Capitolo 20

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La stanza venne inondata dalla luce delle prime ore del mattino, ma non mi trovavo nel mio letto ma in quello di Matt, avevamo passato la notte insieme a coccolarci o almeno credo non ricordavo molto perchè ero stanchissima e mi addormentai in macchina nel viaggio di ritorno, però lui non era al mio fianco, il suo lato del letto era vuoto, "che sarà già andato a lavoro?" nel dubbio diedi un occhiata all'orologio sul mobile di fianco al letto e segnava le 7:30 , accidenti pensavo fosse più tardi, comunque lui non era li.
Con molta lentezza scesi dal letto e mi posizionai davanti allo specchio di Matt, ero davvero dimagrita molto dall'ultima volta che mi vidi a casa mia , il mio corpo stava mutando in negativo , dovevo salvarmi prima che potessi affondare con le mie stesse mani, non volevo cadere nel abisso, avevo un ancora sulla spalla ed un nel cuore non potevo assolutamente autodistruggermi. Coinvolta nella tempesta di paure che era la mia mente non mi accorsi della sua presenza, era li che mi ossevava da lontano sul luscio della porta da chissà quanto tempo , aveva un asciugamano che gli copriva metà corpo e i capelli bagnati, in quel momento capi' perchè al mio risveglio non era accanto a me.
<< buongiorno Matt>> mormorai timidamente
<< buongiorno piccola >> rispose avvicinandosi e baciandomi
<< non ti avevo visto nel letto e mi ero preoccupata, pensavo tu fossi già a lavoro>>
<< no tranquilla ero a farmi un bagno >> disse facendomi voltare verso lo specchio , lui si posizionò dietro di me , abbracciandomi da dietro
<< sei dimagrita molto Jen>> aggiunse con tono preoccupante
<< te l'ho detto sono sempre stata cosi esile>>
<< quando quel giorno ti vidi per la prima volta pensai che lo fossi perchè ti tenessi in forma con qualche esercizio fisico>> disse
<< no, no è per costituzione Matt>> disse guardando i suoi muscoli delle braccia ben definiti
<< te invece ti alleni >> aggiunsi ironica
<< si tutte le mattine alle sei , anche oggi>> rispose guardandomi fisso nel riflesso dello specchio
<< non ti ho nemmeno sentito figurati>> dissi confusa
<< tranquilla prima di andarmene sono stato un bel pò a fissarti>> ammise senza muovere ciglio
<< credo che dovrei abituarmi>> risposi girandomi verso la sua reale immagine , quello dello specchio era solo un riflesso del vero Matt
<< esatto >> rispose baciandomi
<< sono contento che tra noi stia andando bene senza intrusioni>> aggiunse
<< si lo sono anch'io>>

Dopo una doccia molto rilassante raggiunsi Matt nel enorme cucina , era davvero bella , potevo capire come si sentiva la Signora Monica quando entrava in quella stanza, era un divertimento, quando entrai però vidi che sul tavolo non c'era nulla, Matt non era ancora riuscito ad accettare la sua assenza, era lei che gli preparava tutto, l'aveva davvero viziato.
<< mangiamo aria per colazione?>> dissi entrando all'improvviso nella stanza spaventandolo
<< non so fare un granchè potremmo fare colazione fuori>> disse a mò di scuse
<< bugiardo , l'altra mattina mi hai cucinato una deliziosa omelette>> dissi ridendo
<< hai una splendida cucina e non vuoi farmela provare, questo è sbagliato>> aggiunsi muovendo il dito davanti a me e lui sorrise
<< sei di ottimo umore stamattina>> ammise
<< si, non mi sveglio tutti i giorni in una villa con una mega cucina >> dissi
<< ah quindi sei felice per questo? non per esserti svegliata con me ? eh !>> disse con finta delusione nella voce baciandomi con passione
<< scherzavo stupido , sono felice perchè ci sei tu >> dissi ricambiando il bacio
<< bene , allora cosa mi prepara per colazione?>> chiese con felicità nella voce
<< una sorpresa>>
<mh allora mentre cucini vado a fare un paio di chiamate di là nel mio ufficio , a dopo >> e se ne andò felice nel suo ufficio
Gli avevo detto che gli facevo una sorpresa ma fu una gran cazzata perchè non sapevo che fargli, cosi senza perdere tempo apri' l'enorme frigorifero argenteo e lo espezionai da cima a fondo, uova, burro, farina,latte , nutella e panna c'erano poi presi limone,arancia e mirtilli per un ottima spremuta alla frutta, presi gli ingredienti iniziai a lavorare sul tavolo enomre di legno lucido , accesi lo stereo e iniziai a sbattere le uova a tempo con la musica , in radio quella mattina diedero "Makes me wander " dei Maroon 5 , amavo quella band e amavo le loro canzoni, cosi senza badare a niente iniziai a canticchiare mentre ero intenta a cucinare, poi di nuovo quella sensazione, qualcuno mi stava spiando, credetti fosse Matt che faceva lo stupido ma lui era nel suo studio , odiavo sentirmi cosi, chiunque fosse aveva toccanto il fondo ed io non ne potevo veramente più, di punto e in bianco il mio telefono squillò facendomi ghiacciare il sangue, vidi chi era e lessi "nonna Teresa", " dio santo che colpo" dissi mentalmente
abbassai lo stereo e risposi alla chiamata << pronto nonna!>>
<< amore stai bene ? dove sei ? >> chiese preoccupata
<< nonna sto benisimo tranquilla , sono da Matt >> dissi felice
<< meno male piccola , siete cosi carini insieme>> disse con un tono di voce dolcissimo
<< nonna ! sai che mi imbarazzo facilmente>>
<<lo so ma non mi importa , dovevi vederlo ieri , ti ha tenuto per mano per tutto il tempo , quasi non potevo nemmeno avvicinarmi a te>>
<< oddio >> risposi ridendo
<< ti sento felice , meglio di qualche giorno fa, spero che tra voi vada meglio>> disse, cambio di direzione , mia nonna voleva informazioni
<< certo , si si abbiamo chiarito e mi ha capito per quanto riguarda quella storia..>>
<< lo sapeevo ... ne ero certa ... è un brav uomo lui>> disse emozionata
<< hai ragione nonna, ora ti saluto senno mi si bruciano i pancakes , quando torno a casa ti racconto sulla Well Dressed >>
<< va bene tesoro, ti voglio bene >>
<< anch'io nonna ,tanto>> e chiusi la chiamata
Nonna Teresa , rimaneva sempre la stessa , ansiosa come me , per questo delle volte litigavamo, il pensiero mi fece ridere quando si litigò per Jenna, "accidenti Jenna!" la mia mente esclamò impaurita , non si fece più viva all'università , dov'erano sparita? Non volevo pensarci non volevo rovinare la sorpresa di Matt con i miei problemi, cosi scacciai il pensiero e dopo aver preparato , lo raggiunsi a passo felpato.
Il suo sguardo era fisso sul Mac davanti a se , aveva lo sguardo serio e distnate da tutto il resto , era quasi diverso dal Matt di poche ore prima, non mi accorsi subito che era al telefono perchè aveva un aggegino multi teconolocigo all'orecchio , quando rispose pensai per un momento che stesse parlando da solo e iniziai a ridere , appena si accorse della mia presenza chiuse la telefonata e mi fissò .
<< stai ridendo di me punzella?>> disse tornando di nuovo gioioso
<< sei tornato finalmente>> dissi avvivinandomi
mi guardò torvo
<< quando sei impegnato con il lavoro sembri un altra persona, sembri incazzato con il mondo>> dissi posizionandomi sulle sue ginocchia
<< ah ecco cosa intendevi, no tranquilla sto iniziando un investimento in Europa ecco perchè ero cosi preso, poi sei arrivata tu e ciao proprio>> disse accarezzandomi leggermente la schiena
<< è pronta la sorpresa, vuoi vederla?>>
<< certo !>> fece per alzarsi
<< ah no , prima fammi bendare gli occhi >> dissi andando dietro di lui , e con uno straccio da cucina gli copri gli occhi e lo baciai velocemente
<< a che gioco stiamo giocando? perchè qualunque esso sia mi piace già >> disse ridendo
<< si alzi mascalzone che non è altro >> dissi ridendo
e con molta calma lo guidai verso la cucina tenendolo per mano, una volta dentro lo feci accomodare.
<< adesso apri le orecchie e ascoltami attentamente>> dissi fiera di me
<< sono tutto orecchi , proceda >>
<< ho preparato due pietanze e due bevande, io la imboccherò e la disseterò e lei dovrà capire cos'è e dirmi gli ingredienti...>> dissi venendo bloccata da una sua domanda << perchè quello che dici sembra una cosa cosi eccitante?>>
risi ma non poteva vedermi << è frutto della sua mente signor Davis, ora mi faccia finire>> dissi con finta delusione
<< continua continua >>
<< bene , se indovinerà almeno la metà dei piatti proposti potremo rivalutare la cosa che abbiamo fatto l'altra mattina>> disse vergognandomi da morire
<< se sbagli dovrà scontare una penitenza>> aggiunsi
<< che penitenza?>> chiese divertito
<< non te lo dirò fino a quando non finiremo il gioco >> dissi astuta
<< okay va bene , rulli di tamburi , sono pronto >> disse battendo le mani sul tavolo , era cosi bello vederlo felice, volevo vederlo sempre cosi, no come prima nel suo ufficio
come primo piatto gli proposi un fetta di pancake alla nutella decorata con panna, appena la mise in bocca fece un verso che sembrava più un orgasmo che altro << mmmh cara mia qui non batti, pancake alla nutella e panna>> disse fiero "accidenti" << bene , un punto per lei >>
<< adesso beva >> dissi porgendogli diedi un succo di arancia e mirtillo
<< beh sens'altro è una bevanda non gassata >> disse deglutendo
<< c'è arancia e traccia di mirtilli>> aggiunse
<< cavoli ma come caspita fai!>>
<< direi che la vittoria è la mia >> rispose togliendosi la benda
<< hey non vale il gioco non è finito>> urlai scherzosa
<< ma ho indovinato due piatti su due, ormai ho il mio premio , ovvero te nel mio letto di nuovo >>
<<lei è un insaziabile>> dissi ironica
<< è lei una povera illusa, conoscevo quello che c'era nella mia dispensa, sapevo di vincere>>
rimasi a bocca aperta, era stato davvero furbo con me ed io come una cretina iniziai a ridere senza freno ma lui mi fermo subito prendendomi dalle gambe e posizionandomi a cavalloni su di lui
<< io voglio rifare l'amore con te , ora>> disse serio
<< me l'hai promesso>> aggiunse con gli occhi a cucciolo
<< credo di volerlo anch'io >> dissi con imbarazzo
<< siamo due insaziabili allora>> ammise sorridendo
Anche quella mattina fu strepitosa , la stanza divenne un posto proibito e il letto un palco da burlesque ed io ero la protagonista, con mia sorpresa tra l'altro , tutto ciò avvenne perchè sapevo di fidarmi di lui e lui di me , ogni volta che mi toccava mi sentivo protetta e sapevo che solo lui poteva farlo e riusciva a trascinarmi con quelle sensazioni fortissime in luoghi spettacolari.

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