Capitolo 50 -L'anello del papa-

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TRE MESI DOPO
Giulia's pov

Sono passati tre mesi dal nostro matrimonio e la pancia comincia a crescere.
Piero e tutti gli altri si preoccupano 24 h su 24 di come sto, di come non sto, se mi sento bene, se ho male da qualche parte e io rispondo sempre che sto benissimo.
Oggi è il primo giorno di università, il mio terzo anno e ho deciso di fermarmi, di fare la laurea breve di soli tre anni.
Infondo sono tra le migliori del mio corso e quindi posso permettermelo, poi la data del parto è prevista per il 12 aprile, quindi dovrò studiare a casa gli ultimi mesi per poter badare alla piccola o al piccolo in arrivo.
A molti sembrerà una catastrofe avere un bambino a solo 22 anni, ma se si guarda bene io mi sono anche sposata.
E poi io sono felicissima della mia vita, non rimpiango nulla... Nemmeno i brutti momenti passati perché se ora la mia vita è così, è anche grazie ai momenti brutti che siamo riusciti ad affrontare io e Piero stando uniti

-Amore io vado, speriamo bene. Nessuna sa del nostro matrimonio e nemmeno di lui o lei a scuola- dico mettendo una mano sul pancino.
-Buona fortuna e per ogni cosa chiamami.. amore del papà non far dannare la mamma ma fatti sentire ogni tanto ok?- mi dice per poi parlare al piccolo o alla piccola che cresce dentro di me.
-Dovremmo chiamarlo o chiamarla in qualche modo fino a quando resterà qui dentro- dico.
-Già...facciamo...Baby Piero- dice sorridendo.
-E se è un femmina?- dico -Mhmm... baby Giulia- dice ridendo.
Lo guardo mala.
-Ok ok ! Ci penseremo ora vai altrimenti fai tardi- mi dice e mi lascia un bacio a stampo poi esco.

Piero's pov

Dovremmo davvero dare un nome al piccolo o alla piccola in arrivo...vediamo...PATATO!
Si, sembra una cosa che solo Ignazio potrebbe inventarsi ma mi piace.
Sarà il nostro PATATO o la nostra PATATA.
Giulia è appena uscita così corro fuori in ciabatte e le dico -Amore, Patato! Lo chiamiamo patato e se è una femmina patata- lei mi guarda male e poi scoppia a ridere.
-Ok, amore. Patato o patata ora vado altrimenti perdo il bus- dico.
-Ciao amore, ciao patato! Già mi piace- dico salutando tutti e due.
Mi fa uno strano effetto dire salutando tutti e due perché ancora mi ci devo abituare ma mi piace l'idea di avere un marmocchietto che gira per casa...io già sento che sarà maschio!

Giulia's pov

Entro in classe e le troiette di turno cominciamo a sghignazzare e a fare battutacce davvero pessime sul mio conto.
-Guarda che balena è diventata! - sento dire ma non mi interessa.
Se solo sapessero la verità prima rimarrebbero senza una minima parola da dire, poi comincerebbero a sfottermi dicendo che sono una troietta che la da a tutti e che quello che porto in grembo è solo un incidente di percorso e infine inizierebbero a pensare di voler essere al mio posto solo perché mio marito é famoso.

Ma non è, e non sarà mai così. Io amo Piero e sto con lui perché é il cuore a comandare e non la mente o qualche strana voglia di popolarità.
Inoltre questo bambino è la mia gioia, è un dono del cielo, è la mia vita e non permetterò a nessuno al mondo di insultarlo dicendo che é solo un incidente di percorso.
Mi siedo tranquilla nel mio banco e visto che arriva la prof. una di loro mi si siede vicino.

-Allora come le hai passate queste vacanze? Mangiando vedendo come ti sei ridotta- mi dice.
-Ti sei lasciata con il tuo famosissimo Piero, Pietro? Com'è che si chiamava quel bamboccio?- aggiunge ridendo.
-Mi spiace per te ma io e Piero siamo ancora felicemente fidanzati e l'estate l'ho passata lontano da alcune specie di persone...- dico.
-Ma dai? E quali?- mi dice.
-Lo ochette del cazzo!- rispondo.
Lei non sapendo che dire se ne sta zitta.
L'ho messa K.O.
Evvai!

