Capitolo 2

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Con molta lentezza entrai in cucina e decisi di cenare quella sera, mia nonna lasciò il minestrone caldo tanto buono che sapeva fare lei sulla tavola, non potevo non magiarlo, sapeva quanto mi piacesse e se l'avessi lasciato li a freddare, il giorno dopo sarei diventata di nuovo Jenny per lei.
Siccome a quell'ora non c'era niente di interessante alla tv decisi di cenare ascoltando della musica con le cuffie, dopo un paio di canzoni però la musica venne interrotta da un messaggio di Claire " Appena puoi chiamami , devo dirti una cosa importante! (spero tu legga subito il messaggio)"
il messaggio mi stupi' molto cosi decisi di chiamarla sul momento .
<<Hey Claire mi è errivato poco fa il tuo messaggio,che succede? non dovresti essere in volo per il Messico?>>
<< hei Jen, infatti! hanno rimandato il volo a domani per dei problemi tecnici>>
<< accidenti. già avevi rimandato il volo di tua spontanea volontà di una settimana adesso lo fanno loro, mi chiedo se partirai mai >> risposi ironica
<< ho dovuto rimandare il volo di una settimana perchè dovevo fare delle cose e assicurarmi di avere tutto gli appunti necessari per la tesi >>
<< oh capito, ma ora come farai scusa?>>
<< appunto per questo ti ho mandato il messaggio, ho dato le chiavi di casa a mio fratello convinta che sarei partita stasera però adesso sta dormendo quindi mi scoccia chiamarlo, ti andrebbe di venirmi a prendere all'aereoporto ? dormo da te questa sera cosi almeno passiamo l'ultima notte insieme prima dei cinque mesi>>
<< ma è tardissimo sono le 23.30 a mia nonna verrà un colpo se mi vede uscire a quest'ora>>
<<dai ti preego fallo per la tua amica Claire>> disse in modo dolce
<< va bene una mezz'ora e sarò li >> risposi ormai convinta

Dopo trenta minuti esatti la trovai in sala da attesa con tremila bagagli, tutti molto grandi e pesanti cosi l'aiutai a trasportarli nella mia piccola Panda verde vecchio modello.

<< credo che dovresti cambiare macchina è vecchiotta ormai>> disse Claire
<<oppure fartela regalare una nuova da Matt >> aggiunse ironica
Anche lei non sapeva niente di quello che successe tra me e lui, non volevo che si preoccupasse inutilmente, presto sarabbe partita a km di distanza da me pronta ad iniziare un nuovo percorso della sua vita, non volevo rovinarglielo in partenza con i miei problemi.
<< sai quanto amo la mia pandina >> accennai scherzosa
<< lo so lo so ma è vecchiotta , prima o poi ti lascerà per strada>>
<< non essere cosi negativa Claire>>
<< non sono negativa ma realista!>> esclamò orgogliosa
una volta in casa venimmo sorprese in fragrante da mia nonna che spaventata dai rumori da noi fatti si precipitò in salotto con una scopa , la sua "arma" di difesa.

<< ciao nonna Teresa!>> esclamò Claire
<< che ci fai a quest'ora con una scopa in mano?>> aggiunse voltandosi verso di me divertita
<< Claire da quanto tempo bimba mia>> rispose dopo aver capito chi fosse
<< non dovresti essere in Messico?>> domandò curiosa
<< si ma hanno ritardato il volo, cosi starò da voi questa notte, non è un problema vero?>>
<< ma no cara sei sempre la ben venuta qui>> rispose sorridendo

Mia nonna ha sempre voluto bene a Claire, la conosce da tanto tempo anche lei perchè andavamo all'asilo insieme, ricordo ancora quando molto spesso la invitava a casa nostra per farla giocare con me visto che io non avevo nessuna amica qui nel quartiere.
Dopo aver salutato e dato la buonanotte a mia nonna per la seconda volta ci recammo nella mia stanza, che era in perfetto disordine, ma del resto venni colta alla sprovvista quindi doveva immaginarselo.

<< Santo Dio Jen ma ci hai vissuto in questa stanza?>> chiese sbalordita
<< hey non sapevo che saresti venuta qui stanotte>> risposi scherzando
<< si questo posso immaginarlo, ma te non sei mai stata cosi disordinata>>
<< lo so , sono umana anch'io qualche volta >> risi compiaciuta della mia battuta
<< e ora che ti vedo bene alla luce noto che sei anche molto dimagrita e hai una brutta cera>>aggiunse
No un'altro interrogatorio nella stessa sera no, poi di Claire, quelli si che erano difficili da nascondere.
<< jen allora che succede?>> domandò vedendomi assente
<< ma nulla , nulla Claire, davvero sto bene>>
<< non mi pare, ti vedo assente , disconessa sarebbe l'aggettivo adatto a te in questo momento>>
<< è per lo studio, sono in dietro con la tesi ho paura di uscirne matta>> dissi fingendo
<< se hai intenzione di fare fessa Claire ti sbagli di grosso Jen, sai come sono >>
"ACCIDENTI JEN TROVA UN DIVERSIVO" mi consigliò la mente
<< okay allora sono costretta a dirti la verità, siediti comoda sul mio letto>>
<< ecco brava , dimmi tutto>> rispose adagiandosi sul letto
<< è per nonna Teresa>>
<< nonna Teresa?>> chiese stupita
<< si ultimamente non sta bene e di continuo all'ospedale se ce la facciamo a portarla li è grazie a zia Wilma>> dissi fingendo , anche se era una verità ma non quella del mio malessere principale
<< oh per questo hai la stanza cosi, non ce la fai a sistemarla>>
<< si infatti , l'università,la tesi, mia nonna e Matt>>
di nuovo quel nome ma dovevo farlo
<< mi occupano troppo tempo cosi ho tralasciato la mia camera>> aggiunsi
<< se vuoi posso ritardare il volo e aiutarti con tua nonna>>
<< nono non se ne parla, te domani prenderai quell'aereo>> risposi troppo convinta
<< hey ma mi stai cacciando>> rispose lanciandomi un cuscino sul viso
<< no cretina ! solo che non voglio che tu perda un occasione>>
<< sai che mi mancherai vero?>> chiese
<< lo so , e mi sono promessa che non piangerò, perchè tanto non è un addio>>
<< certo, vieni qua che ti do un abbraccio >> esclamò
e mi abbracciò forte, dentro di me non volevo piangere ma l'emozione vinse contro una Jen troppo devastata cosi finimmo entrambe in un pianto silenzioso fatto di piccole promesse che solitamente si fanno due amiche che si vogliono bene. Claire era sempre stata presente nella mia vita, la consideravo la sorella che non avevo mai avuto e quella partenza mi causò una tristezza incredibile, senza di lei ero consapevole che avrei affrontato gli ultimi mesi di università da sola e con essa altri mille problemi che sicuramente avrei attratto a me.

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