Capitolo 55 -Telefonata-

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IL GIORNO DOPO
Piero's pov

Mi sveglio per colpa della sveglia ancora impostata.
Minchia sono le sei.
-Amore cos'è successo?- sento farfugliare Giulia mentre si gira verso di me strofinandosi gli occhi.
-Niente, ho dimenticato di disattivare la sveglia, adesso l'ho spenta torniamo a dormire- le dico e lei si rigira così la abbraccio e riprendiamo sonno.

ORE 10:00

Vengo svegliato di nuovo dal cellulare ma sta volta mi stanno chiamando.
Giulia per fortuna non si sveglia e rispondo senza nemmeno guardare chi è.

-Buongiorno stiamo cercando il signor. Piero Barone, è lei?- sento dirmi dall'altra parte del telefono.
-Si, sono io. Mi dica- rispondo e sento di sottofondo degli urli che sembrano esultare per qualcosa.
-Per caso conosce un certo trio IL VOLO?- sento dire.
-Certo che domande. Ne faccio parte, ma potrei sapere per quale motivo mi ha chiamato?- chiedo e sento rispondermi -Ehm...lo scoprirà presto, ma meglio se si sbriga signor. Piero perché stiamo congelando- e mettono giù.
Che cazz?
Mi alzo e vado in cucina, apro il balcone e mi trovo una ventina di ragazzine davanti casa con uno striscione con scritto
SECONDO NOI È UN BELLISSIMO PATATINO COME IL PAPÀ
Non appena mi vedono cominciano ad urlare.
-Ragazze shh...aspettate un attimo che vengo fuori- dico e loro si zittiscono così mi vesto velocemente ed esco.

-Ma siete matte?- chiedo.
-No, siamo venute a trovarvi, come sta Giulia?- mi dicono.
-Bene, sta dormendo- dico e loro cominciano a fare video e mi chiedono di salutare a destra e a manca.
Ovviamente una alla volta saluto tutte le amiche, le parenti e chi più ne ha più ne metta.
Ad un certo punto sento chiamarmi.
-Amore che sta succedendo?- e mi giro.
Vedo Giulia che è venuta fuori a vedere che succede perché probabilmente ha sentito baccano e sembra sorpresa dalla marea di fan che c'è fuori casa nostra.
-Oddio! Giulia, ciao!- dicono in coro le ragazze e lei ride.
-Ciao, non mi aspettavo un saluto così caloroso- dice e poi viene verso di noi.
Noto che è in pantofole -Giulia, tesoro, sei in pantofole, poi prendi freddo- le dico e lei alza le spalle.
La abbraccio e restiamo a parlare con le ragazze fino a quando non sbucano dei vecchietti che ci rimproverano per il baccano.
-Sempre a rompere stanno!- dice Giulia e ridiamo.
-Che ti ridi te? Non è la prima volta che dicono così- mi dice -Ah, no! Perché?- chiedo e mi spiega che circa una settimana prima una sua compagna di università ha dato una festa per il compleanno ed è durata fino al mattino e che i vecchietti erano andati a rimproverarli per il baccano che stavano facendo.
Scoppiamo a ridere poi ci scusiamo ma entriamo di nuovo a casa e facciamo colazione.
-Amore, ma oggi non avevi lezione?- mi viene in mente solo adesso.
-Ehm...- dice e abbassa lo sguardo
-Amore..- le dico con tono di mezzo rimprovero e lei mi guarda sorridendo.
Con uno di quei sorrisi che ti dicono Si ma ormai è fatta.
Io scuoto la testa come poi scoppiamo a ridere.

