Capitolo 29

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Il mattino seguente mi svegliai con Matt avvinghiato al mio braccio,muoversi era praticamente impossibile, sembrava un bambino piccolo quando cerca affetto, o forse era cosi? da quando mi raccontò di sua madre mi sono sempre chiesta se mai una volta avesse provato nostalgia nei suoi confronti, alla fine anche lui come me non ebbe la fortuna di vivere i suoi genitori per bene, mentre pensavo Matt continuava a dormire e di tanto in tanto bisbigliava qualcosa , era buffo, in quel momento mi era impossibile credere che aveva 27 anni perchè spruzzava di tenerezza da tutti i pori, era come se fosse il mio bambino in quell'instante, poi di punto in bianco iniziò a piangere nel sonno, non potevo crederci, perchè stava piangendo? ero in preda al panico, Matt stava piangendo! il mio bambino stava piangendo!
<< Hey Matt svegliati! che hai? perchè stai piangendo?>> dissi muovendolo in modo che si svegliasse , poi apri gli occhi e di colpo smise
<< hey buongiorno piccola>> disse baciandomi,com'era possibile?
<< tutto bene?>> aggiunse vedendomi pietrificata
<< Matt fino ad un minuto fa stavi piangendo nel sonno! >> dissi avvilita
<< come davvero?? >> chiese curioso
<< si cioè all'improvviso il tuo viso era rigato di lacrime, che stavi sognando?>>
<< non me lo ricordo Jen, non ricordo che stavo sognando, non me lo ricordo mai>>
<< da quando tempo piangi nel sonno?>> chiesi preoccupata
<< a dire il vero lo sa da ora>> disse alzandosi dal letto
Accidenti, per un momento pensai fosse stata una mia immaginazione poi specchiandosi notò anche lui che il suo viso era bagnato dalle lacrime.
<< hai ragione Jen, non saprei, comunque adesso vado a fare un bagno e poi scappo ho una runione importantissima alle otto>> disse baciandomi a stampo
<< che ore sono ?>> chiesi allarmata
<< le sette, devi andare all'università?>> chiese preoccupato
<< no no ho deciso che studierò da sola a casa , con la Well Dressed sarà difficile presentarmi sempre all'università>>
<< capisco allora a più tardi piccola>>
<< a più tardi>>

Una volta arrivata a casa mia, nonna dormiva profondamente, siccome mi dispiaceva svegliarla andai in punta di piedi nella mia stanza, appena iniziai a studiare mi arrivò un messaggio da Lucas
" Buongiorno Jen , ci sei oggi alle lezioni?"
" no, studio da casa non ce la farei con il lavoro sennò !" risposi irritata
" ti scoccia se vengo da te ora? ho da dirti una cosa importante "
" non puoi dirmela via messaggio? scusa ma sono indietro con lo studio"
" no davvero Jen non è una bella cosa da dire, meglio di persona" rispose preoccupandomi
" okay allora vieni, però fai attenzione a non svegliare mia nonna quando entri!"
" okay a dopo"
" a dopo"
Dieci minuti più tardi Lucas piombò in camera mia senza svegliare nonna Teresa fortunatamente, ma per dirmi quello che successe ce ne mise di tempo.
<< allora di cosa volevi parlare?>> chiesi curiosa
<< è una cosa delicata Jen non so come dirtelo>> disse in ansia
<< Lucas se hai intnezione di chiedermi per la millesima volta di metterci insieme la rispsota è no, sai che io e Matt stiamo insieme non insistere cioè lo sai >> dissi venendo bloccata dalla risposta di Lucas
<< Jen , Jenna è morta ieri sera>> disse di botto
ero rimasta folgorata da quella risposta, meno male non sapeva come dirmelo, poteva trovare altri mille modi per affrontare questo argomento!
<< come è morta? a te chi te l'ha detto?>> chiesi pallida
<< i suoi genitori sapevano che stavamo insieme e mi hanno chiamato ieri sera nel tardi , domani all'università le lezioni saranno sospese per commemorare il suo decesso, so che non eravate amiche ma , era giusto che lo sapessi>>
<< oh mamma io non ho parole Lucas, si sa come è successo ?>> chiesi terrorizzata
<< si>> disse freddo
<< come?? ti prego Lucas non farti tirare le parole di bocca di tutto quello che sai ora!>> dissi sedendomi sul mio tappeto
<< l'hanno trovata ieri sera senza vita in un vicolo, si presume uno stupro e poi l'hanno accoltellata , dieci pugnalate alle spalle e tre al cuore>> rispose
appena fini' di dire quelle orrende parole iniziai a piangere, non potevo credere all'esistenza di tanta crudeltà anche se in parte anch'io l'avevo vissuta ma ero ancora viva fortunatamente
<< sanno chi è lo stupratore?>> chiesi terrorizzata
<< no , è uno furbo non ha lasciato segni>> disse preoccupato
<< oh dio >> eslcamai piangendo a singhiozzi
<< hey Jen tranquilla, calma putroppo questa gente esiste per fare del male>> disse abbracciandomi forte
<< no Lucas tu non capisci >> dissi ma la frase venne troccata dal pianto

<< che succede??>> urlò mia nonna entrando all'improvviso nella mia stanza vedendomi in lacrime sul tappeto e Lucas attaccato a me
<< leva quelle schifose mani da mia nipote>> aggiunse in tono aggressivo
<< nonna non c'entra nulla Lucas!>> disse fregandomene delle lacrime che continuavano a bagnare il mio viso
<< so benissimo che sbava dietro di te da cinque anni !>> replicò lei
<< hey ! >> esclamò Lucas per difendersi da una accusa non fondata
<< nonna per favore smettila, va via ti racconto tutto tra un attimo>> dissi cacciandola dalla mia stanza

Una volta furoi Lucas era imbarazzato nei miei confronti e potevo capirlo benissimo anch'io lo ero nonostante la situazione in cui eravamo coinvolti
<< per favore perdona mia nonna , è sempre stata protettiva con me >> dissi asciugandomi le lacrime
<< tranquilla capisco, perchè prima hai detto che non capivo, cosa non capisco?>> chiese terrorizzato e con molto dolore gli raccontai di quello che mi successe anni fa
<< per quello ti ho detto che non capivi, anche a me successe e non trovarono lo stupratore, suppongo sia lo stesso uomo , cioè la mia mente ha subito pensato cosi, dov'era ieri notte Jenna?>>
<< a pochi km da qui, ad una festa che facevano>>
<< ma non avevi detto che era andata lontano? sparita?>> chiesi più preoccupata di prima
<< no in realtà ho detto cosi per non starci male io, in realtà lei è sempre stata qui, ha abbandonato gli studi ma è sempre rimasta New York>> disse dispiaciuto
<< Cristo Lucas!>> eslcami prendendo il telefono
<< vabeh io vado Jen, tra un pò le lezioni inizieranno, buona giornata>>
<< ciao Lucas tienimi aggiornata e cerca di evitare mia nonna sennò ti picchia con il manico della scopa>>
<< certo>> e se ne andò lasciandomi li distrutta dalle notizie dell'ultima ora.
Provai più volte a chiamare Matt ma aveva una riunione quindi staccò il telefono, " Maledette riunioni del cavolo!" esclamai raggiugendo nonna che mi aspettava in cucina con le braccia incrociate
<< cosa ti ha fatto Jen? ti ha toccata? io lo denuncio!>> disse urlando
<< nonna stai calma! cazzo >> urlai perdendo il controllo
<< Jen! da quando dici le parolacce??>> chiese stupita , in realtà le dicevo da sempre quando non c'era lei
<< nonna chi se ne importa delle parolacce ! Jenna è morta questa notte>> dissi in un filo di voce
<< oh cielo>> rispose portandosi le mani alla bocca, oh finalmente si azzitti'
<< com'è successo?>>chiese sedendosi alla tavola
<< stupro, e indovina un pò, non sanno chi è lo stupratore>> dissi sarcastica alludendo al mio di stupro
<< oh signore, Jen non siamo più al sicuro non sei più al sicuro devi andartene da questa casa e da questo posto , se è arrivato a lei sa anche di te! le accuse fatte su di lui l'avranno fatto arrabbiare più di prima, fa le valige e vattene da questa casa!>>
<< nonna! ma che dici!>> dissi vedendola piangere, era da tanto che non la vedevo cosi
<< hey nonna sto bene, non vado da nessuna parte, io resto qui con te >> aggiunsi abbracciandola
<< Jen quello ti vuole uccidere, vuole portarmi via anche te>> disse piangendo
<< dai nonna per favore, non andiamo nel pallone, siamo forti noi due ricordi? me lo dicevi sempre quando ero piccola>> dissi con poca convizione
<< hai ragione ma è arrivata l'ora che tu ti metta al riparo sul serio, io non sarei in grado di aiutarti nel caso venisse qui in piena notte>> disse iniziando a piangere
<< nonna per favore basta lacrime, ti preparo un tè>> dissi iniziando a mettere l'acqua nel bollitore, mentre ero intenta a scaldare l'acqua notai dalla finestra che l'auto del signor Cooper non c'era
<< nonna ma il signor Cooper dov'è? la sua auto non c'è>> chiesi con finto disinteressamento nella voce
<< due giorni fa mi disse che andava a pesca con dei suoi amici e sarebbero rimasti fuori a dormire, proprio ieri sera quando ero dalla zia Wilma mi chiamò per senitire come stavamo>> disse calmandosi
<< come stavate tu e la zia?>> chiesi mentre versai il tè nella tazza
<< no come stessimo tu ed io>>
<< eh?? >> dissi rovesciando l'acqua bollente sulle gambe di nonna
<< oh cielo Jen! fa più attenzione!! >> urlò
<< scusa nonna , scusa scusa >>
<< tranquilla non è niente>> disse per calmarmi
<< nonna non vorrei sembrare paranoica , ma a me il signor Cooper non mi è mai piaciuto >> dissi schietta
<< stai insinuando che lui possa aver ucciso Jenna? per favore Jen non iniziare ad accusarlo come l'altra volta eh!>>
<< nonna ma io .. va beh via lasciamo perdere potrei peggiorare la situazione>>
Quel pomeriggio lo passai nella mia stanza a decidere cosa fare della mia vita, nonna aveva ragione, non ero più al sicuro, nemmeno lei lo era ma questo non lo sapeva, cosi dimenticandomi di tutto e di tutti, mi rinchiusi in me stessa cercando di trovare una soluzione che avrebbe fatto al caso mio.

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