capitolo 21

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La sua presenza per me era tutto, senza accorgene facemmo passi da giganti insieme, con i nostri alti e bassi ovvio, ma ce la stavamo facendo, e pensare che all'inizio ero cosi terrorizzata da lui che volevo scappare ogni volta che passavamo più di un ora insieme pensai tra me e me mentre finivamo i resti della colazione.
<< jen devo dirti una cosa>> disse di punto e in bianco Matt
<< è una cosa bella o brutta?>> chiesi incuriosita finendo l'ultimo pezzettino di pancake
<< dipende dai punti di vista >> disse alzandosi dal suo posto avvicinandosi a me
<< ci pensavo da un pò , poi ieri quando eri in ospedale io e tua nonna abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata >> aggiunse fermandosi di colpo, mi stava fissando, dritto negli occhi, forse voleva capire come mi sentivo in quel momento e in quel momento non sapevo nemmeno come stessi perchè la sua voce si era fatta seria e avevo paura di quello che mi avrebbe detto
<<continua pure Matt>> dissi agitata
<< io avevo pensato se per te va bene, di vivere insieme, siamo abbastanza grandi per potercela fare, non sei più disoccupata quindi anche tu hai uno stipendio e poi chissà se la storia va bene tra di noi sarebbe magnifico >> disse , ma io ero rimasta alla prima parte del discorso "vivere insieme" , era troppo presto, ci conoscevamo poco per poter vivere insieme, non ero pronta, no questa cosa non si poteva fare.
<< jen di' qualcosa però>> disse muovendo la sua mano davanti ai miei occhi per distogliermi dai pensieri
<< Matt io non credo di saperti dare una risposta sul momento , cioè vivere insieme? qui? in questa villa ?>> dissi guardandolo stupita
<< si cosa c'è di strano, sei la mia compagna ora no? mi trovo bene con te , sarei disposto a condividere con te i miei spazi >>
mi alzai dalla sedia e iniziai a camminare per la cucina << no, te non capisci Matt>> dissi nervosa
<< cosa non capisco Jen? si chiara >> rispose calmo
<< in questo momento io.. io non saprei che dirti .. cioè okay mi trovo bene con te , abbiamo fatto molto negli utlimi giorni, ma andiamo piano io ho bisogno di tempo per pensarci, possiamo parlarne meglio quando sarà il momento?>> dissi con gli occhi dolci
Nonostante la delusione si convinse e fece segno di si con la testa, mi dispiaceva deluderlo ma dovevamo fare le cose con calma se volevamo stare insieme tranquilli.
<< adesso vado all'università e poi passerò da nonna per pranzo , stasera andrò in negozio della well dressed>> dissi per cambiare discorso
<< quindi non ci vedremo ?>>
<<se vuoi puoi accompagnarmi tu in negozio , doveva accompagnarmi il mio capo però gli dirò che ho un passaggio>>
mi guardo' con aria preoccupata << chi è il tuo capo ? nell'azienda ci sono tre amministratori , il tuo qual'è?>>
<< Adam Wood>> dissi normalmente
<< allora ti accompagno io , non mi fido di lui non mi è mai piaciuto>> disse serio
<< perchè? a me sembrava una persona apposto>> disse incrociando le braccia, non volevo che fosse geloso del mio capo
<< te fa come dico io >> disse andando nel suo ufficio
"okay come ti pare" presi le mie cose e andai all'università , era da due giorni che non ci andavo ed ero rimasta indietro con lo studio "tra meno di tre mesi avrai la laurea !" mi rimproverò la mia mente e aveva ragione, però erano successe tremila cose tutte insieme come potevo gestirle ? non potevo mica dividermi in quattro magari potessi , appena entrai nel cortile dell'università vidi Lucas e andai a salutarlo
<< hey Lucas come stai?>> chiesi in ansia , ricordando di Jenna
<< potrebbe andare meglio >> rispose freddo
<< come mai cos'è successo?>>
<< io e Jenna non stiamo più insieme, è andata via , sparita>> disse facendo un verso strano con le mani
<< che intendi dire?>>
<< è partita, ha cambiato scuola,città , tutto , ha cambiato vita >>
<< ma come.. ma con la laurea come fa?>>
<< non penso puntasse a quella, era una tipa strana avevi ragione>>
"eh io ho sempre ragione , oh quasi"
<< te invece che mi racconti ? non ti sei fatta più viva , stai ancora con quel Matt?>>
"che ti racconto? beh ho fatto l'amore due volte di fila con lui , sono stata assunta alla Well Dressed, sono stata male , ho confessato un passato molto delicato a Matt e infine mi ha chiesto di vivere insieme , beh cose normalissime "
<< si stiamo ancora insieme, ci amiamo Lucas>> dissi con convinzione
<< l'avete fatto?>> disse ridendo di gusto
ma cosa cazzo? come faceva ad averlo capito << hey ma che ridi ? sono cose serie queste>> disse colpendolo alla nuca con il mio libro mentre ci incamminammo verso l'entrata, però qualcosa mi fece bloccare, le mie gambe non erano in grado di muoversi ero come incollata al pavimento e mi voltai indietro
<< hey jen tutto okay?>> chiese Lucas
<< si , avevo l'impressione che qualcuno ci stesse osservando>> dissi continuando a vedere dietro di me
<< Jen siamo circondati da gente , sei una bella ragazza per forza ti senti cosi >>
<< che stupido, entriamo vai che è meglio>> dissi portandomi un peso al petto che durò per tutta la mattinata.
Alla fine delle lezioni provai a chiamare un paio di volte Matt ma non ricevetti risposte, la mia mente inizialmente pensò che fosse impegnato per il lavoro poi però ricordai di quella sensazione e mi si chiuse lo stomaco, perchè doveva essere cosi difficile stare tranquilli? passammo due giorni bellissimi senza problemi ed ora di nuovo quella angoscia.

