Capitolo 10 -Seconda Stagione-

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Piero's pov
11 luglio

È passato ormai un mese da quando sono qui in questo corridoio, su questa sedia, davanti a questa vetrata che guardo dentro sperando di scorgere anche il più piccolo movimento che mi possa avvisare che lei è qui ma niente.

-Signore...- mi sento chiamare, distolgo lo sguardo per un attimo e noto un infermiere
-Mi dica- rispondo -Se desidera può entrare nella stanza, questa sera le sistemeremo un letto su cui passare la notte- mi dice.
Mi alzo e lo abbraccio senza preoccuparmi, lui ricambia il mio abbraccio e mi dice -So cosa stai passando anche mia moglie ci è passata-
-Grazie! Grazie davvero- dico e dopo aver sciolto l'abbraccio entro lentamente nella stanza.
La vedo lì, distesa sul letto, è pallida...
Mi avvicino e la scruto.
Il viso e le mani sono pallidi, le dita affusolate sono più magre, la sua bocca rosea è di un colore meno acceso ed è leggermente screpolata e poi... il pancione non c'è più.

Mi siedo sulla sedia accanto a lei e le prendo la mano, ha le mani fredde.
Le accarezzo con il pollice e anche se mi prenderanno per stupido o psicopatico, comincio a parlarle.

-Giulia, amore mio... Tanti auguri! Oggi compi gli anni, chi me l'avrebbe detto che ti avrei fatto gli auguro vedendoti così su un letto d'ospedale! Oggi è anche il nostro anniversario di matrimonio e voglio dirti che questi 14 anni insieme a te sono stati i più belli della mia vita.
Abbiamo avuto Gioia e poi beh... Lui, ma lui ormai non c'è più. Ne abbiamo passate tante, davvero tante e sono sicuro che passeremo anche questa. Io e te insieme, insieme a Gioia la supereremo. Voglio dirtelo perché io mi dimostro sempre forte con te ma da quando sei entrata in sala operatoria un mese fa ho smesso di essere il finto forte... Non è passato giorno che io non abbia pianto, non è passato giorno che io non abbia sbattuto i pugni al muro perché non capivo perché non ti svegliavi, non è passato giorno in cui giuro, io non pensassi al peggio... Voglio farti ascoltare una cosa- dico ricordandomi della registrazione del concerto di Gioia. Prendo il telefono e faccio partire la musica.

La musica va e io sto in silenzio come per far ascoltare la voce di Gioia a Giulia.
La canzone finisce e riprendo a parlare -Era Gioia, la tua, la nostra Gioia che cantava... Qualcosa di buono da me alla fine l'ha preso... Sai mi chiede sempre di te, mi dice "e mamma?" perché non può venire per il regolamento del reparto e io le rispondo "non si sveglia Gioia" e lei mi abbraccia forte. Lo sa più di tutti che io sto davvero male, è forte lei, sta male ma non lo da a vedere però i miei mi hanno detto che la notte piange... Io non so cosa fare, Giulia ti prego torna indietro, torna da me, da noi... Torna!- dico piangendo.

Giulia's pov

Sento una voce, è quella di Piero. -Piero dove sei!?- chiedo ma sento solo la sua voce.
Mi parla, mi dice che in questi giorni ha pianto, ha pensato persino al peggio ed ha cercato di esser forte ma non ce l'ha fatta. Dice che Gioia vuole fare come lui ma la notte piange e non da che fare... Dice una frase la stessa frase che mi ha ripetuto nonna in questo mese "Torna indietro"

-Torna indietro- ripeto.
Lui lo ripete -Torna indietro, torna da me, da noi... Torna!-

Io mi guardo intorno e noto che i quadri appesi alle pareti di questo tunnel piano piano scompaiono -Sto tornando indietro!- dico sottovoce, sorrido.
-Sto tornando indietro!- urlo poi.
-Sto tornando indietro!!- urlo di nuovo e una forte luce mi invade impedendomi di vedere.

Piero's pov

Una lacrima bagna la sua mano e sento stringere la mia.
-Sto tornando indietro- sento dire e alzo la testa di scatto.
Noto che Giulia sta aprendo gli occhi e la mia mano continua ad essere stretta.
-Giulia- dico con un filo di voce.
Lei gira la testa piano e mi guarda -Giulia!- dico io sorridendo, è la prima volta in un mese che sorrido veramente.
-Oh mio Dio Giulia! Aspetta devo chiamare qualcuno- dico alzandomi ma lei mi prende la mano e mi tira verso di sé -Piero sono tornata- dice -Sei tornata!- dico e mi siedo di nuovo sulla sedia.

Parliamo, le racconto come é passato questo mese ed ad un certo punto devo che guarda dietro di me e sorride. Mi giro e vedo Gioia guardare dalla vetrata. Ha un sorriso da un orecchio all'altro.
-Gioia vieni dentro- le dice Giulia -Mamma!!!!- urla lei entrando di corsa e la abbraccia.
-Oh Gioia..- dice lei cominciando a piangere.
-No mamma non piangere che poi piango anche io- le dice Gioia asciugando le lacrime.
Lei sorride e mi alzo anche io per poi fare l'abbraccio di famiglia.

Sciogliamo l'abbraccio dopo un eternità e mi squilla il cellulare. È mamma. Rispondo già urlando -Mamma si è svegliata! Giulia si è svegliata!- le urlo -Cosa!? Oddio Piero che bello!- dice piangendo lo sento che sta piangendo.
-Siamo fuori dal reparto facci entrare- mi dice e così avviso Giulia e vado a far entrare i miei.

Mamma abbraccia Giulia in un modo sovrumano e così fa anche papà.
-Oh Giulia non immagini quanto mi sei mancata- dice mamma.
-Anche voi!- risponde.

Piano piano arrivano tutti e la stanza si trasforma quasi una festa finché non arriva il primario e caccia via tutti per visitare Giulia.
-Si è ripresa molto bene. La terremo in ospedale un altro paio di giorni per dei controlli e poi potrà tornare a casa- dice e se ne va.
Restiamo solo io e lei nella stanza.

Cala un silenzio imbarazzante, la guardo e noto molte differenze.
L'incarnato è tornato roseo e le sue labbra sono di un colore rosa acceso e molto meno screpolate.
-Piero...- mi dice -Dimmi- dico io -Vieni qui- mi dice e io vi avvicino a lei.
Sono in piedi davanti a lei -Abbassati un pochino- mi dice e io mi abbasso un pochino.

Lei prende il colletto della mia maglia e mi tira verso di lei facendo combaciare le nostre labbra che ormai da troppo tempo erano state separate. Si crea un bacio meraviglioso, vero, colmo d'amore e di passione.
Le nostre lingue si cercano e ci stacchiamo solo quando ci viene a mancare il fiato. Restiamo vicinissimi fronte contro fronte -Mi era mancato questo- dice respirando a fondo per riprendere fiato -Anche a me tanto!- dico e la bacio di nuovo.

Sentiamo qualcuno applaudire e ci giriamo notando Gianluca, Ignazio e il resto della ciurma con cellulari in mano che immortalano questo momento. Ridiamo tutti.
-Bentornata picciridda!- dice Ignazio dandole un bacio sulla guancia e così si da il via al giro di saluti.

Lo voglio dire, lo voglio urlare, lo voglio cantare... L'AMORE VINCE TUTTO, anche sul male!

-Spazio Autrice-

Eccoci qui, giunte al penultimo capitolo di questa seconda stagione. Lo so è molto ma molto corta però penso che sia stata piena di emozioni come la prima stagione. Domani pubblicherò l'ultimo capitolo quindi non perdetevelo anche perché vi darò un sacco di informazioni utili e credo che consiglierò anche delle storie che ho letto che sono molto carine. Per ora è tutto, grazie mille!!

-Giuly❤-



L'amore arriva all'improvviso e ti ruba un sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora