Mentre Matt tentava di tranquillizzarmi io ero ancora incapace di credere che tutto quello che avevo vissuto era un incubo, non era possibile, non ero mai stata cosi attaccata ad un sogno prima di allora, perché non ci avevo mai dato importanza.
<< stai meglio tesoro?>> chiese Matt
<<sisi tranquillo solo un brutto incubo>> dissi cercando di sembrare calma
<<no io intendevo stai meglio rispetto a ieri?, hai vomitato per un bel po', perché non andiamo dal medico?>> disse preoccupato
<<accidenti quindi ho vomitato davvero>> dissi assente
<<in che senso? >> chiese Matt vedendomi strano
<<nel sogno avevo vomitato>> dissi a mo di spiegazione
Poi il mio telefonò squillo , ma era sul comodino troppo distante da me
<<rispondo io >> disse Matt
<<non ti muovere>>aggiunse<<salve sono Matt il ragazzo di ... che? ... oh cristo quando?>> disse preoccupato al telefono
<<Matt che succede?>>chiesi in lacrime, ma lui non mi sentiva continuava a rispondere al telefono
<<com'è successo lo sapete? .... okay in che reparto? ... va bene grazie mille signora Wilma>> riattaccò e mi vide in faccia e i suoi occhi non erano come sempre erano spenti
<<Matt che è successo?>> chiesi una seconda volta
Apri e chiuse la bocca un paio di volte
<<Matt? Per favore>> chiesi piangendo
<<tua nonna ha fatto un incidente con la macchina, voleva venirci a trovare , adesso è all'ospedale, reparto rianimazione >> la sua voce si spezzò , come il mio cuore, tutto il resto smise di girare e di avere un senso, mia nonna aveva fatto un incidente, ed era in rianimazione, non potevo crederci, mi portai le mani agli occhi e iniziai a piangere iniziai ad avvertire delle fitte allo stomaco, delle tremende fitte che mi fecero rimettere per un altra ora, ero instabile fisicamente e mentalmente.All'ospedale non ci fecero entrare subito nel reparto, appena arrivammo zia Wilma mi abbracciò di colpo e iniziò a piangere pure lei, in sala di attesa oltre a lei c'era anche il signor Cooper , qualche minuto più tardi ci raggiunse anche Kayla , avevo bisogno del suo sostegno.
<<tesoro sta tranquilla >> disse Kayla abbracciandomi
<<è tosta tua nonna>> aggiunse con un sorriso triste
<<grazie per essere qui >> gli dissi all'orecchio.
Mentre Matt era impegnato con una telefonata e zia Wilma era al bagno con Kayla decisi di affrontare di petto il signor Cooper
<<tu , cosa diamine ci fai qui! Quando ti ho detto di lasciarci in pace dicevo sul serio, so che sei stato tu miserabile bastardo>> urlai iniziando a picchiarlo sulle braccia , facendo girare tutti gli infermieri
<<dico ma sei impazzita?>> disse il signor Cooper placandomi
<<cosa le hai fatto?>> urlai
<< nulla Cristo , sono qui perché WIlma mi ha chiesto un passaggio all'ospedale, io non sapevo nulla>>
<<stronzate>> replicai
<<senti io ti devo dire una cosa, non sei più al sicuro>> disse a bassa voce guardandosi attorno, lo fece in un modo cosi strano che iniziai anch'io a vedermi attorno<<e me lo devi dire tu?>> chiesi con finta durezza nella voce,ero consapevole di non essere al sicuro da un pezzo
<<so che mi odi, ma devi credermi, questo è il mio numero, appena puoi chiamami prima che sia troppo tardi, Jen sul serio, chiamami anche stasera >> disse e se ne andò dall'ospedale.
