Il mattino seguente mi svegliai stordita, avevo passato la notte in bianco,vomitai per circa un ora intera più altre due volte nel corso della nottata, ero sfinita.
Tenere labbra stavano baciando tutto il perimetro del mio collo fino arrivare le orecchie un brivido mi fece trasalire tutta, Matt era nel letto con me e la cosa non mi tornava molto, era su tutte le furie, fu colpa sua se mi senti male.
<<credevo avessi dormito sul divano>> dissi girandomi verso di lui, dando un occhiata alla finestra notai che era ancora buio il sole sarebbe sorto mezz'ora dopo.
<<buongiorno piccola, poi ci ho ripensato è stupido litigare in quel modo, poi stavi male e ti ho aiutata>>
Lo guardai stupita << mi hai aiutata?>>
<<si dopo nemmeno dieci minuti ti ho sentita vomitare e ti ho aiutata, ti ho messa a letto e nel tempo in cui sono andato a prendere le mie cose in salotto ti eri già addormentata,non ricordi?>> chiese fissandomi negli occhi
<< oh non ricordavo tutti questi dettagli,credevo fossi in salotto>> risposi ricambiando il suo sguardo e mi accorsi che era gia vestito, camicia e pantaloni neri << lavori anche oggi? È Sabato>> chiesi
<< no no questa è una sorpresa, hai tempo dieci minuti ti aspetto in salotto>> disse andandosene dopo avermi baciato sulla fronte.
"CERTO CHE TE LO SEI SCELTO PROPRIO STRANO JEN!" Esclamò la mia testina, ma era quel suo essere cosi strano che mi piaceva tanto. Pensando a quale sorpresa Matt avesse in mente per me, mi vesti a tempo di record, camicetta celeste, jeans preferiti e cardigan nero, mi lavai i denti e decisi di chiudere in una coda di cavallo i miei capelli troppi ribelli.
Raggiunto il salotto Matt non c'era , iniziai a pensare che mi avesse preso in giro poi però lo senti vociare dalla cucina di mettermi comoda sul divano. Dieci minuti più tardi lo senti arrivare da dietro, il rumore dei suoi passi erano inconfondibili, e mentre stetti per girarmi verso di lui mi bloccò dicendomi di non muovermi, tutto quel mistero mi stava eccitando, poi i miei occhi vennero coperti da una telo che profuma di fiori e di colpo avevo davanti a me il nulla.
<<quanti sono?>> chiese Matt muovendosi davanti a me
<<Matt io non vedo assolutamente niente di niente >> dissi sorridendo
<< perfetto>> disse baciandomi
<<dammi la mano>> aggiunse
<<Matt hai intenzione di informarmi sulle tue idee oppure dovrò mettermi a strillare come una bambina>>
<<ti ho detto è una sorpresa>> disse mentre mi guidava verso l'uscita
<< un indizio? Piccolo piccolo>> chiesi con un tono di voce tenero e dolce
<<no! Entra in macchina in silenzio>>
<<quando fai cosi sei odioso>> replicai entrando dell'automobile
Durante il viaggio mi sembrò di essere sola , non vedevo e non sentivo niente perché stava zitto, muto come una mummia, l'unico rumore che percepivo era quello del sangue che tamburellava nelle orecchie.
<<Matt per favore parlami , dì qualcosa>>
<<spero tu abbia fame>>disse sorridendo
<<non abbiamo nemmeno fatto colazione per forza ho fame >> dissi in modo secco
<<porta pazienza Jen , è una sorpresa>>
<< come se già non ne avessi ricevute molte ultimamente>> replicai ripensando a tutto quello che era successo negli ultimi quattro mesi, ripensandoci io e Matt ci conoscevamo da quattro mesi, eppure sembrava passato cosi poco tempo, ricordavo ancora quando alla cerimonia di beneficenza si bloccò vedendomi seduta tra il pubblico, gli venne un colpo ed io ero terrorizzata, l'intenzione era quella di scappare ma non potevo, la mia testa diceva di andarmene e il cuore di restare, infatti feci bene a rimanere seduta a quella sedia scomodissima.
Dopo varie curve, salite e discese arrivammo a destinazione, avesse continuato a guidare avrei vomitato quel poco di cibo che circolava ancora nel mio stomaco e l'idea di imbrattargli l'auto non mi andava a genio.
<< siamo arrivati?posso togliere la benda?>> chiesi impaziente
<<hey sta ferma! Siamo arrivati, attendi altri cinque minuti e poi potrai levartela>> disse uscendo dalla macchina
<<torno subito>> aggiunse chiudendo lo sportello.Quella mattina era super misterioso e l'idea mi piaceva perché lo rendevano più sexy del normale.
La benda che copriva i miei occhi era fatta di una stoffa morbida, averla addosso non era un fastidio anzi rilassava,però mi sentivo a disagio, non riuscivo a vedere bene ma percepivo le forme delle ombre, e all'improvviso il chiarore della luce spari, oscurandosi difronte a me, qualcuno si era posizionato davanti all'autovettura e con l'uso delle dita iniziò a picchiettare sul cofano, il rumore era persistente, tanti piccoli rumori che andavano crescendo diventando sempre più forti e striduli
<< Matt !? Sei tu? Basta non mi piace più questo gioco>> dissi nervosa, ma non si fermava
<<dai basta , che sorpresa è?>> dissi iniziando nuovamente ad agitarmi, quella sensazione ormai comune mi fece ritornare la nausea,avevo paura, poi un colpo fece dondolare la macchina
<<Matt basta io mi tolgo la benda>> dissi tentando di slegarmi ma la morsa era troppo stretta, agitandomi più del normale iniziai a muovere la maniglia dello sportello alla cieca,ma era bloccato
"Merda!"
<<Matt per favore>>dissi quasi in lacrime
Poi di colpo quell'ombra spari portandosi con se anche quel rumore orribile e mi senti più libera ma con un enorme peso al petto.
<<Matt!Matt! Apri questa fottuta macchina>> iniziai ad urlare ma lui non c'era, era lontano e non mi sentiva, più urlavo più lui era distante e tutto diventava più confuso.
<<Jen ! Jen ! Svegliati>> urlò Matt abbracciandomi forte
<<mi dispiace piccola, scusa non volevo, era solo un incubo>> aggiunse baciandomi la nuca.
Com'era possibile era tutto cosi reale, il risveglio, la sorpresa insomma credevo di essermi svegliata invece era tutto un sogno,un bruttissimo sogno da dimenticare.
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Ultimi abbracci
Romance"ultimi abbracci" è il secondo capitolo della trilogia l'utlima notte, pieno di nuovi avvenimenti,personaggi, delusioni e sorprese. " Le sue mani erano enormi sul mio corpo appena accenato, il suo volto non mi era molto chiaro ma percepivo la sua so...