Questa foto ad inizio capitolo perché sì, punto.
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"Dici davvero?" domanda Harry accennando un sorriso ed alzandosi in piedi per fronteggiare Louis che "Sì" sussurra.
Il riccio avvolge immediatamente le braccia attorno al corpo esile del più piccolo e lo stringe, facendo attenzione a non fare troppa pressione contro il suo grembo.
"Grazie" sussurra, sospirando leggermente. "Ti amo" aggiunge in un sussurro, così che solo Louis possa sentirlo.
Quest'ultimo annuisce senza dire una parola, si aggrappa soltanto alla sua maglietta e si lascia andare fra le braccia di Harry.
"Non andartene" dice piano il liscio, tirando su con il naso. "N-non lasciarmi d-da solo"
Il modo scuote il capo e "Non me ne andrò" lo informa, scostandosi appena dall'abbraccio per poter puntare lo sguardo nel suo e sorridergli dolcemente. "Sono qui e ci rimango, qualsiasi cosa accadrà"
Louis sospira e fa un piccolo cenno d'assenso con il capo, passandosi poi una mano sul volto per scacciare via le lacrime che scendono indisturbate.
Non piangere, amore, pensa Harry scostandogli una ciocca di capelli dalla fronte, posando poi in quest'ultimo punto un bacio leggero. "Non piangere" dà voce ai suoi pensieri. "L'affronteremo insieme, costi quel che costi, okay?"
"Okay" afferma il castano, rifugiandosi nuovamente fra le sue braccia per qualche istante, godendosi le carezze leggere lungo tutta la schiena ed i baci quasi impercettibili tra i capelli.
•••
"Mamma?" Louis richiama l'attenzione di Johanna una volta entrato in casa, mentre Harry gli rimane accanto e tiene una mano sul fondo della sua schiena.
Per tutto il tragitto non hanno detto molto, rimanendo abbracciati l'uno all'altro fra sospiri di sollievo e lacrime. Louis gli ha detto di essere terrorizzato dalla reazione della madre ed in parte lo capisce, ma crede che non debba farsi mettere i piedi in testa, e poi... E poi anche lui ha voce in capitolo e non avrebbe mai lasciato che al loro bambino venisse tolta la vita così, per ragioni stupide ed inconsistenti.
Certo, è consapevole del fatto che Louis abbia soltanto diciassette anni e che sarà piuttosto difficile per lui affrontare la gravidanza, non solo fisicamente ma soprattutto psicologicamente. Sa che sarà costretto a lasciare la scuola, più che altro per non lasciare che le malelingue lo feriscano più di quanto già Johanna e Charlotte non abbiano fatto.
Ma hanno comunque deciso, insieme, di avvertire la donna della decisione presa.
"Sono in cucina" dice la madre di Louis, apparendo qualche secondo dopo con un canovaccio stretto fra le mani. "Hai preso l'appuntamento?" domanda con un sorriso, sistemandosi una ciocca di capelli scappata dallo chignon disordinato in cui sono acconciati.
Louis affonda i denti nel labbro inferiore ed Harry può percepire il suo terrore. "In realtà no"
"Perché? Troppe richieste? Dovremo aspettare?" Johanna si acciglia.
"Sì, dovremo aspettare" risponde il liscio, avvicinandosi un po' di più al corpo di Harry che rafforza leggermente la presa sulla sua schiena, cercando di infondergli un po' della sua sicurezza, del suo coraggio.
"Quanto?" chiede ancora la madre, sbuffando sonoramente.
Louis socchiude gli occhi e prende un respiro profondo. "Nove mesi, o meglio sette. Dovremo aspettare sette mesi"
"In che senso, Louis?"
Harry rimane in silenzio, ma può giurare che la donna gli stia mandando ogni possibile maledizione che conosce.
"Nel senso che porterò a termine la gravidanza, mamma. Harry mi rimarrà accanto ed una volta nato il bambino, lo terrà e lo crescerà lui"
"Sei forse impazzito?!"
Harry raddrizza la schiena ed aggrotta le sopracciglia. "Non è impazzito. Ha chiesto il mio parere ed io gliel'ho dato visto che, beh, fino a prova contraria questo bambino è anche mio" s'intromette.
La madre di Louis scuote il capo. "Tu dovresti solamente restarne fuori"
"No, no invece. Non avrei mai permesso a nessuno di uccidere mio figlio, tanto meno a te"
"È questa la tua decisione, Louis?" domanda dopo qualche secondo speso a scrutarlo da testa a piedi con aria disgustata.
Louis annuisce e "Sì" dice flebilmente.
"Bene" sospira Johanna. "Allora farai meglio a fare le valige, non ho intenzione di avere a che fare con questo abominio"
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Follow me, please ⚓︎ l.s. mpreg
FanfictionLouis si sente solo, tant'è che spesso si rifugia dietro allo schermo del suo cellulare con le cuffie nelle orecchie e la musica dei One Direction a calmargli le giornate. (O quella in cui Louis, un ragazzino come tanti altri - o forse no -, ha una...