Capitolo 17

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Avevo il cuore che battava a mille, perchè finalmente mi sentivo pronta ed ero contenta che lo fossi stata con lui , Matt rimase incredulo per qualche minuto vedendomi li ridere come una fessa sotto il suo sguardo assilante, ma sotto il suo stupore rise amorevolmente anche lui perchè sapeva che lo volevo , lo volevo con lui.
<< Signorina Rmirez è sicura della scelta da lei intrapresa?>> disse ironico mentre con cautela mi sfilò gli indumenti intimi
<< ma come parli ? >> risposi ridendo portandomi le mani al viso per coprire la mia vergogna evidente
<< Ride di me ? sto cercando di non divorala in un secondo , quindi mi tenga il gioco >> disse serio
<<oh ..>>
<< Signor Davis credo sia stata la decisione più difficile della mia vita e voglio affrontarla con lei >> dissi portando le mie braccia al suo collo
Iniziò con teneri baci lungo tutto il perimetro del mio collo fino a mordermi la pelle, il suo tocco mi vece tremare tutta , era davvero molto bravo, ovvio essendo più grande di me aveva più esperienza nel campo, forse anche Eveline un tempo si trovava sul suo letto in questa situazione, l'idea fu come una doccia fredda e in un seccondo il mio corpo si spense e si senti infastidito dal suo tocco.
<< hey cosa c'è ? se non sei pronta non lo facciamo>> chiese vendomi sconvolta
<< no non è questo>> dissi allontandolo con le mani
<< cos'è allora? , forse vuoi farlo a luce spenta?>> disse alzandosi dal letto
<< no! è per Eveline>> risposi fermandolo
il suo volto cambiò espressione << come fai a pensare a lei mentre stiamo facendo l'amore?>> chiese stupito e divertito
<< tu e lei ..>>
<< io e lei cosa?>> chiese consapevole dalla mia domanda ancora inespressa
<<l'avete mai fatto ?>> chiesi morendo tremila volta nell'arco di un secondo
<< no, io e lei non l'abbiamo mai fatto , è un suo desiderio, il mio è quello di farlo con te>>
rispose baciandomi e in quel momento mi lasciai andare totalmente al flusso dei movimenti dei nostri corpi che iniziarono a muoversi all'unisolo, sentirlo dentro di me faceva uno strano effetto , anni fa provai un senso di ribrezzo ma con lui era diverso, era romantico e carnale, freddo e caldo insieme, una miriade di emozioni che mi fecero esplodere completamente insieme a lui. Alla fine del bellissimo amplesso ci ritrovammo entrambi stresi sul letto a fissare il soffito , eravamo appagati entrambi sessualmente ma in quel momento era tutto nostro per ricomporci, dopo anni mi senti per la prima volta serena e più leggera, tutto grazie a Matt e alla sua passione , ero fiera di me e di lui , finalmente eravamo arrivanti in un punto crociale della nostra storia, da quel giorno non avremmo più avuto solo in comune un amore simile a quello adoloscenziale ma anche una vita sessuale , e l'avevo con lui , con l'uomo che mi aveva rapita da quando quel giorno misi piede nella sua gioielleria.
<< ti vedo pensierosa>> disse Matt strappandomi dalle mie fantasticherie
<< tutt'altro>> risposi baciandolo
<< ah si ?>>
<< si sono contenta di averlo fatto, di averlo fatto con te intendo >>
<< anch'io piccola davvero, mi dispiace solo aver osato senza saper niente dello stupro>>
<< non preoccuparti , per me è stata come se fosse la prima volta >>
il suo sguardo divenne dolce , i tratti si rilassarono e assunsero un aspetto più giovanile , più fresco e mi sorrise come solo lui sapeva fare.
Poi all'improvviso mi ricordai del colloquio con la Well-Dressed << oh merda!>> urlaii vedendo l'ora
<< cos'è successo jen?>> chiese nel panico
<< alle 16.00 ho il colloquio e sono le 15.30>>
<< merda cane! muoviamoci>>
<< non abbiamo nemmeno pranzato >> dissi ridendo
<< mangeremo più tardi >> rispose serio
Mentre ci inoltrammo nel solito traffico, la tensione tra noi due si era calmata nonostante il suo silenzio , ormai potevo sentirmi al mio agio con lui, più di prima sicuramente,e anche lui era più sciolto nei miei confronti. Mi piaceva e mi è sempre piaciuto ammirare il paesaggio che offrivano le città muovendosi nella velocità dell'automobile , come viaggiare di notte per esempio, tantissime luci in lontanza che diventano protagoniste del buio circostante facendo invidia alle stelle che per natura erano belle di suo.
