Capitolo 11

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Percorrendo la strada di ritorno mi vennero in mente un infinità di spiegazioni ma nessuna di esse poteva dirmi se erano esatte oppure no, ero spaesata per la millesima volta, e mi accorsi che prima di conoscere Matt la mia vita era piuttosto noiosa , troppo normale , quella parola mi fece ricordare il primo giorno in cui lo conobbi, e iniziai a sorridere da sola, però quel aggettivo non era più mio, in quel momento potevo essere tutto tranne che una "ragazza normale" mi sarei definita "la raggazza improvvisamente catapultata in una vita troppo frenetica per il suo stile in cerca di risposte da chiunque" troppo lungo come descrizione ma era cosi in effetti.
Mentre camminavo Claire si decise a farsi sentire cosi non aspettai un secondo in più per risponderle.

<< credevo che per carnevale fosse ancora presto a New York>> disse allundendo alla foto che gli inviai
<< shopping alternativo>> risposi fingendo una risata
<< Jen cos'hai? non ti sento felice , se è per me sono mortificata ma qui in Messico lavorano molto e mi tengono occupatissima eh>>
<< tranquilla Claire non è colpa tua>> risposi interrompendo la sua frase
<< è per nonna Teresa? è peggiorata?>> chiese spaventata
<< no no nonna Teresa è in forma ora , non ha avuto più ricadute fortunatamente>>
<< meno male .... aspetta un attivo , quel cretino ti ha fatto qualcosa? Jen ti ha toccata? >> disse allarmata riferendosi a Matt
e le lacrime iniziarono a bagnare le mie guance in modo lento e liberatorio come se non aspettassero altro da tanto tempo
<< jen? cos'è successo?>> ripetè non sentondimi più
<< Claire qui è un gran casino>> risposi bloccandomi per un singhiozzo causato dal pianto
<< Jen calmati e raccontami tutto per bene, ho tutto il tempo dispobile per te in questo momento>>
Come potevo dirle di Monica, la governante tanto amata da lui, uccisa da Eveline? e l'ex impazzita di Matt? erano cose irreali a pensarci ma successero per davvero, e avevo promesso di non dire nulla a nessuno , non potevo tradire la sua fiducia cosi raccontai una parte della storia.
<< Jen lui ha continuato a toccarti nonostante tu gli dicessi di smettarla?>>
<< si , ma non ha fatto niente di grave solo che insomma lo sai..>>
<< Dio ma è un porco maniaco del cazzo !>>
<< ehy Claire ! ti ho detto che non è andato oltre, per fortuna>>
<< ho capito ma se te gli hai detto di fermarsi doveva farlo, anche perchè dopo che gli hai raccontato quella cosa dovrebbe capirlo>>
rimasi in silenzio , non sapevo che dire
<< Non gliel'hai detto Jen?>> aggiunse
<< no Claire non credevo servisse dirglielo, era ancora troppo presto per me trovarmi a casa sua quella sera figurati>> dissi asciugandomi le lacrime con il dorso della mano
<< Jen voglio darti un consiglio poi sarai libera di seguirlo oppure no>>
<< va bene dimmi tutto>> dissi cercando di non cascare nuovamente in lacrime
<< te devi comunicare con Matt, glielo dici, racconti quello che è successo poi sarà lui a capire di aver sbagliato e vedrai che la prossima volta non succederà di nuovo>>
Povero Matt in quel momento era stato accusato ingiustamente per avermi toccato innocentemente , si quello fu uno dei tanti motivi che mi fecero ripensare al nostro rapporto, ma non potevo di certo dirle di aver trovato lui con la sua ex assassina nel suo appartamento senza abiti , non potevo anche perchè Matt mi aveva raccontato la verità su quella notte , anche se una me l'aveva nascosta , ecco quella potevo dirgliela a Claire .
<< si hai ragione tu Claire devo parlarne con lui , devo dirti anche un altra cosa che riguarda sempre lui >>
<< un altra ? Accidenti manco io e succedono tremila cose>> disse ironica
<< Matt mi ha confessato che tra lui e una sua ex che lavorava in gioielleria, c'è stato un bacio in passato e forse anche di più ma non vuole dirmelo>>
<< sai come si chiama lei?>>
<< no, non ne ho idea perchè?>> dissi fingendo
<< sennò la cercavi e ci parlavi di persona>> disse schietta
"PARLARE DI PERSONA CON EVELINE? MAI! POTREBBE FINIRE MALE" rispose la mia mente
<< eh no purtroppo non ho idea di chi sia poi più in là ...oh Claire si parla del diavolo e spuntano le corna >> okay pessima battuta
<< mi sta chiamando Matt , ti dispiace se ci risentiamo appena è possibile?>> aggiunsi
<< vai tranquilla Jen , ti raccomando , occhio!>> chiuse la chiamata

<< pronto?>>
<< quando mi avresti detto che ti hanno preso alla Well-dressed?>> mi chiese tra la delusione e il divertimento
<< cosa? come fai a sapere che mi hanno presa?>>
<< sono capo aziendale di diverse catene di abbigliamento , tra queste la well dressed , poco fa mi era arrivata l'email con il tuo documento di assunzione>>
<< oh>> risposi sbalordita
<< complimenti Jen! cavolo ma non sei contenta ! ora che so che lavorerai li' non ti lascerò in pace >> disse scherzoso
<< Matt dobbiamo parlare>> dissi fredda
<< dimmi tutto>> disse ancora con animo divertito
<< sono seria Matt , non c'entra niente la Well Dressed, dobbiamo parlare di noi e di alcune cose, potresti venire a cena da me stasera?>>
<< oh , beh si ci sarò>> rispose cambiando totalmente tono di voce
<< okay a stasera Matt>>
<< a stasera piccola>> disse chiudendo la chiamata
In quel momento avrei voluto farmi mettere sotto da uno dei tanti taxi che incombevano sulle strade di New York, mi sentivo vulnerabile e dopo le rivelazioni che avrei detto a Matt mi sarei sentita ripetutamante nuda, come se niente potesse coprire le mie insicurezze, ma dovevo parlarne con lui , Claire aveva ragione, dovevamo instaurare un rapporto di fiducia che ci avrebbe legati l'una all'altro, solo cosi' poteva funzionare. Ma ero pronta a farlo?


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