Capitolo 26

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Con mia grande sorpresa l'orario passò velocissimo tanto che per scegliere cosa indossare e provarmelo divenne una gara contro il tempo, dopo vari tentativi optai per un abito da sera color porpora, uno scialle della stessa tonalità e un paio di scarpe con il tacco nere, ero elegantissima, infondo avremmo cenato in un posto di classe quindi non potevo di certo presentarmi con jeans e felpa. Mi truccai in modo molto sobrio, portai i miei lunghi capelli castani sul lato destro della mia spalla in modo che si notasse l'ancora tatuata sulla spalla siistra e raggiunsi Matt che stava suonando alla porta d'entrata. Appena mi vide rimase a bocca aperta, i suoi occhi bramavano stupore tanto da farmi sentire a disagio.
<< accidenti Jen stasera farai invidia alle stelle>> disse baciandomi
<< te lo fai tutte le sere>> risposi ricambiando il bacio
<< andiamo?>> chiese porgendomi la sua mano
<< ma certo andiamo>> dissi dandogliela e ci dirigemmo verso l'Audi rossa
Appena entrammno al Masa non potevo credere che avrei cenato li, era un posto stupendo, basta pensare che se per caso dovevi disdire una prenotazione per qualsiasi motivo dovevi pagare obbligatoriamente 161,05500 dollari , era incredibile da pensare ma era un posto cosi' lussuoso che anche il disturno ti avrebbero fatto pagare " la nobiltà!" disse la mia testolina.
<< vieni accomodiamoci, noi abbiamo il tevolo numero 8 >> disse Matt trascinandomi con lui
<< wow ma questo posto è incredibile>> dissi mentre ci sedemmo al tavolo
<< te l'avevo detto che dovevamo festeggiare per bene la tua assunzione>> disse sorridendomi come solo lui sapeva fare
<< Matt ma questo è eccessivo>> dissi sentendomi in colpa
<< Jenelle di cosa ti preoccupi? dei soldi ? a me non mancano e lo sai benissimo, se ho scelto di passare la serata con te in questo bellissimo posto è perchè lo voglio con tutto il cuore non perchè mi ci hanno obbligato>> disse con tono quasi alterato
<< okay Matt basta che non ti arrabbi con me>> dissi scherzosa
Dieci minuti più tardi venne un cameriere e ordinammo una serie di piatti a base di pesce, primo e secondo più un dolce buonissimo fatto dalla casa, il tutto accompagnato da un ottimo vino bianco e champagne per il dessert.
Mentre mangiammo gli dissi di Claire e della sua nuova cotta, quando seppe che le sue relazioni non duravamo molto non si scompose più di tanto, forse lo immaginava, poi iniziammo a parlare di nonna Teresa e delle sue continue mosse da ninja incallita fino a ridere a crepa cuore, ci stavamo divertendo fino a quando non mi chiese della Well Dressed, delle mie colleghe e di come mi trovavo, di colpo mi venne la nausea tutto quel pesce si stava ribellando al solo pensiero di lei, come potevo fingere, con lui poi non poetevo.
<< Jen che hai? perchè sei diventa fredda di colpo?>> chiese vedendomi assente
<< no tranquillo, niente di rilevante>> dissi nervosa
<< Jen ti conosco, qualcosa non va>> ribattè con insistenza e iniziò a fissarmi fino a quando sentendomi sottopressione dai suoi occhi sputai il rospo
<< si c'è qualcosa che non va! anzi no qualcuna che non va! Eveline, Eveline Pocket è la mia tutor >> di colpo risultai arrabbiata con lui
rimase in silenzio e prese il suo iphone per fare una chiamata
<< Matt posa quel dannato telefono>> dissi minacciosa tanto da impaurirlo
<< va bene ! va bene! >> disse posandolo sul tavolo
<< tu sapevi che lei fosse li! te sei l'amministratore della Well Dressed diamini Matt non potevi non saperlo, come hai potuto farmi uno scherzo simile?>> dissi sdegnata
<< no sembrerà strano ma io non sapevo niente, quella dannata sera Eveline mi disse che sarebbe andata via da New York , tando l'avevo licenziata dalle mie cariche>> rispose serio
