Capitolo 14

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Quando misi piede nella mia camera Matt mi avvolse in un abbraccio pieno di affetto e iniziò a baciarmi sui capelli, cos'era successo quando ero andata in bagno? Tremava tutto nonostante la sua stretta fosse forte.
<< hey Matt tranquillo sto bene >> dissi sussurando
<< non è vero , guardati sei uno scheletro >>
<< non sono mai stata una ragazza in carne >>
<< è colpa mia se adesso sei ridotta cosi, sono un mostro >> disse abbattuto guardandomi negli occhi
<< no non è vero , te l'ho detto sono sempre stata cosi, mi piace essere magrolina>> dissi fingendo un secondo sorriso
accidenti non volevo piangere in quel momento , ma vederlo sconvolto nel vedermi cosi mi commosse e iniziai a piangere , cosi lui mi prese tra le braccia e mi mise sul letto, si tolse la giacca e si sdraiò al mio fianco , e con una mano iniziò a coccolarmi massaggiandomi la schiena, era davvero carino nei miei confronti , si stava prendendo cura di me e a me piaceva quella sensazione perchè mi faceva sentire protetta con lui vicino , poi iniziò a sussurare delle parole che non riuscivo a capire bene ma erano rilassanti e mi calmarono
<< cosa stai dicendo ?>> chiesi toccandogli il viso
<< Non hanno un senso logico le parole che ti sto sussurando ma è un modo per far calmare le persone quando sono agitate o impaurite>> rispose lui con fierezza negli occhi
<< chi te l'ha insegnato ?>> chiesi con voce calma , aveva ragione ero finalmente tranquilla
<< me l'ha insegnato mia madre quando ero impaurito>>
<< Monica? insomma posso capire tutto ma alla tua età ti facevi coccolare da lei sul letto?>> dissi scherzosa e gelosa allo stesso tempo
<< no >> rispose sorridendo
<< la mia madre quella che non c'è più , lo faceva quando mi vedeva in queste condizioni quando ero piccolo >> disse con un filo di malinconia
Si stava aprendo a me senza accorgesene , fin'ora non mi aveva mai parlato della sua vera madre , solo di Monica ed era strano , volevo saperne di più ma quello non era il momento adatto per investigare.
<< di cosa volermi parlare?>> mi chiese incalzandomi
<< non ti dimentichi di nulla eh >> dissi sedendomi sul letto con le gambe incrociate
<< non mi dimentico le cose importanti e te sei importante per me , poi eri seria , significa che è qualcosa di significativo>> disse mettendosi nella mia stessa posizione a pochi centimetri da me
<< si , ma non è facile da raccontare Matt sono passati otto anni da quel giorno e non ho più affrontato quel argomento da allora>> dissi tremando , ero di nuovo nel panico
<< tranquilla Jen , sono qui , ho tutto il tempo per ascoltarti, anche tutta la notte se è necessario >> disse afferando le mie braccia e baciandomi sulla fronte
<< okay >> tirai un sospiro
<< allora te hai detto a mia nonna una parte della nostra lite , giusto?>> chiesi
<< si ho tralasciato la storia di Eveline , non mi sembrava giusto >> disse facendomi ricordare "EVY"
<< okay bene , hai fatto bene , quindi le hai detto di quella mattina quando mi hai toccata?>> chiesi vergognandomi da morire
<< si >> rispose serio
<< bene, quella mattina ho reagito cosi perchè otto anni fa , sono stata vittima di uno stupro>> dissi abbassando lo sguardo verso il pavimento, non ce la facevo a vederlo negli occhi
<< hei , se hai bisogno di tempo te l'ho detto io sono qui per ascoltarti >> disse alzandomi il viso con le sue mani e guardandomi con quei occhi gia distrutti in partenza
<< Era un giorno qualunque e alle superiori tutte le mie compagne di classe andavano spesso a ballare il Venerdi sera , nonostante avessero solo 15 anni facevano orari assurdi tipo le 4 del mattino , mentre io e Claire passavamo i venerdi sera davanti ad un film strappa lacrime e una pizza , ci divertivamo a nostro modo ma ci sentivamo quelle strane , almeno cosi tutti ci definivano, Claire però veniva vista meglio rispetto a me perchè era più carina mentre io no , ero proprio la sfigata numero uno , quindi preferivamo rimanere insieme >> mi bloccai perchè avvertivo bruciore nella gola per le lacrime trattenute
<< quando vuoi continua >> disse rassicurandomi con un sorriso gentile
<< cosi un giorno una nostra compagna festeggiò il compleanno in una discoteca del posto e invitò anche noi , Claire era elettrizzata io meno perchè ero consapevole che non mi sarei divertita , ma poi riusci a convincermi e andammo a questa festa , solo che quella discoteca non era frequentata solo da ragazzi o ragazze della nostra età o poco più ma anche da gente molto più grande , quel locale era pieno di persone con una fascia di età che andava dai 15 ai 50 anni , ed era orrendo , vidi gente divertirsi ballando come Claire e atri che si divertivano bevendo oppure spacciando vicino ai bagni , gente stare male e nessuno che correva in aiuto e mi senti soffocare in quel casino cosi dissi a Claire che uscivo a prendere una boccata d'aria fuori dalla discoteca , una volta fuori mi sedetti sul marciapiede della strada e iniziai a respire un pò d'aria pulita e mi senti subito meglio, fino a quando ..>> mi bloccai una seconda volta e questa volta iniziai a lacrimare
<< hey Jen se vuoi puoi fermarti e vado a prenderti un bicchiere d'acqua >> disse con ansia nella voce
<< no per favore resta qua con me , finirò di raccontarti tutto quanto ora>> dissi asciudandomi le lacrime
<< va bene piccola>>
<< fino a quando un uomo si avvicinò a me e si sedette anche lui sul marciapiede , iniziò a farmi varie domande e mi disse che lui era della sicurity e se volevo andar via da li bastava dirglielo e lui mi avrebbe portata a casa , ingenuamente gli credetti e lui mi fece entrare nella sua macchina , all'inizio il viaggio intrapreso era nella direzione giusta poi però al secondo semaforo voltò da un altra parte e si avviò verso la periferia , dove si estendeva un mare di campi abbandonati , quindi preoccupata gli dissi che quella non era la strada per casa mia e lui iniziò ad urlare e a dirmi di stare zitta se non volevo farmi male , cosi iniziai a slegarmi dalla cintura di sicurezza in modo che io potessi avere più agilità nei movimenti e lui mi colpi con un pugno e svenni sul colpo , al mio risveglio mi ritrovai legata in un cortile di campagna di una fattoria abbandonata , mi aveva completamente spogliata, ero nuda , davanti ad un uomo di circa 40 anni, volevo morire e senza pietà inizò ad usarmi , nelle maniere più perverse che quell'uomo aveva in mente , le sue mani erano enormi sul mio corpo appena accenato, il suo volto non mi era molto chiaro ma percepivo la sua soddisfazione nel vedermi in quel modo, terrorizzata fingevo fosse un incubo ma la verità mi soffoco' come il suo peso e svenni una seconda volta , il mattino seguente mi ritrovarono mal concia due anziani del posto , avevo lividi sul tutto il corpo anche sul viso , quel bastardo dopo avermi stuprata mi picchiò nella speranza di uccidermi e se ne andò >> dissi crollandò in un lago di lacrime, lacrime di vergogna e di dolore che mi portavo da anni sulle spalle e finalmente ero riuscita a liberarmene.
Matt si avvicinò a me e iniziò ad abbracciarmi tenendomi stratta a lui, stava piangendo anche lui, e vederlo in quelle condizioni non migliorava la mia situazione, perchè non volevo che si sentisse in colpa , non ne sapeva niente di quella storia, non era colpa sua se quella mattina reagi' cosi purtroppo
<< Matt per favore non piangere , non hai colpe >> dissi rassicurandolo
<< cosa ti hanno fatto?>> disse scioccato
<< mi hanno usata come se fossi un oggetto e lasciata li a morire>> dissi piangendo
<< Mi dispiace Jen io non ne sapevo nulla , se l'avessi saputo prima non mi sarei azzardato a toccarti , mi dipiace tanto >> disse abbracciandomi una seconda volta
<< te l'ho detto te non c'entri nulla , stai tranquillo >> dissi facendolo stendere sul letto e lo segui'
<< spero siete riusciti a sbattere in prigione lo stupratore >> disse avvilito
<< no Matt , non ricordo il suo viso , quell'uomo è sparito dalla faccia della terra , la polizia e stata dietro al caso per due anni poi non ottenendo risultati lasciarono stare occupandosi di casi più freschi >> dissi con amarezza nella voce
<< non ci posso credere , quindi questo bastardo è ancora libero per chissà dove?>> chiese voltandosi verso di me
<< esatto , però per favore non piangere più , non voglio vederti cosi>>
<< ed io non voglio perderti Jen , per favore ritorna con me , saprò difenderti da questo schifo di mondo>>
<< facciamo cosi , possiamo iniziare tutto da capo un passo alla volta?>> chiesi timidamente
<< certo , jen tutto quello che vuoi , se è questo che vuoi per me va benissimo>>
<< grazie Matt>> e mi buttai su di lui abbracciandolo forte e godendomi quei momenti di serenità della mia vita .
<< posso chiederti una cosa ?>> disse di punto in bianco
<< dimmi pure>>
<< come hai fatto per otto anni a sopportare questo peso? insomma non è una cosa da niente , ci vuole forza interiore per riuscirci >>
<< non lo so come ho fatto Matt , ad essere sincera all'inizio volevo morire piuttosto che ricordarmi tutto quanto , poi mi sono detta che se c'è qualcuno che deve morire in questo mondo è lui non io , e allora ho cercato di andare avanti , poi sei arrivato tu e mi hai fatta sentire al sicuro , oltre a nonna Teresa e Claire , adesso lo sai anche tu , e so che posso fidarmi di te>>
<< certo >> disse baciandomi sulla fronte
<< vuoi che resti qui stanotte?>> chiese in modo adorabile
<< no Matt , è meglio di no , nonna può pensare male , sapeva che ti avrei raccontato questa cosa e insomma... >>
<< va bene piccola , te l'ho chiesto tante volte ti sentissi male ero qui>>
<< sto bene ora , grazie >>
<< allora a domani >> disse baciandomi
<< a domani Matt>>
E se ne andò lasciandomi sola in quella piccola stanza che per la prima volta mi sembrò troppo grande per me, con molta calma mi sdraiai sul letto e mi addormentai introducendomi in un sogno tormetato di brutti ricordi.

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