La lezione passa velocemente e poi anche le altre due ore prima della ricreazione.
Suona la campana ed usciamo, io vado da Alessia e Anna e ci sediamo su una panchina a mangiare.
-Allora come sta il bello delle zia?- mi chiede Alessia.
-Bello? Io sono convinta sarà un femmina comunque sta bene. Nel pomeriggio ho un'ecografia e tra un paio di mesi potremmo sapere se sarà maschio o femmina- dico contenta.
-Che bello! Io spero sia maschio così poi Gian e Ignazio gli insegnano a giocare a calcio e ad andare con i GoKart- mi dice Anna.
-Cara mia tu ti porti avanti, eh?- le dico ridendo.
-Non si sa mai!- mi dice e restiamo a parlare del più e del meno mangiando qualcosa poi suona e torniamo in classe.

(...)

Ultimi dieci minuti, daje!
-Oh mio dio!- mi dice ad un tratto Sonia, la troietta che mi sta di fianco.
-Cos'è sta cosa? L'hai rubato a mammina?- mi dice indicando la fede di matrimonio.
-Ma quale mammina, si da il caso che sia mia- le dico senza degnarla di uno sguardo.
-Ah si? Non mi dire che ti sei sposata?- mi dice ridendo.
-No sai, mi faceva invidia l'anello del papa e me ne sono comprato uno, solo che é più elegante, non trovi?- dico guardandola per poi riconcentrarmi sull'orologio.
Non vedo l'ora di andare a casa.

DRINNNNNN

Mi alzo velocemente ma non troppo altrimenti faccio male a patata e predo le mie cose poi me ne vado a casa.
-Amore, sono tornata!- dico entrando.
-Sono in cucina!- sento dire e mi precipito lì.
Trovo Piero ai fornelli che mi cucina una pasta da record con salmone, zucchine e panna. La mia preferita!
-No!! Io ti amo troppo!- dico avvicinandomi e mettendo un dito nel sul per assaggiarlo
-Na ah! Ferma lì, non si assaggia nulla, siediti che è quasi pronto- mi dice fermando il mio dito.
-Uffa! Ma ho fame io- dico fingendo un broncio.
-Aspetti- mi dice -Si ma anche patata ha fame- dico io sorridendo.
-Eh, cara mia per me è un maschio!- mi dice girandosi e mette la pasta nei piatti.
-Adesso posso mangiare?- chiedo -No!- dice.
-E perché?- chiedo -Prima ti sei dimenticata di fare una cosa- risponde.
Capisco così mi alzo e vado da lui, gli stampo un grosso bacio e poi gli dico -Adesso?- e lui sorride e poi annuisce così torno al mio posto e mangiamo.

ORE 15:00

-Amore, muoviti! Abbiamo l'eco, non vuoi mica vedere patato?- dico urlando.
Piero è in ritardo, per la prima volta nella sua vita è in ritardo, datemi il calendario che lo segno
-Amore devo prendere il calendario e segnare il tuo primo giorno di ritardo?-lo minaccio.
-No e comunque non è il primo, ti ricordo che dopo Sanremo ad una intervista abbiamo fatto ritardo di 6 minuti per colpa mia- mi risponde dalla camera.
-Muoviti però!- gli dico e salgo in macchina.
Dopo un paio di minuti arriva, chiude tutto e sale in macchina.

(...)

-Allora signorina, lo vede? Questo è il suo bambino- mi dice la signorina mentre indica una sagoma che assomiglia ad un bambino.
-Si, guarda amore..- dico stringendo la mano di Piero, lui è quasi commosso.
-E' bellissimo- mi dice.
Dopo aver visto altre immagini da angolazioni diverse mi pulisco dal gel e ci facciamo dare le foto dell'eco poi torniamo a casa.

Ecco il capitolo!
Non c'è molto di così eccezionale, ma spero vi piaccia.

KISS KISS GIULY

L'amore arriva all'improvviso e ti ruba un sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora