-Ragazzi...- dico -Si Gian?- rispondono in coro.
-Come vedete me e Alessia?- chiedo.
-Perché questa domanda?- chiede Piero.
-Rispondi-
-Beh...siete una coppia bellissima ma in questi mesi non vi ho visti molto affiatati, siete sempre freddi gli uni con gli altri...- dice.
Io abbasso la testa, ora so che quello che mi sembra ci sia tra me e Ale è anche quello che vedono i ragazzi... ho deciso, voglio una pausa.-Gianlú, che hai? Sembri triste- mi dice Ignazio.
-La voglio lasciare- dico senza distogliere lo sguardo dalle mie scarpe che in questo momento sono la cosa più interessante del mondo.
C'è silenzio così alzo la testa e li guardo.
-Non dite niente?- chiedo quasi stupito, ogni volta che decido qualcosa mi facevano sempre la morale e ora no... É strano.
-Gianluca cosa vuoi che ti diciamo? Non siamo noi a stare con Alessia, noi non siamo né il tuo cuore né la tua mente... devi decidere tu. Noi non possiamo vincolarti verso la scelta che ci sembra migliore se tu non vuoi- dice Piero e io annuisco.
-Ragazzi! Ho sentito il vostro discorso, che succede?- chiede Barbara.
-Lascia stare Barbara- rispondo -Ok, sappi che se ne vuoi parlare noi ci siamo- dice.
-Ma di cosa dovrei parlarvi? Ve ne state sempre per i fatti vostri! Non mi calcolate per niente! Ho deciso di lasciare Alessia? Bene, fatti miei! Dovrei parlavi minuto per minuto di come la lascerò?- dico alzando la voce.
-Gianluca calmati- dice Ignazio -No non mi calmo, ok? Facevo prima a non dirvi niente e andare avanti per la mia strada!- dico ormai urlando.
-Ohhh Gianluca! Abbassa il tono!- mi rimprovera Piero.
-Ma vaffanculo! Pensi di comandare perché sei più grande?? Beh non sperarci caro!- dico.
Apro il portellone del van ed esco visto che siamo fermi ad un semaforo.
Comincio a camminare con le mani in tasca e davanti ai loro occhi attraverso la strada e sparisco nel traffico.
Non ce la faccio più...sono troppo stressato!Piero's pov
-Gianluca!!!- gli urliamo dietro ma lui continua a camminare.
-E come cazzo facciamo adesso?- dico a Barbara. Oggi abbiamo ben 2 ore di riunione e senza di lui dovremmo rimandare e fermarci di più del dovuto. -Piero, voi cercatelo io intanto vedo se si può spostare l'orario a più tardi- dice e noi cominciamo a correre in giro per la città in cerca di Gianluca.Gianluca's pov
Squilla il telefono, è Piero.
Non rispondo ma chiama ancora così in un impeto di rabbia lo scaravento contro un muro e cade a terra in pezzi.
Almeno così non disturberanno più.
Voglio stare da solo, voglio riflettere e poi agire.- Gianluca de Il Volo! -sento dire alle mie spalle e un gruppetto di ragazzine forma un cerchio intorno a me. Saluto fingendo un sorriso.
Faccio foto e firmo autografi a tutti e poi se ne vanno e io continuo a camminare.
Arrivo davanti all'hotel ed entro.
Mi faccio dare la chiave e vado in camera. Affronto Alessia che non capisce il mio comportamento ma non mi importa.
Finisco di preparare la valigia, prendo tutto compresi soldi e passaporto poi esco e prendo un taxi per l'aeroporto.(...)
Forse ho fatto una pazzia ma mi sento sollevato. Ormai sono circa tre ore che sono in aereo diretto verso la mia bellissima Italia e non rimpiango per niente tutto questo.
Ignazio's pov
Sono più di tre ore che Gianluca se ne è andato e ormai abbiamo perso le speranze, abbiamo disdetto la riunione inventandoci che Piero sta male e che senza di lui non avremmo fatto nulla di nulla.
Quindi l'abbiamo rimandata al mese prossimo.
Ora siamo appena entrati in hotel e Anna mi viene incontro.
-Ignazio...Gianluca...- dice con il fiatone.
-Gianluca? Anna cosa sai di lui?- dico.
-Lui...è tornato in hotel circa tre ore e mezzo fa e l'ho visto uscire con la valigia. Ho chiesto ad Alessia se ne sapesse qualcosa e mi ha detto che hanno rotto e che lui se n'è tornato a casa- dice.
-Cosa?- dice Piero che probabilmente ha ascoltato il discorso.
-Appena torno a casa gli faccio mandare di traverso quel cazzo di Abruzzo!- dice a denti stretti.
-Ignazio, io... Mi dispiace, se lo avessi saputo lo avrei fermato o ci avrei provato...- dice scoppiando a piangere.
-Tesoro, non importa. Non lo sapevi e comunque sei stata più che utile. Queste informazioni valgono oro. Fai le valigie si torna a casa- dico.
-Ma la riunione?- chiede.
-Abbiamo inventato una scusa e la faremo il mese prossimo- dico. -Ok! Andiamo!- dice e andiamo in camera a fare le valigie.Alessia's pov
PRIMA DELLA PARTENZA DI Gianluca-Dove vai?- dico.
-A casa!- risponde continuando a mettere le cose in valigia.
-Gianluca che ti salta in mente? Sei pazzo!?- dico.
-No! Mi sono stancato di questo essere stressato di continuo, mi sono stancato di rispondere sempre alle solite domande del cazzo, mi sono stancato di tutto e anche di noi!- dice alzando la voce.
-Cosa? Che intendi dire?- chiedo.
-Che tra noi è finita! Basta! Fine! Stop! Ok? Io non ti amo, forse non ti ho mai amata! Ora vado, ciao!- dice ed esce sbattendo la porta.Ci sto male, si ci sto molto male.
Forse è vero che non ci siamo mai amati come si deve, forse è vero che la nostra storia non era forte come credevo, forse non siamo realmente destinati a stare insieme...però poteva essere più gentile nel rompere con me.Si apre la porta e sbuca Anna che mi chiede di Gianluca visto che l'ha visto passare con la valigia e io gli spiego tutto.
Appena sa che i ragazzi sono arrivati corre a dirglielo ma ormai è troppo tardi... lui è già sopra l'oceano, tra le nuvole sempre più vicino a casa e sempre più lontano da noi.ECCO A VOI UN NUOVO CAPITOLO! Spero vi piaccia e scusate gli errori. Commentate tanto e votate!
ALLORA: Gianluca ha lasciato Alessia e anche Rio de Janeiro, starà facendo la cosa giusta??
E poi, Alessia se sapeva che prima o poi tra di loro sarebbe finita, perché ci sta molto male??
Lei lo ama, ne è sicura ma non troppo...come andrà a finire???
Lo scoprirete solo leggendo!Kiss Kiss Giuly ❤
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L'amore arriva all'improvviso e ti ruba un sorriso
FanfictionQuanti libri abbiamo letto che parlano del solito amore adolescenziale tra ragazzo e ragazza in cui gli unici problemi sono l'amichetta troia che ti ruba il fidanzato o al massimo qualche friendzone di livello epico? Ebbene sì, ammettiamolo, ne abb...