Capitolo 15

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Quella notte fu la più tremenda , venni avvolta da continui incubi che iniziarono a torturarmi lentamente , enormi mani erano sul mio corpo e iniziarono a toccarmi senza freno , urlavo ma nessuna sentiva o vedeva non c'era nessuno disposto a salvarmi li' , poi di colpò mi svegliai da quel sogno orribile madida di sudore dietro la schiena e con un enorme affanno come se avessi appena fatto una corsa , avevo rivissuto la stessa scena di otto anni fa nel sogno, ero terrorizzata e avevo bisogno di bere un bicchiere d'acqua per riprendermi, cosi misi i piedi sul pavimento freddo, era un sollievo sentire quella freschezza,era liberatorio , una volta infilate le pantofole scesi al piano di sotto e aprii il frigo , una buonissima spremuta d'arancia rossa era li che mi fissava, non ricordo se era per la stanchezza o per altro ma la immaginai che iniziasse a dirmi
"Jeen bevimi, Jeeen bevimi sono buonissima , Jeeen bevimi sono buonissima e fresca"
cosi senza tanti ripensamenti presi la scatola del succo d'arancia e ne bevvi un bel bicchierone, la mia vocina interiore aveva ragione era buonissima e rinfrescante, prima di fare ritorno nella mia camera diedi una rapida occhiata all'orario, l'orologio segnava le quattro del mattino, era prestissimo e non avevo sonno , non volevo più ricadere vittima di uno stupro per la terza volta ,anche se era solo una brutta fantasia causata dalla mia mente traumatizzata non volevo che succedesse, cosi molto abbattuta mi diressi verso camera mia , una volta dentro notai la finestra semi aperta, era strano perchè io l'avevo chiusa prima di dormire ed era chiusa anche prima che io andassi a bere il succo in cucina, un brivido di terrore mi fece tremare tutta ,cosi mi affacciai alla finestra e notai Jim il gatto della zia Wilma, quel gatto era meraviglioso , fu lui ad aprire la finestra, probabilmente l'avevo lasciata accostata e lui riusci ad aprirla, appena mi vide corse subito verso di me e iniziò a farmi lefusa, era un gattino nero con una macchiolina bianca sulla fronte che lo rendevano molto raffinato
<< anche tu non dormi eh?>> dissi al gatto
Jim mi guardò con un sguardo che solo io e la signora Wilma conoscevamo bene
<< vieni è avanzato del pesce , se hai fame ti darò quello >> risposi alla domanda inespressa del gatto
cosi senza tanti problemi JIm mi segui per casa attendendo con molta ansia il pesce che gli avevo promesso pochi minuti prima, appena lo vide iniziò a girare intorno a se stesso come se fosse impazzito ma sapevo che lo faceva perchè era contento, il pesce dopo nemmeno cinque minuti spari',se lo divorò in un boccone , aveva davvero fame , mi chiedevo spesso se la Zia Wilma desse da mangiare al gatto in modo regolare. Dopo il pesce decisi di dargli un pò di latte temperatura ambiente e anche quello fece la stessa fine del pesce, era adorabile con il musino sporco di latte, si abbinava alla macchiolina bianca che aveva per natura sulla fronte , dopo averlo pulito con un tovagliono di stoffa, lo presi i braccio e ritornai in camera , grazie alla compagnia di Jim il tempo era volato in un secondo perchè erano le 4:45 , mentre ero intenta a chiudere la porta della mia camera Jim saltò dalle braccia e si diresse verso la finestra che era chiusa ! com'era possibile? io non l'avevo chiusa la lasciai aperta cosi il gattino poi sarebbe uscito senza problemi, una sensazione pesante mi fece angosciare , qualcuno si stava prendendo gioco di me quella sera e ci stava riuscendo bene chiunque fosse , per paranoia iniziai ad aprire gli armadi , a vedere sotto il mio letto ma non c'era nessuno, solo in quel momento iniziai a calmarmi e a riprendere a respirare in modo regolare, infine apri' la finestre a Jim se ne andò contento a casa sua.
Il mattino seguente c'era gran brusio al piano di sotto, in cucina si sentivano le voci di mia nonna e di zia Wilma, erano davvero confusionarie che dovetti raggiungerle per capire il motivo di quella chiacchierata cosi' coinvolgente, appena entrai in camera ancora in pigiama e spettinata notai la zia Wilma in lacrime e mia nonna con una mano sulla sua spalla.