Perché dovevo credergli? Di lui non mi ero mai fidata eppure qualcosa mi diceva di starlo a sentire << Jen che voleva quell'uomo?>> chiese Matt abbracciandomi da dietro
<<niente Matt>>
<<non sappiamo ancora niente su tua nonna?>> chiese preoccupato
<< i medici hanno detto di aspettare>> dissi guardandolo negli occhi
<<che c'è?>> chiese in modo preoccupato
Poi venimmo interrotti dal medico che ci disse di entrare nella stanza due alla volta, per primi entrammo io e Matt.
Nonna Teresa giaceva sul letto ospedaliero con aria tranquilla, quando dormiva aveva sempre avuto quell'aspetto beato, quindi in parte ero abituata a vederla cosi, tranne per i lividi sul viso e il mento spaccato, prese una bella botta ed era evidente, non volevo piangere, dovevo essere forte per lei, cosi con fermezza gli presi la mano e gliela accarezzai, però non ottenni molto, lei stava li ferma, immobile, io parlavo ma non mi sentiva fu in quel momento che ricollegai il tutto al mio sogno , la sorpresa non era da parte di Matt ma da mia nonna che voleva venirmi a trovare, poi Wilma nella sala d'attesa mi disse che trovarono la macchina capovolta su un campo di fiori vicino all'autostrada, questo dettaglio mi fece ricordare l'odore che percepivo sulla benda che mi copriva gli occhi nel sogno, sapeva di fiori.
Prima che me ne potessi accorgere iniziai a singhiozzare, le lacrime divennero inarrestabili, non volevo credere che qualcuno le avesse fatto del male
<<heu Jen andiamo un attimo fuori, cosi ti tranquillizzi>> dissi Matt prendendo le mie mani
<<No! Voglio rimanere con lei qui, da sola! >> risposi urlandogli contro
<<Jen ma che hai ?>> chiese sconvolto dalla mia risposta aggressiva
<<andiamo fuori è meglio!>> risposi nuovamente aggressiva
Una volta fuori dalla stanza iniziai a piangere rivolta verso la finestra , sentiva la presenza di Matt alle mie spalle <<è tutta colpa mia!>> esclamai all'improvviso
<<ma che dici Jen è stato un incidente non è colpa tua>> esclamò lui
<<io l'avevo previsto nel sogno, quello di stanotte era un sogno premonitore>> dissi guardandolo in lacrime
<<ed è colpa di Eveline! Sicuramente!>> aggiunsi
<<l'ho telefonata prima , è in Messico lei non c'entra questa volta, Jen non accusarla>>
<<e ora la difendi! Bene perfetto!! Sai una cosa ? Se l'avessi rinchiusa in cella mesi fa mia nonna ora non si trovava in queste condizioni>> dissi ritornando da mia nonna lasciando Matt solo e spaesato nella sala di attesa.
Ero stata crudele ma avevo ragione , Eveline mi avvertì ed io glielo dissi a lui ma non mi volle ascoltare, quello che non riusciva a capire era il fatto che ad essere troppo sicuri alla fine qualcuno ci resta male.
<<Signorina l'ora delle visite è terminata da mezz'ora>> mi ribadi l'infermiere
<<mi scusi altri cinque minuti ed esco>> dissi senza neppure vederlo in viso
Quarantacinque minuti dopo uscì dalla stanza, il medico mi vide male e se non fosse per zia Wilma che si scusò sarei andata a dritto ignorandolo.
<< dov'è Matt?>> chiesi non vedendolo
<< mi ha detto che avevate discusso, vieni da me stasera, lasciati alle spalle tutte queste brutte notizie per una volta, ti preparo qualcosa di squisito solo per te come quando eri piccola>> rispose con un sorriso triste
<<ma si, hai ragione zia , posso abbracciarti?>>
<< te l'ho mai negato?>> chiese allargando le braccia, e mi persi nei suoi abbracci che mi piacevano tanto da quando ero piccola.
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Ultimi abbracci
Romance"ultimi abbracci" è il secondo capitolo della trilogia l'utlima notte, pieno di nuovi avvenimenti,personaggi, delusioni e sorprese. " Le sue mani erano enormi sul mio corpo appena accenato, il suo volto non mi era molto chiaro ma percepivo la sua so...