Capitolo corto e di passaggio xx
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"Cosa stai dicendo, Harry?" domanda Louis sconcertato, alzandosi a sua volta dal letto ed avvicinandosi al riccio che scuote ripetutamente la testa e "Sta' zitto!" urla quasi, voltandosi verso di lui.
"No, perché non capis-"
"Sta' zitto, ho detto!" ripete ancora una volta, passandosi nervosamente una mano fra i capelli.
Louis lo guarda leggermente spaventato, mentre Harry "Sei esattamente come tutti gli altri! Non mi sarei dovuto fidare" dice, allungando una mano per sfilare il cellulare dalle sue, stringendolo e scaraventandolo poi verso il muro. "Cos'è, avevi bisogno di soldi facili?"
Louis sgrana gli occhi. "Sei impaz-"
"Zitto!"
"No! No! E ora mi stai a sentire, perché stai dicendo solo stronzate!" risponde a tono, lasciando andare le braccia lungo i fianchi.
"Hai distrutto il mio telefono senza alcun motivo e mi stai urlando contro per una cosa probabilmente successa in passato, ma io non c'entro niente!"
"Ah no? E allora perché cazzo volevi una foto, eh? Per attaccarla in camera e guardarla ogni sera prima di andare a dormire? Ma fammi il piacere!" Harry scuote il capo ancora e gli indica la porta. "Rivestiti e vattene. Non voglio più vederti"
"Vaffanculo, Harry Styles" dice Louis, prima di recuperare i propri vestiti ed infilarseli velocemente, lasciando poi la casa di Harry in lacrime.
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Follow me, please ⚓︎ l.s. mpreg
FanfictionLouis si sente solo, tant'è che spesso si rifugia dietro allo schermo del suo cellulare con le cuffie nelle orecchie e la musica dei One Direction a calmargli le giornate. (O quella in cui Louis, un ragazzino come tanti altri - o forse no -, ha una...