<< che succede ? cos'è succeso a zia Wilma?>> chiesi preoccupata
<< Jim... Jim.. è morto >> rispose lei cadendo nuovamente in lacrime
<< Cosa?! >> esclamai scioccata
<< ieri notte è venuto a farmi visita e stava benissimo>> aggiunsi
<< l'hanno trovato diviso in due senza organi e sangue >> disse mia nonna in modo freddo
<< oh mamma >> dissi portandomi le mani sul volto
<< Jen è meglio che ci lasci sole, non ti dispiace fare colazione all'università ?>> chiese mia nonna
<< no no tranquilla nonna >> dissi avviandom ìi verso camera mia
Chi poteva aver ucciso quel povero gattino? la notte prima fino alle cinque era vivo , era venuto da me , non potevo averlo sognato, me lo ricordo benissimo.
Con il cuore spezzato a causa della morte del povero Jim entrai in camera, quel gattino per zia Wilm significava molto, per varie motivi legati alla salute lei non poteva avere figli cosi un giorno decise di comprare un gattino e trattarlo come se fosse stato figlio suo , gli voleva molto bene e anche Jim a lei, erano davvero carini insieme delle volte anche un pò ridicoli dato che lei gli fece una stanza tutta sua , ma potevo capire il dolore che voleva ovattare con quel animale. Il nome venne tirato a sorte e vinse contro Puppy e Briciola, sinceramente io ero per Briciola però quel giorno non dissi niente il gatto non era mio quindi non ne avevo diritto.
Erano le 8:30 del mattino e le lezioni ci sarebbero state alle 9:15 quella mattina, cosi mentre ero impegnata a vestirmi chiamai Matt con il vivavoce, in modo di fare due cose contemporaneamente.
<< Buongiorno Jen! >> esclamò fresco
<< Buongiorno Matt , ti ricordi vero che oggi ho il colloquio alla Well-dressed vero?>>
<< si perchè?>>
<< oddio scusa poi ieri non te l'ho detto , mi accompagneresti ?>> dissi imbarazzata
<< ma certo piccola nessun problema, a che ora passo da casa tua?>>
<< no meglio se vieni direttamente all'università verso le 14:30 >> dissi velocemente per evitare una caduta colossale mentre mi allacciavo le scarpe, per sicurezza appogiai una mano sul letto
<< ah okay Jen come preferisci , allora a dopo>>
<< a dopo Matt>> dissi senza pensare
<< tutto bene ? >>
<< si si solo che è morto il gattino della zia Wilma , eravamo tutti affezionati a lui quindi è un momento triste>>
<< cavoli mi dispiace >>
<< tranquillo allora a dopo Signore>>
<< a dopo >> disse chiudendo la chiamata con un sospiro di felicità
Finita la conversazione con il mio piccolo e grande eroe mi avvicinai allo specchio per aggiustarmi i capelli nel miglior modo possibile, mentre alzai il braccio per iniziare l'impossibile sfida con la mia chioma ribelle notai che la mia mano perdeva sangue, com'era potuto accadere SE non mi ero tagliata da nessuna parte? , sulla mano o sul braccio non c'erano segni di ferite o tagli, cosr' corsi subito al bagno per evitare di sporcarmi, una volta pulita decisi di lasciar perdere i capelli e nasconderli con un pocchio , rientrai in camera e presi il mio zaino appoggiato sul letto, appena lo prisi notai che anche esso era sporco di sangue, ma cosa cazzo stava succedendo? vedevo sangue ovunque oppure era reale , cosi mi stroppiciai gli occhi e vidi il piumone del mio letto completamente sporco di sangue, anzi era stato usato per scriverci un messaggio, un messaggio diretto a me, era una cosa orrenda da vedere e da sentire perchè il sangue stava iniziando ad assumere un cattivo odore, un odore di morte.
Il messaggio recitava " Step uno , povero piccolo Jim quante volte zia Wilma gli ha ripetuto di non accettare del cibo dagli estranei? troppe, troppe volte, ecco cosa succede hai bambini cattivi"
Crollai per terra portandomi le mani alla testa assumendo la forma di un riccio , l'altra notte non eravamo solo io e jim in casa ma c'era anche un altra persona, ecco perchè la finestra prima era aperta e poi chiusa, qualcuno mi stava osservando e conosceva ogni mio movimento, perchè non mi ero messo ad investigare come faccio di solito? magari Jim non ci avrebbe abbandonato.

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