<< Si chiamava Lauren >> disse di punto in bianco strappandomi dalla mia ammirazione del paesaggio , lo guardai confusa
<< mia madre si chiamava Lauren>> ripetè guardando fisso l'asfalto grigio della strada
si stava aprendo a me finalmente, il paesaggio poteva aspettare
<< chiamava ? non c'è piu?>> chieisi cauta
<< Non lo saprei a dire il vero >> rispose voltandosi verso di me con il volto triste
<< come non lo sai ?>> chiesi confusa
<< Mia madre sposò moltissimi anni fa un uomo ricco, molto benestante,ma lui la tradi con una altra donna, forse una prostituta di qualche locale che frequantava, quando mori' lasciò tutta la sua eredità all'amante e mia madre divenne povera una seconda volta con me in grembo>> rispose mantendo lo sguardo fisso davanti a se mentre guidava
<< alla mia nascita lei si mise con un altro uomo della sua stessa situazione sociale e non potettero mantenermi, cosi dopo varie indecisioni, mi misero all'asta>>
<< cosa?>> chiesi inorridita, come potevano mettere all'asta un bambino
<< avevo pochi giorni, e l'asta avrebbe fruttato loro soldi necessari per campare per almeno qualche mese prima di sistemarsi, venni acquistato da una famiglia messa non molto meglio di loro >> disse spiegandosi
<< all'epoca la notizia fece scandolo e la società iniziò a impedire posti di lavoro a mia madre e al nuovo compagno, gli arrivarono molte minacce di morte, la gente era arrabbiata davanti ad un gesto simile, tanto che decisero di uccidere la mia famiglia adottiva per potersi vendicare con me, ero stato la loro rovina quindi era meglio togliermi al mondo>> aggiunse
le sue parole furono lame affilate per il mio povero cuore in ascolto, come potevano aver pensato di fare tutte queste cattiverie ad un bambino indifeso? non potevo nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se l'avessero ucciso per ripicca, non dovevano toccarmelo, solo io potevo
<< sono scioccata Matt >> dissi con un filo di voce
<< sicura di voler saper ancora su mia madre?>> chiese ironico , lui ci scherzava ma era una cosa orribile da sentire
<< si >> dissi affrontandolo
<< va bene, la polizia li scopri' con le mani nel sacco e vennero chiusi in cella mentre io essendo povero all'anagrafe venni spedito in un orfanotrofio terribile di Londra, li passai i peggiori anni della mia vita, infanzia e adolescenza consumate dalla paura e dalla speranza di scappare per rifarsi una vita un giorno, in quel centro venivamo sfruttati per i lavori di tappezzeria e vasellame per 22 ore al giorno, sfruttamento minorile, ma a loro non importava , eravamo poveri a chi avrebbe importato? questo inferno durò fino al mio diciottesimo anno di età, essendo maggiorenne firmai una carta per farmi uscire di li e per frequentare l'università qui a New York, da allora iniziai a vivere, se cosi si può dire, mi impegniai negli studi , recuperai quel poco di giovinezza che mi restava e creai la persona che sono ora, alla faccia loro!>>
<< accidenti sei da ammirare Matt, chiedevi a me come sono riuscita a sopravvivere ma anche te non l'hai passata bene l'infanzia >> ammisi
<< come hai detto tu ho cercato di andare avanti , anche se all'inizio ero arrabbiato con il mondo, perchè mi sentivo solo e avevo bisogno di una famiglia >> rispose distrutto
faceva male sentirlo parlare cosi del suo passato e in quel momento mi iniziarono ad essere chiare diverse cose , come l'amore per la signora Monica che lo trattò come un figlio e la donazione che faceva tutti gli anni per gli orfanotrofi , lo faceva per evitare che altri bambini come lui potessero soffrire, era un gesto eroico il suo, forse non se ne rendeva conto ma era cosi, era un eroe senza titoli, perchè nessuna sapeva del suo passato e magari pensavano che lo facesse per meriti.
<< gli altri sanno della tua storia?>> chiesi curiosa
<< no e non devono saperla , ho chiuso con il passato, tu sei l'unica>> rispose serio
Ero l'unica perchè? cosa avevo io di cosi importante per sapere della sua vita? si fidava cosi ciecamente di me ? magari Eveline questo importante dettaglio non lo sapeva e per un attimo il mio cuore si gonfiò di speranza nei confronti della nostra relazione tempestosa.


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