Capitolo 16 -La prossima volta...-

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Giulia's pov

Ieri dopo pranzo siamo andati in giro per Naro e mi ha fatto vedere moltissimi posti che ricordano la sua infanzia. Ora siamo in camera nostra e ci stiamo cambiando e mi sorge una domanda. Quando sono andata in hotel da lui, mi aveva detto che doveva partire quando eravamo in ascensore e poi le porte si sono aperte, ma non ricordo nulla di quello che è accaduto dopo.

-Piero..ma quel giorno in cui mi hai detto che saresti partito cos'è successo quando si sono aperte le porte dell'ascensore? Perché non ricordo?- gli chiedo.
-Giulia pensavo lo ricordassi? Tesoro sei svenuta perché ti sei sentita male e mezzo hotel ha cercato di aiutarti ma non ti svegliavi così ti abbiamo portata al pronto soccorso- mi risponde.
-Ah- dico semplicemente io. Il suo tono di voce non era proprio convito mi sembrava che stesse nascondendomi qualcosa.
-Ok. Va bene!- dico e poi esco dalla camera scendendo in cucina per aiutare Eleonora con la cena.

Sento che mi sta nascondendo qualcosa ma voglio fidarmi di lui, il rapporto tra due persone è fondato anche sulla fiducia e io voglio fidarmi anche se non credo che sia quello il motivo per cui non ricordo. Piero è diventato un po' strano da quando gli ho fatto quella domanda e non è come prima...non ha più quell'aria serena che aveva prima.
Ora è anche un po' freddo con me, non so perché.
A cena si è seduto vicino a MariaGranzia e io mi sono dovuta sedere vicino a Franz, non che mi desse fastidio ma di solito si siede vicino a me. Durante la cena mi guardava ma quando lo guardavo io, distoglieva lo sguardo e questo mi fa dubitare ancora di più sul fatto che oggi mi abbia detto la verità.

Finiamo di cenare e io aiuto a sparecchiere mentre Gaetano, Franz e Piero vanno in garage a vedere non so cosa.
-Allora cara. Ti piace Naro?- mi chiede Eleonora.
-Si molto, è tutto molto bello. Ma la prego non mi chiami cara può chiamarmi semplicemente Giulia- le dico e lei annuisce poi dice che anche io la posso chiamare per nome così chiacchieriamo un po' e mi racconta di alcune bravate che Piero ha fatto da piccolo.
Era una peste...peggio di Ignazio!
No..ok!
Ignazio non si può paragonare a nessuno ma insomma era una piccola peste.
Verso le 22 andiamo tutti al letto e mentre metto il pigiama Piero mi viene dietro e mi da un bacio sul collo lasciandomi anche un succhiotto violaceo.
-Piero...- dico con voce flebile, lo sa che mi fa impazzire quando fa così ma non posso cedere.
Lui mi nasconde qualcosa e io voglio scoprirlo.
-Si...- dice lui continuando a baciarmi il collo.
-Non ora- dico e lui si ferma guardandomi.
-Ok. Ma devo vendicarmi per ieri sera- dice con un tono malizioso e poi va a mettersi il pigiama.

Io non riesco a dormire, mi frulla nella testa il pensiero che non sia vero quello che mi ha detto così lo chiamo.
-Piero...posso chiederti una cosa?- dico.
-Certo dimmi- dive lui girandosi verso di me e guardandomi negli occhi. -Non è vero che sono svenuta vero?- chiedo e lui sbianca.
-Ecco lo sapevo- dico e mi giro dall'altra parte e spengo la luce.
-Tesoro, ti giuro che sei svenuta. Perché dovrei raccontarti bugie? Guardami, non ti sto mentendo!- dice ma io lo zittisco.
- I tuoi occhi, il tuo atteggiamento da questa mattina in poi e il fatto che prima volevi farlo senza spiegazioni mi dicono i contrario. Lo sento che mi stia mentendo e sai cosa? Vuoi dirmelo? Dimmelo altrimenti ciao!- dico.
So di essere stata un po' dura con lui ma non può mentirmi. Infondo sono svenuta e non ricordo delle cose quindi vorrei sapere cos'è successo.