Giulia's pov

E' stato divertente svegliarsi e trovarsi una ventina di persone davanti casa per parlare con te.
Bello ma per carità basta!
Piero mi ha anche rimproverato perché ho saltato le lezioni quindi, che non si ripeta più.
-Amore chiama Ignazio e sentiamo quando possiamo andare da lui- gli dico e lui chiama concludendo la storia che andiamo giù domani e restiamo lì fino a domenica sera, in pratica passeremo il week-end da lui.
Non vedo l'ora.
-Allora dobbiamo fare le valigie- dico precipitandomi in camera e sento dire -No, le valigie no! Ancora!- e poi sbuffa.
-Dai, ma tanto sta volta viene anche la tua cara mogliettina e patatina- dico e lui si presenta in camera di corsa e mi guarda strano.
-Che c'è? Cosa ho detto di male?- e lui si avvicina sorridendo -Adoro, anzi no, amo quando dici la tua mogliettina, mi sembra ancora irreale che siamo sposati e che aspettiamo patatino!- dice marcando la parola PATATINO e io rido.
Mi bacia poi facciamo una valigia non molto grande per il fine settimana da Ignazio.

IL GIORNO DOPO
ore 5:00

Ci siamo svegliati molto presto perché vogliamo evitare di restare bloccati nel traffico.
Siamo già in autostrada e abbiamo calcolato che per le 8:00 dovremmo essere arrivati.
Io ho un sonno tremendo ma non riesco a dormire in macchina così io e Piero parliamo di come la nostra vita sia cambiata, di come sia passata da un lato all'altro della medaglia, di quanto ci sembra impossibile che io sia incinta quando i medici avevano detto che non potevo avere figli, di come ci sembra irreale che siamo sposati... di tutto insomma.
-Amore sai una cosa, durante i mesi di tour la sera mi sono fermato a pensare a dei nomi per patato o per patata e ne ho trovati due davvero carini- mi dice ad un certo punto e io lo incito a parlare.
-Allora se è femmina Gioia e se è un maschio Gianluca, come lo zio- dice.
Sono stupita perché ho pensato gli stessi nomi.
-Avevo pensato agli stessi nomi- dico con le lacrime agli occhi. É la prima volta che pensiamo a quando sarà nato o nata e mi emoziona molto l'idea.
-Allora siamo d'accordo, ora dobbiamo fare la cameretta però- mi dice.                                       
É vero la cameretta ci siamo dimenticati, ma se non sappiamo nemmeno se sarà maschio o femmina non possiamo fare nulla.
-Il prossimo mese sapremo se sarà una patata o un patato e poi decidiamo il colore della cameretta- dico e lui sorride.

(...)

Finalmente siamo arrivati e io alla fine ho dormito un pochino.
-Amore siamo arrivati!- sento dirmi e una mano calda mi accarezza il viso.
Apro gli occhi e trovo quelli di Piero. Gli lascio un bacio. Scendo dall'auto e suoniamo il campanello della casa di Ignazio e Anna.
Ci vengono ad aprire e corrono subito ad abbracciarmi e mi fanno notare quanto la pancia sia cresciuta.
-Gioia mia!- mi dice Ignazio e mi abbraccia poi si abbassa a livello del pancione e dice -Ciao patatino, io sono lo zio Ignazio e appena esci da lì dentro ti insegno a cucinare a giocare a calcio, ok?- io rido e Piero gli da una pacca sulla nuca.
-Giuliaaaaa- dice Anna correndomi incontro
-Annaaa- dico e ci abbracciamo.
Sono mesi che non ci vediamo e mi è mancata un casino.
-E noi scusate, non si saluta- sento dire e vedo Gianluca e Alessia così corro ad abbracciare anche loro.
-Ciao patato, io sono lo zio Gianluca. Non ascoltare quello che ti dice lo zio Ignazio perché solo io posso insegnarti a non saper scaldare il latte e a giocare a calcio!- dice al pancione e si becca una bella pacca da Ignazio che gli dice -Senti Gianluco zittete!- e ridiamo.
Entriamo in casa e ce la mostrano.
É molto grande e moderna ma con dei tocchi classici... davvero chic!
Saliamo nelle camere per gli ospiti e ne approfittiamo per fare un pisolino, soprattutto Piero che ha guidato fino a Marsala mentre gli altri sono andati a fare un giro.

Mi preparo ad un week-end all'insegna del divertimento tra amici e delle cavolate dei ragazzi, ho il presentimento che ce ne saranno tante!

Ecco il capitolo, scusate gli errori e spero vi piaccia.

Kiss kiss Giuly ❤


L'amore arriva all'improvviso e ti ruba un sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora