Capitolo 18

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Dopo quella chiacchierata profonda piena di confessioni taglienti arrivammo finalmente davanti agli uffici della Well Dressed, era un enorme palazzo di 50 piani , completamente ricoperto di finestre che lo rendevano celeste al riflesso del cielo, era dominante ma d'impatto rimasi delusa , immaginavo che la Well Dressed fosse un normale negozietto sfizioso in pieno centro, tappezzato di quadri antichissimi e di valore con manichini esageratamente perfetti che indossavano abiti costossisimi. Ma quello era solo frutto della mia fantasia la realtà l'avevo davanti agli occhi , e con me quel giorno cosi importante avevo anche lui che al mio fianco mi guardava con due occhi pieni di amore, era felice per me , probabilmente anche per quello che avevamo da poco fatto ma si percepiva il suo affetto nei miei confronti.
<< questa è la well dressed?>> chiesi indicando con il dito l'enorme palazzo che avevo davanti a me
<< No, questi sono gli uffici, qui si svolgono le attività economiche , acquisti e vendita dei prodotti e scambi con l'estero, il negozio è nel centro>> rispose lui sempre fissandomi
<< ehm perchè mi stai fissando ? sai che mi imbarazza>> chiesi timidamente
<< ti sto fissando perchè sei il panorama più bello che io abbia mai visto>> disse abbracciandomi
<< oh sembra che tu abbia esperienza nel campo>> dissi affondando tra le sue braccia
<< li' dentro c'è il mio terzo ufficio jen , sono di casa qui >> disse guardandomi negli occhi sorridendo
che stupida me l'aveva anche detto << giusto, bene allora andiamo?>> chiesi poco convinta
<< andiamo? vai semmai , io non entro>> disse portando le mani in alto
<< perchè?>> chiesi delusa
<< è il tuo colloquio Jen, non voglio comprometterlo, potrebbero pensare che tu sia raccomandata da me >> disse con fare schifato
<< giusto hai ragione , allora io vado >> risposi baciandolo
<< d'accordo sarò qui tra un oretta ad aspettarti, ah non dire che stiamo insieme>> disse preoccupato ricambiando il bacio
lo guardai stranita, che mi nascondeva?
<< per il solito motivo che ti ho detto poco fa>> disse ripondendo alla mia domanda inespressa , come faceva ancora non ero in grado di capirlo.
Quando Matt volò via con la sua Ferrari nera , mi senti a disagio davanti a tutta quella enormità, mi sentivo inadatta e piccola , chi l'avrebbe detto io alla well dressed?! Claire non sapeva ancora niente di tutta questa storia, non sapeva del fatto che io e Matt avessimo fatto l'amore, era completamente diventata una estranea per me e mi dispiaceva, purtroppo quando mi chiamò si parlò d'altro e mi dimenticai di dirle del mio impiego, quando lo scoprirà in ritardo andrà su tutte le furie.
Mentre le porte della Well Dressed si aprirono in automatico dandomi il benvenuto venni accolta da Yu Lee una adorabile ragazza cinese che lavora per gli uffici di quella catena di abbigliamento, e dai vestiti che indossava era chiaro lo sponsor del prodotto, camicia di seta bianca, giacca blu, mini gonna dello stesso colore e tacchi neri, tutto marcato "Well-Dressed"
<< salve come posso aiutarla?>> chiese con buffo accento orientale
<< salve sono Jenelle Ramirez avevo un colloquio presso la Well Dressed questo pomeriggio verso le 16:00 >> dissi tutto d'un fiato, era peggio di un esame , quel posto metteva ansia anzi la ragazza cinese mi metteva ansia
<< si abbiamo parlato qualche giorno fa di lei nello studio >> disse schietta
"parlato?" << come scusi , avete parlato di me ?>> chiesi stupita
<< si, il suo curriculum è valido, dovrà solo incontrare il capo reparto, alla runione il Signor Davis sembrava stupefatto della nostra scelta>> disse sfogliando dei fogli che aveva con se
Eh ci credo povera ingenua << chi è il Signor Davis?>> chiesi fingendo , in realtà mi dava noia che lo chiamasse cosi
<< mi scusi , lo deve chiamare Signor Matthew Davis , visto che lei non lo conosce, è il capo del suo capo>> disse professionalmente
"Non lo conosco? stamattina abbiamo fatto l'amore carina " la mia mente era ironica conìme me in quel momento
<< ah , bene , perfetto direi>>
<< le chiamo Adam , appena mi darà il consenso , prenda l'ascensore e lo raggiunga all'ultimo piano>> disse dirigendosi in segreteria
"Adam? chi era??"