<< allora cosa cazzo ci fa li?>>
<< non lo so cosa cazzo ci faccia, che ti ha detto?>>chiese incazzato
non volevo che quella serata prendesse una brutta piega ma era giusto parlarne << non posso dirti che mi ha detto >> dissi schietta
<< perchè? Jen non ti fidi di me?>> chiese in tono accusatorio
<< non è questo non posso proprio sul serio, ti dico solo che lei sta con Adam Wood >> dissi per cambiare il discorso
<< ecco perchè!>> esclamò riprendendo il telefono
<< ora mi sente >> aggiunse
<< ehi ehi no dammi sto coso!>> urlai prendendogli il telefono di mano
<< ehy ma che fai?>> disse sconvolto
<< perché hai detto "ecco perchè?">>
<< perchè l'azienda è da mesi corrotta per questo non volevo entrare con te al colloquio, adesso puoi ridarmi il telefono, grazie>>
<< no che non te lo do, sei il capo per forza dovevi saperlo>> dissi scontrosa
<< jen non mi fare arrabbiare restiuiscimi il telefono>> disse con occhi da paura
<< prima rispondi alla mia domanda>> dissi astuta
<< va bene. se hai delle agevolazioni non serve il consenso del sottoscrtitto, può sembrare strano e lo denoto dalla tua espressione ma è cosi, lei è la sua ragazza può farlo benissimo, ha la precedeza su altre candidate, visto che è una azienda privata non a tutti è concesso lavorarci, però se combina casini all'interno della azienda posso benissimo cacciarla via>>
<< okay adesso ti restituisco il telefono ma non lo userai >>
<< perchè?>>
<< perchè siamo di nuovo nella merda con lei tra piedi e ho detto tutto, tieni>> risposi di malumore porgendogli il telefono
<< maledizione !>> esclamò tristemente
<< hey possiamo farcela dobbiamo solo essere pià forti di lei, tutto qui, magari per il momento fai finta di niente tu, voglio vedere se fa qualcosa credendo che tu non sai niente>>
<< e se fa male a te o a tua nonna jen? come la affrontiamo, non ci voglio nemmeno pensare>>
<< dov'è tua nonna? quando mi ha detto che eri sola non mi ha detto dov'era lei>> aggiunse
<< è da zia wilma starà li per cena>> dissi traqnuillizandolo, ero impressionata da come si fosse affezionato a mia nonna,era carino
<< si ma sono le 22 passate>> disse facendomi notare il display del telefono
<< eh? di gi?!>>
<< chiamala! anzi no la chiamo io >>
<< ehy ma cos.. è mia nonna>> esclamai ma venni ammutolita da lui che mi faceva segno di stare zitta, ormai la stava già chiamando
<< Salve Teresa... si si tutto apposto... sta bene si figuri.... si certo lei dov'è? ..... ah okay ho capito... stia attenta...buonanotte>>
<< beh non mi ha cagato nemmeno?>> chiesi con finta delusione, quando parlava con lui si dimenticava di me uff
<< credeva fosse successo qualcosa, la prima cosa che ha chiesto appena ha capito chi fosse è stata"cos'è successo? Jen sta bene?" quindi non essere gelosa >> disse ridendo di me
<< mh okay va bene , dov'è?>>
<< sta ancora da tua zia, tra mezz'ora andrà a letto a casa sua>>
<< bene spero che Eveline non colpisca stasera sennò le do fuoco, sul serio>>
<< mmh sei selvaggia stasera>> disse accarezzandomi dolcemente la mano.

Dopo aver pagato un conto esageratamente alto per i miei standard facemmo una camminata lungo il molo, quella sera quel posto era pieno di coppie che spensierati passeggiavano scambiandosi infusioni amorose, Matt mi tenne la mano stretta a lui per tutto il tempo, come se volesse tenermi con se per sempre, per proteggermi e nel frattempo mi parlava del suo lavoro e dei suoi prossimi investimenti, io però non capivo nulla, mi stavo godendo il momento, averlo cosi calorosamente vicino mi tranquillizzava, la rabbia accumulata per Eveline era evaporata, se stavamo insieme eravamo in grado di poterla sconfiggere altrimenti qualcuno sarebbe affondato portando dolore nei nostri cuori.

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