<< com'è andata poi ieri alla Well Dressed ? >> chiese mia nonna mentre eravamo sedute a tavola per pranzo
<< bene nonna , il mio capo Adam Wood, è un tipo strano >> abbozzai nell'aria
rise << in che senso strano Jen?>> chiese ciuriosa
<< mi ha messo sotto pressione già da subito >>
<< è normale tesoro, lo fanno apposta, la well dressed lavora da anni con molte aziende e devono sopportare molto stress , dovrai abituartici , e il negozio l'hai visto?
<<no, questo pomeriggio Matt mi accompagnerà e conoscerò le mie colleghe>> dissi sorridendo
<< ti manca Claire?>> chiese portando la sua mano nella mia
<< si beh siamo state sempre cosi unite , ora lei e li' io qui' , insomma sembriamo due estranee>>
<< Jen , tesoro non abbatterti, lei tornerà e starete insieme, questo distacco ti renderà più forte , più forte di lei , vedrai quando tornerà non ti riconoscerà nemmeno>> disse con un sorriso sincero
<< davvero nonna? perchè?>>
<< stai maturando Jen, nelle ultime settimane non sei la stessa di qualche mese fa, grazie a Matt>>
quel dettaglio mi fece ricordare un cosa importantissima << nonna, te e Matt ieri avete parlato?>> chiesi con noncuranza
<< si tesoro , abbiamo avuto modo di dire due cose >> rispose sparecchiando la tavola
<< di cosa avete discusso?>> chiesi aiutandola
<< abbiamo parlato prima di tutto di come procede la vostra relazione e sono felice che insomma .. si dai hai capito>> disse sorridendo
<< si insomma cosa?>> chiesi terrorizzata
<< jen si vede da lontano che avete fatto l'amore>> disse senza imbarazzo nella voce
<< che?? no aspetta chi te l'ha detto ? Mat! accidenti ma perchè non tiene la bocca chiusa ?! >> dissi perdendo le staffe
<< sono cose personali>> aggiunsi
<< hey hey hey lui non c'entra nulla , sono cose che un vecchia come me le capisce ad intuito, l'ho notato subito, ho esperienza in questo campo, sapevo che l'avevate fatto>> disse senza problemi
<< come facevi a saperlo nonna? sei un indovina?>>
<< no, in realtà ero insicura di saperlo , poi te hai reagito in quel modo quando ho accennato quel argomento quindi ti sei fregata da sola>> disse facendomi la linguaccia
<< ma dico! nonna sei un pestifera! >> urlai schizzandola con l'acqua
<< no cara , sono più furba di te , non sono nata ieri >> rispose buttandomi dell'acqua con sapone per ricambiare il mio "attacco"
poi iniziammo a ridere, lei sembrava più giovane di me , era anziana ma era vispa come una adolescente, mi sorprendeva il fatto che non si fosse mai rifatta una famiglia, avrebbe avuto una vita più facile.
<< poi di cosa avete parlato?>> chiesi appena ritrovai fiato
<< non credere di fregare una come me , so cosa vuoi sapere >> disse sendensi sulla sua poltrona
<< beh si ... perchè avete parlato della convivenza? insomma da quello che ho capito tu gli sei stata da aiuto a convincerlo, perchè?>> dissi incrociando le braccia
<< perchè cara mia è arrivata l'ora che tu evada da questo posto, abbiamo passato molto tempo insieme , spesso ho invaso la tua privacy per protergerti ed ora che c'è lui sono più tranquilla, insieme state e starete bene , basta solo non farsi prendere dal panico>>
<< nonna ma io ancora non me la sento, sono abituata ad avere i miei spazi, i miei piccoli spazi, li' è tutto diverso, te non l'hai vista la sua villa ma è enorme, non mi ci troverei per niente bene>>
<< ma te vai li per stare con lui o per stare nella villa?>> chiese, e quella domanda fu atroce perchè alla fine era vero , se decidessi di continuare la storia con lui era perchè tenevo a lui non di certo alle cose materiali che avevamo attorno
<< hai ragione su questo ma devo pensarci bene>>
<<certo Jen, poi gliel'avevo accennato anche per il fatto che tu qui non ti senti più al sicuro >>
<< giusto è vero anche questo >> dissi in tono canzonatorio
<< adesso nonna vado a mettermi in pari con il programma, ho delle cose da recuperare>> aggiunsi
<< vai pure piccolina tranquilla>>
e la lasciai sulla sua poltrona davanti alla tv spenta, era inquietante ma lei piaceva stare cosi da sempre , davanti alla tv spenta nella sua poltrona fino a quando non si fosse addormentata.

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