<< si si signore è qui... umh si, ... si , no non si è fatta senitire mhh okay allora la faccio raggiungere .. va bene >> rispose al presunto Adam
<< Signorina Ramirez avanzi pure>> disse facendo segno con la mano
<< si?>> chiesi nervosa
<< il Signor Adam la esaminerà, gli farà qualche domanda di routine, lei deve stare calma e tranquilla , se vuole lavorare per noi dovrà sopportare molta tensione>> disse in tono poco rassicurante
<< ma io sono calmissima>> dissi fingendo un sorriso poco credibile
mi guardò alzando un sopracciglio << ne è sicura?>> disse ridendo a bassa voce
" che diavolo hai da ridere, gia mi stai sul cazzo" << si , ora se vuole scusarmi, raggiungerò Adam... di cognome?>>
<<Adam Wood >> disse seria
<< si esatto proprio lui >> dissi indicandola , ero al quanto ridicola , come sempre quando ero agitata
<< okay >> disse accompagnandomi all'ascensore.
Una volta dentro senza la signorina Lee , iniziai ad agitarmi seriamente, perchè doveva esaminarmi? se hanno detto che vado bene basta, no? accidenti a me e a quando feci quel concorso. Per ogni piano che raggiunsi dissi una preghiera, se il parroco mi avesse sentito in quel momento ne sarebbe fiero, 50 preghiere quanto i piani di quel palazzo enorme, l'ascensore si affacciava sull'esterno quindi era visibile il panoramae ogni volta che salivo di piano in piano , le persone e gli oggenti diventavano sempre più piccoli, come formiche, mi sentivo potente e determinata.
Ma quella sensazione durò poco , appena mi trovai davanti alla porta del Signor Wood mi senti' come prima se non peggio, prima di bussare , feci mente locale e provai a pensare cosa una volta entrata nella stanza , ma venni colta in anticipo perchè mentre mi ero finalmente decisa a bussare la porta si apri e per poco picchiettai sulla fronte del mio capo, che non vedendomi gli scappò un commento ad alta voce su di me
<< ma questa Ramirez chi si crede di essere per arrivare in ritardo?>> mi urlò in faccia non capendo chi io fossi
<< mi scusi >> dissi sbiancando
<< lei chi è scusi?>> chiese infuriato
<< piacere sono la Signorina Jenelle Ramirez>> risposi porgendo la mano
la sua espressione cambiò, rimase a bocca aperta , anzi no la apri e la chiuse un paio di volte, non sapeva che dire anche se la rabbia era ancora presente sul suo viso mediamente piacente.
Il mio capo ovvero il signor Adam Wood era un uomo sulla quarantina, alto, snello, capelli neri e occhi marroni, la sua persona era molto professionale e suscitava curiosità.
<< si accomodi , il ritardo non deve essere un abitudine se vuole lavorare per noi >> disse chiundendo la porta dietro di noi
<< si sieda >> aggiunse indicando la poltrona davanti a me
una volta raggiunto il suo posto a passo svelto prese dei fogli pieni di scritte da stampa , iniziò a leggerle e borbottare qualcosa sul mio conto
<< allora penultim'anno di università , ottimi voti scolastici negli anni precedenti , ottimo risultato al concorso offerto dall'azienda direi perfetto non crede ?>> disse guardandomi attentamente , Yu aveva ragione mette tensione , tanta
<< beh credo sia cosi >> accennai
<< lei come si definirebbe?>> mi chiese , di nuovo quella domanda , ma che avevo che non andava ,anche Matt quando mi conobbe mi fece la stessa indentica domanda
<< beh una ragazza semplice con voglia di imparare il mestiere>> alle superiori mi insegnarono che ai colloqui di lavoro bisognava conquistare il capo facendogli capire che eravamo orgogliosi del nostro lavoro
<< bene, cosa l'ha spinta da noi?>> chiese posando i fogli sulla scrivania e portandosi la mano destra al mento
Okay intimidiva ma non dovevo farmi confondere da lui , lo faceva apposta ed io dovevo batterlo
<< da piccola amavo creare vestiti per le modelle di tutto il mondo in modo che in un futuro non molto lontano le mie creazoni fossero conosciute >> dissi con finta sicurezza nella voce
<< mh >> rispose posando l'attenzione sui fogli
"mh?" che cosa significava? non andava bene? stavo morendo lentamente