La Mattina Dopo

Mi alzo e Piero non è a letto ma sinceramente non mi importa più di tanto.
Ieri sera abbiamo litigato e non ho molta voglia di svegliarmi con lui vicino. Entro in doccia, poi mi vesto. Oggi non ho nemmeno fame così con una scusa vado a fare una passeggiata.
Sono in un parco abbastanza lontano da casa di Piero, non so quanta strada ho fatto so solamente che tra me e Piero c'è qualcosa che non va. Mi butto sull'erba e mi metto a guardare le nuvole, ne trovo una a forma di cuore e la fisso, mi ricorda troppo quella volta che Piero mi ha fatto la proposta.
La guardo ma poi ad un certo punto si spezza a metà, forse è quello che sta succendo tra di noi? Non lo so, so solo che ciò che vedo assomiglia troppo alla realtà.
Sento qualcuno sedersi vicino a me e giro la testa per vedere chi è...Piero.

Giro la testa e continuo a fissare le nuvole e lui comincia a parlare.
-Giulia. Hai ragione. Non sei svenuta quando si sono aperte le porte dell'ascensore. Il fatto è che quando siamo usciti è arrivata una ragazza che è una mia ex. Ha comiciato ad insultarti e poi ti ha picchiata senza che io potessi fare nulla e sei svenuta. Abbiamo chiamato la polizia e ti abbiamo portata al pronto soccorso dove ci hanno detto che non avevi nulla tranne qualche botta così siamo tornati in hotel. Il giorno dopo ti sei svegliata e non ricordavi nulla di quello che era successo così non te l'ho raccontato. Scusami se non te l'ho detto prima ma pensavo che insomma non fosse una cosa molto importante, non volevo che ricordassi una cosa brutta- dice poi sta zitto e guarda davanti a sé nel vuoto.
-Ok, però la prossima volta per favore dimmi le cose. Spero che non succeda mai più una cosa del genere ma se dovesse accadere anche una cosa simile voglio che tu me lo dica.- dico io e poi lo guardo.
Lui mi guarda negli occhi e annuisce poi distoglie di nuovo lo sguardo. Io gli vado vicino e gli giro la testa verso di me in modo che mi guardi negli occhi, passa un interminabile minuto in cui i nostri occhi sono fusi in una cosa sola poi lui si avvicina e mi bacia.
È un bacio bellissimo, di quelli da favola. I nostri cuori sono una cosa sola e quel bacio sembra non finire mai. Quando ci stacchiamo siamo senza fiato ma io lo prendo per il colletto della maglia e lo ribacio. Alla fine ci troviamo distesi sull'erba a baciarci e Piero inizia a mettere la mano sotto la mia maglia ma lo fermo prima che possa andare oltre.
Ci alziamo e passeggiano fino a tornare a casa, ormai è ora di pranzo così ci sediamo a tavola e mangiamo.
Dopo pranzo Piero decide di portarmi al mare sebbene sia ormai fine settembre.

-Tesoro non voglio rovinare questo momento ma sai che domani devo tornare in America, no!?- mi dice e io lo guardo -Certo che lo so. Ma ora smettila di parlare e baciami- gli dico. Lui si avvicina e io lo tiro per la maglia baciandolo, ci ritroviamo stesi sulla sabbia a guardare il cielo con le mani unite e le dita incrociate...è davvero romantico.

Ecco a voi il 16°capitolo. Scusate per gli errori e spero che vi piaccia. Entro sta sera credo che scriverò un altro capitolo ma non vi assicuro nulla. Kiss Kiss Giuly ❤  

L'amore arriva all'improvviso e ti ruba un sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora