Fortunatamente riusci a reprimere velocemente le lacrime quella sera, anche perchè non volevo farmi vedere in quelle condizioni da Jenna, avendo capito che tipo di persona fosse mi avrebbe sputtanato comunque quindi era meglio che avesse meno materiale da vendere.
<< Quando passa a prenderci Lucas?>> chiesi mentre camminavamo lungo il marciapiede
<<Lucas non verrà a prenderci, lui ci aspetta già li>>
<<come? e andremo a piedi fino al Night?>> chiesi stupita anche perchè non era vicinissimo da dove abitavo io
<<no , prenderemo la metro>>
"avrei preferito farmela a piedi"
<< no io in queste condizioni non prendo la metro>>
<< che hai paura di qualche guardatina? tranquilla nesuno ti stuprerà questa notte >> disse ironica
Quanto avrei voluto spaccarle la faccia quella sera non potete capire, quella ragazza era una calamita del pericolo, se non gli succedeva qualcosa non era soddisfatta.
<< io mi rifiuto di andare oltre>> dissi fermandomi di colpo
<< cosa cazzo dici Jen! su andiamo che sennò facciamo tardi>>
<< non mi importa io ci tengo alla mia reputazione e alla mia vita>>
<<senti puttanella da quattro soldi adesso chiudi quella fogna e vieni con me>>
<< Senti Jenna te lo volevo dire da oggi>>
<< cosa?>>
<< sei proprio una fottutissima puttana, se vuoi rovinarti la vita fai pure ma non coinvolgermi nelle tue cazzate>>
E mentre fini' di dirle quelle parole e di godermi la faccia stupefatta di Jenna una macchina si fermò davanti a noi, all'improvviso si abbassò un finestrino e una voce di un uomo completamente ubriaco mi fece risalire.
<<hey bellezze dove andate tutte sole di notte?>> sbiacicò a balzi
<< andiamo al Night bellissimo>> rispose Jenna appogiandosi allo sportello della macchina
"ma si diamo a questo tizio anche il nostro numero di telefono e l'indirizzo di casa, questa è propio stupida"
<< ce lo darebbe un passaggio?>> aggiunse
"COSA?"
Non potevo sentire altro, quella conversazione mi stava dando il volta stomaco cosi decisi di incamminarmi verso casa a passo deciso
<< hey puttanella dove vai?>> urlo jenna
<< jen dove vai?>> disse l'uomo nella macchina
Come cazzo faceva quello a sapere il mio nome se io non sapevo chi fosse?mi bloccai quando mi senti' chiamare da lui.<< ah ma allora voi vi conoscete?>> chiese Jenna
<<certo che ci conosciamo,da anni ormai>> disse lui
<<no io non ho idea chi sia >>dissi avvicinandomi alla macchina
<< si certo , dicono tutte cosi , e poi sono le peggio puttane , come te del resto fai la santa e poi ..>>
non le feci finire nemmeno la frase che le tirai un pugno cosi forte che perse l'equilibrio sulle sue stesse scarpe a spillo come una perfetta idiota.
<< ma cosa cazzo fai?>> chiese toccandosi la guancia e il labbro sanguinante
Non risposi, quello che mi premeva sapere in quel momento era chi fosse quel tizio e le mie gambe vennero a mancare quando scopri che l'uomo che si era fermato poco prima era lo stesso che aiutò mia nonna a portare le buste della spesa, come faceva a sapere il mio nome? com'era possibile che mi conoscesse da anni se io non sapevo della sua esistenza? cosa cazzo voleva quel tizio? a mia nonna disse che voleva conoscermi , le cose non mi tornavano, cosi mi tolsi le scarpe e iniziai a correre in preda al panico verso casa mia, fu una corsa molto faticosa considerando che le mie gambe erano pesanti dallo spavento in quel momento, ma una volta lontana e fuori dal pericolo mi fermai voltandomi verso la loro direzione e vidi Jenna entrare in macchina con lui e poi sparire nel nulla,quella ragazza non andrà lontano pensai mentre a passo lento mi diressi verso casa,era davvero una pazza, fidarsi cosi ingenuamente di un uomo ubriaco che non conosceva vestita in quel modo poi!, qualche minuto dopo mi vennero i sensi di colpa per non averla convinta a venir via con me,cosi presi il telefono e la chiamai per assicurarmi che stesse bene, dieci chiamate e tutte le volte la segreteria telefonica,avevo una brutta sensazione ma non volevo pensarci perchè era stupida se avesse avuto più sale in zucca sarebbe stata al sicuro.
Rientrata in casa circa una mezz'ora dopo mia nonna mi accolse in modo molto diverso dalle aspettative.
<< sei gia rientrata?>> chiese stupita
<< si ho avuto una discussione con Jenna cosi ho lasciato perdere, nonna avevi ragione tu>>
<< lo so bene cara, ma le scarpe dove le hai lasciate?>>
<< le ha volute in dietro>> dissi mentendo
<< ma tu non dovevi essere a letto?>> chiesi
<< si ma abbiamo ospiti>>
Odiavo quella parola perchè mi fece ricordare il tizio di prima
<< ospiti ? alle 23:30? >>
<< si , vai in cucina ti aspetta di là, io vo a letto>>
<< ma come.. chi ? vai a letto? e agli ospiti ci penso io?>>
<< si jen è meglio cosi>> rispose banciandomi la fronte
Quella sera sembrò non finire più, ero stanca,delusa,distrutta e mi toccò occuparmi anche di quei ospiti maleducati che piombarono a casa mia senza avvertire, una volta sistematomi il "vestito" entrai in cucina e anche in quel momento mi senti mancare, perchè ad attendermi trovai Matt seduto a capo tavola. Cosa cavolo ci faceva Matt a quell'ora nel mio appartamento? A dire il vero ero arrabbiata e felice nello stesso tempo perchè rivederlo fu un piacere, era l'unica cosa bella di quella giornata ma ero comunque arrabbiata con quell'essere.
Anche lui in quei giorni di assenza sembro' non averla passa liscia perchè era piuttosto sciupato dall'ultima volta che ci vedemmo ma restò comunque affascinante, Matt aveva i capelli mossi di color nero che facevano da contrasto con i suoi verdi chiarissimi, più chiari dei miei quasi tendenti al celeste, portava sempre quella barba accennata che a me piaceva tanto ma quella volta era cresciuta molto, quel dettaglio mi fece capire che si lasciò un pò andare anche lui a causa di tutta quella storia, vestiva elegante come al solito, smoking grigio, cravatta nera e mocassini grigi , se non avessi dormito con lui un paio di notti avrei pensato che si vestisse cosi anche per andare a letto, ma quello era il suo stile e andava benissimo cosi.
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Ultimi abbracci
Romance"ultimi abbracci" è il secondo capitolo della trilogia l'utlima notte, pieno di nuovi avvenimenti,personaggi, delusioni e sorprese. " Le sue mani erano enormi sul mio corpo appena accenato, il suo volto non mi era molto chiaro ma percepivo la sua so...