<< ha mai pensato di lavorare come modella invece di creare vestiti?>> chiese alzandosi di botto avvicinandosi a me
<< come scusi?>> chiesi incredula
<< si guardi è una bella ragazza non gli manca niente>> disse indicandomi uno specchio
guardai lo specchio di sfuggita e riportai l'attenzione ai fogli davanti a me per svaporare l'imbarazzo
<< si alzi signorina Ramirez >> disse con voce dura
una volta in piedi mi condusse davanti allo specchio e iniziò a vedermi nel riflesso da capo a piedi, era uno spettacolo a cui non volevo assistere, mentre i suoi occhi facevano su e giù per il mio corpo sorrideva in modo molto inquietante
<< non capisco a cosa serve vedermi allo specchio>> dissi fredda
<< lei è astuta, mi piace >> ripose
<< lei mi piace>> aggiunse
<< la ringranzio per i complimenti ma io vorrei lavorare per voi come da contratto no come modella o cose simili>> dissi ritornando alla mia sedia rassicurante
<< certo, certo è comprensibile>> disse ritornando al suo posto
<< queste sono le chiavi del suo armadietto>> disse porgendomele
<< armadietto?>>
<< si quando lavorerà per noi dovrà indossare la divisa ufficiale della azienda come quella di Yu Lee >>
Odiavo quella divisa faceva troietta di turno ma se era necessario l'avrei fatto
<< e per quanto riguarda gli orari ? io frequanto ancora l'università quindi avrei degli orari pieni e altri no>> dissi e il suo sguardo si spostò rapidamente su di me come un avvoltoio
<< solitamente quando è libera?>> chiese fissandomi
<< nel pomeriggio , la mattina quasi mai , tranne qualche eccezione>> dissi ricordando alla mattina trascorsa con Matt
<< bene allora lavorerà quattro giorni su sette per ora , dal Lunedi al Giovedi , dalle 15:00 alle 19:00 , due giorni qui negli uffici per me e due giorni in negozio >>
<< oh va bene , qui che manzione dovrei svolgere?>>
<< dovrà d'assistente a me e al Signor Davis , ah non gliel'ho detto è il mio capo quindi massima serietà quando la manderò da lui>>
Mi manderà da lui? oh cielo << certo , certo non mi permetterei mai di metterla nei guai>>
<< brava signorina Ramirez>>
<< e il negozio dove si trova? cosa dovrò svolgere?>> chiesi curiosa prendendo appunti sul taccquino che mi portai dietro
<< allora il negozio si trova in centro , non sarà sola ci saranno altre due ragazze che l'aiuteranno , una sarà il suo tutor e l'altra invece si occupa di un reparto specifico del negozio, domani passi da noi verso le 15.00 l'accompagno li per farle conoscere il negozio e le sue colleghe>> disse serio e convincente , quell'uomo era un adulatore allo stato puro
<< bene immaginavo fosse in centro il negozio , okay perfetto, il colloquio è finito?>> chiesi stufa di tutta quell'ansia
<< certo, a domani signorina Ramirez>> disse prendendomi la mano e baciandomela
ookay era al quanto imbarazzante e insolito ma alla fine fu un bel gesto, mi apri anche la porta dell'ascensore
Una volta alla Hall di quel enorme palazzo venni raggiunta da Yu che mi fissò in modo inquietante
<< ragazza mi piace>> disse alla fine
<< oh per cosa?>> chiesi stupita
<< è stata brava , non è traumatizzata come spesso accade con le altre ragazze>> disse seria
perchè avrei dovuto esserlo, si metteva pressione solo con gli occhi ma alla fine era una persona normale, non poteva competere con Matt lui si che ti metteva ansia quando mi guardava.
<< grazie signorina Lee, mi accompagnerà anche lei in negozio domani?>> chiesi tranquilla
<< no , mi dispiace io sono adetta per svolgere le mie mansioni qui >> disse dispiaciuta e lo ero anch'io , da quando Claire se ne andò non avevo più una amica fidata e non vedevo l'ora di conoscere le mie colleghe, spervo che non siano ultra vecchie sennò addio chi l'avrebbe sopportante per quattro ore due volte alla settimana.
Una volta fuori dagli uffici respirai a fondo per liberare i polmoni da qull'aria cosi pesante e riempirla di una più fresca e leggera, era cosi pura che per un secondo mi vennero dei giramenti di testa cosi forti che svenni sull'asfalto grigio sotto i miei piedi.

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