCIRA' A DIVERTIRSI O CONTINUERA' A PENSARE A CIO' CHE LE E' ACCADUTO E NON SI GODRA' LA VACANZA???? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO

KISS KISS GIULY


L'amore arriva all'improvviso e ti ruba un sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora