"Dove vai?" domanda Lottie, distogliendo lo sguardo dalla televisione per qualche secondo."Da Niall" risponde prontamente, aggiustandosi lo zaino sulle spalle.
"Di nuovo?"
"È vietato?"
"No, ma mamma si arrabbierà!" alza leggermente il tono di voce ed alza gli occhi al cielo.
Certo, perché si arrabbia solo ed esclusivamente con me, pensa mentre Johanna fa il suo ingresso in salotto e scruta sia Lottie che lui. "Dove stai andando?"
Si trattiene dallo sbuffare e "Da Niall. Mi ha chiesto di aiutarlo con i compiti di Fisica e penso dormirò da lui" dice, infilandosi le scarpe.
"Non pensi di stare uscendo un po' troppo?"
"Per diciassette anni non hai fatto altro che dirmi di uscire, di farmi degli amici. Cos'è cambiato ora? Non posso andare ad aiutare il mio migliore amico o dormire fuori semplicemente perché mi va?" risponde stizzito. "Quando è Lottie a dover uscire, però, non apri bocca" continua, incrociando le braccia al petto e sfidando con lo sguardo sua madre.
Sa che sta giocando sporco, soprattutto perché le sta mentendo spudoratamente, ma il nocciolo della questione è sempre lo stesso: Lottie può e lui no.
Il che non ha alcun senso.
"Non c'entra nulla" dice Johanna, sospirando leggermente e passandosi una mano fra i lunghi capelli castani. "È totalmente differente"
"Sì, solo perché è la tua figlia preferita"
"Louis"
"Mamma"
"Non fare il bambino!"
"Come ti pare! Vado da Niall, ci vediamo domani pomeriggio" mormora uscendo di casa, senza prestare attenzione alle urla della madre e allo sguardo confuso di sua sorella.
Vorrebbe capire cosa ci sia di male a vivere la propria vita. Vorrebbe capire perché sua madre ce l'ha tanto con lui. Vorrebbe capire un sacco di cose, ma in quel momento riesce solo a pensare ad Harry e al fatto che quest'ultimo gli abbia chiesto di passare la notte con lui.
Sa che non succederà nulla fra di loro ma è comunque agitato, soprattutto dopo quello che è successo - o meglio, non successo - l'ultima volta.
Quindi tira un sospiro di sollievo e cammina a passo svelto verso casa di Harry. È leggermente lontana, ma il riccio gli ha promesso che il giorno dopo lo avrebbe accompagnato a scuola, perciò non si lamenta e si stringe maggiormente nel giacchino di jeans che indossa.
•••
"Lou?"
"Mh?"
"Ti ho preparato la camera degli ospiti, ti ho lasciato anche un paio di asciugamani in caso volessi farti una doccia" sorride Harry, raggiungendolo nuovamente in salotto.
Louis lo guarda per qualche istante, affondando i denti nel labbro inferiore. "Uhm" mormora piano, aspettando che il riccio torni a sedersi accanto a lui.
"Uhm?"
"Posso... Posso dormire con te?" chiede poi, abbassando leggermente lo sguardo e puntandolo sulle proprie mani giunte in grembo. "Non voglio dormire da solo" sussurra, giocherellando con le sue stesse dita.
Harry sorride, seppur Louis non possa vederlo. "Sì, certo" risponde dopo qualche istante speso a studiare il suo profilo.
"Okay" annuisce il castano, concentrandosi sulle dita di Harry che gli accarezzano i capelli lentamente.
È stato carinissimo questa sera, Louis deve ammetterlo, e gli ha fatto capire che non gli importa davvero se sia vergine o meno. È interessato a lui per ciò che è e... Woah. Louis avrebbe potuto urlare, ma si è trattenuto e lo ha ringraziato con un sorriso, dopo essere arrossito all'inverosimile.
"Andiamo?" lo risveglia Harry ad un certo punto, interrompendo quel silenzio confortevole che li aveva avvolti.
Louis annuisce di nuovo e si alza, aspettando che il riccio gli faccia strada.
Quest'ultimo lo prende per mano e gli sorride, accompagnandolo nella propria stanza senza dire una parola.
"Va bene se ti presto i pantaloni di una tuta? Penso che tutto il resto ti starebbe enorme" ridacchia, avvicinandosi al proprio armadio.
"Grazie" sussurra Louis, sedendosi sul letto.
Harry gli porge poi l'indumento e si gira dall'altra parte, cominciando a cambiarsi.
Louis segue i suoi movimenti incantato, per qualche secondo, soffermandosi sulla curva perfetta del suo sedere ricoperto da boxer super attillati. Vorrebbe davvero sfiorarlo, ma deve costringere i suoi occhi a spostarsi sul pavimento, così da potersi spogliare ed indossare i pantaloni che, neanche a dirlo, gli stanno enormi.
Si infila poi sotto alle coperte, seguito subito dopo da Harry che si mette su un fianco per poterlo guardare negli occhi.
"A che ora devi svegliarti domattina?" chiede quest'ultimo, nascondendo uno sbadiglio dietro il palmo della mano.
"Alle sette e mezza" sussurra Louis, avvicinandosi un po' di più ad Harry che istintivamente avvolge un braccio attorno al suo bacino, facendolo sentire stranamente protetto.
"Va bene, allora ti preparo la colazione e poi ti porto a scuola"
"Non devi"
"Ma voglio farlo" risponde Harry con tono ovvio.
"Perché?" domanda Louis, sbuffando leggermente.
"Perché mi piaci"
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Follow me, please ⚓︎ l.s. mpreg
FanfictionLouis si sente solo, tant'è che spesso si rifugia dietro allo schermo del suo cellulare con le cuffie nelle orecchie e la musica dei One Direction a calmargli le giornate. (O quella in cui Louis, un ragazzino come tanti altri - o forse no -, ha una...