Capitolo 43 -Togli le mani-

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Ignazio's pov

Questo pomeriggio non abbiamo nessun impegno così abbiamo deciso di girare un po' Rio de Janeiro visto che siamo qui per lavoro.
Sono felice che Michele abbia permesso alle ragazze di venire con noi così saremo separati per via degli impegni durante la giornata ma poi la sera saremo sempre insieme.

-Ignà muoviti che gli altri sono già giù!- mi urla Anna mentre sono sotto la doccia.
-Sto facendo la doccia, di che aspettino- rispondo. Finisco di sciacquarmi in fretta ed esco dalla doccia.
Quando esco dal bagno ho solo l'asciugamano intorno alla vita e Anna vedendomi arrossisce di botto. Prendo le cose da vestire e rivado in bagno dicendo -Sei bellissima quando arrossisci- e la vedo sorridere nel riflesso delle specchio.

Anna's pov

Cavolo Ignazio mi vuole far morire oggi, se ne esce con un misero asciugamano addosso, non sa che potrei saltargli addosso?
No, Anna fermati, perché pensi a queste cose?? Smettila!
Credo di essere più rossa degli occhiali di Piero e Ignazio mi dice -Sei bellissima quando arrossisci- e io sorrido poi lui prende le sue cose e va a cambiarsi nel frattempo mando un messaggio agli altri dicendo di portare pazienza.

AH, ECCOLO!

Esce dal bagno in pantaloni e maglietta con una semplice felpa nera, casual ma elegante.
-Signor. Lentezza a farmi la doccia possiamo andare?- domando.
-Si, ma ti ricordo che tu ci hai messo un'ora a farti il bagno!- dice facendo un'espressione seria che mi fa morire dal ridere.
-Andiamo va che a te ci penso sta sera- dice facendomi un sorriso malizioso e usciamo dalla stanza.

Raggiungiamo gli altri e decidiamo di andare a vedere la grande statua del Signore che sta sopra ad un monte del quale non ricordo il nome. Prendiamo un taxi per portarci fino ad un  punto in cui puoi osservarla benissimo e poi scendiamo.

-Ignazio fammi una foto che poi la mostro ai miei compagni di classe che non ci credono che sono qui- dico.
-Ok picciridda mia. Allora tu mettiti in posa che io ti faccio le foto- dice.
-Ma che posa?? Non sono mica una modella io!- dico.
-Per me saresti perfetta- risponde sorridendo e io sorrido.
Mi scatta un paio di foto poi mi dice -Aspetta- viene verso di me e ci facciamo un selfie mentre scatta mi dice una cosa e io mi giro verso di lui per capire cosa vuole e lui mi bacia. -Ignazio? Ma sei cretino?- gli domando.
-Tesoro, così fai vedere ai tuoi compagni di scuola con chi ci sei andata- mi dice e mi stampa un bacio sulla guancia.
-Ok, poi lo spieghi tu alla prof. però- dico.
- E perché?- chiede -Perché lei è tipo di matta di voi e morirebbe a vedere sta foto- rispondo
-Ma dai? Anche la prof.?- chiede incredulo.
- Certo, facciamo così un giorno venite in classe mia nella sua e vedi la sua reazione- dico
- Andata, quando ritorni a scuola?- chiede.
-Quando tornate a casa voi- rispondo
- Bene allora quando torni chiedi se possiamo venire e la prima volta che hai quella prof ci presentiamo- sentenzia
- Agli ordini- rispondo.

-Se voi due avete finito potete anche spostarvi che dobbiamo fare le foto anche noi- veniamo rimproverati da Piero
- E ma che palle- dico.
- Anna dillo Piero sei autoritario- dice Gianluca
- PIERO SEI AUTORITARIO- ripeto alzando la voce
-E grazie, manco sapete cosa vuol dire e me l'avete messo addosso- risponde
-Va a farti la foto va là- dice Gian e lui si mette a farsi milioni di selfie con Giulia.

ALCUNE ORE DOPO

Siamo in una galleria d'arte sbucata dal nulla e visto che ci sono delle opere di alcuni artisti che mi affascinano decido di andare a vedere.
-Ragazzi, io vado a vedere di là- dico e mi allontano. Resto per circa mezz'ora a guardare, osservare, studiare, le opere esposte e quando torno dai ragazzi trovo una scena per niente gradita.
Ignazio che si bacia con una ragazza.
Rimango ad osservare la scena e Ignazio non fa nulla per togliersela di dosso così me ne vado fuori.
-Anna!- mi chiama Alessia ma io non l'ascolto e prendo il primo taxi che trovo e mi faccio portare in hotel. Le chiavi le ho io e visto che l'unica copia ce l'ho io, questa notte Ignazio dormirà sui divani della hall.
Entro, chiudo la porta poi mi butto sul letto e piano piano, una dopo l'altra le lacrime cominciano ad uscire e a scorrere lente sul mio viso fino a trasformarsi in un pianto vero e proprio.

L'amore arriva all'improvviso e ti ruba un sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora