CAPITOLO 3

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Cara Meri,
è stato uno strano incontro ma diverso. Sicuramente un incontro più unico che raro. Mando questa lettera con la speranza che possiamo tenerci in contatto. Lo spero tanto. C'è qualcosa in te che non mi ha fatto smettere di pensarti per tutta la notte. Continuo a ripensar quei curiosi occhi che, alla luce del sole, diventavano color oro. Continuo anche a ripensare quel dolce sorriso che non spariva dalle tue labbra e quel lieve rossore provocato dalle paffute guance. Non ti rivelerò il mio nome per una serie di problemi che spero potrò spiegarti in seguito. Mi chiedo cosa starai combinando e se mi starai pensando.Volevo ringraziarti per la sensazione di benessere che mi hai provocato. Mi hai fatto sentire completo, come se mi fosse sempre mancato qualcosa e tu avessi riempito quel vuoto,ma non so cosa. È stato il minuto più bello della vita e volevo comunicartelo per discrezione e perché, come ti ho già detto, non ho ancora smesso di pensarti.
Distinti saluti
Anonimo

Non ho la più pallida idea di chi ha spedito quella lettera e nonostante mi sforzi di capire non ottengo molti risultati. Ieri ho incontrato i ragazzi de Il Volo e Asia, ma nessuno dei due è un possibile artefice. È proprio impensabile. Quindi non saprei. Mi vesto mentre non smetto di riflettere su chi avrebbe potuto mandare quella lettera. Mi dirigo insieme ai miei genitori al ristorante dell'hotel per fare colazione. È incredibile, non smetto di pensare a quella lettera. Ho deciso, risponderò, ma prima devo raccontarlo ad Asia.
<< hai qualche ammiratore segreto nel tuo paese?>> mi chiede Asia stupefatta.
<< non che io sappia, ma sicuramente no. Il paese è abbastanza piccolo quindi se esce una cosa la sa tutto il paese>> rispondo.
<< capisco. E se fosse Piero?>> mi chiede lei con un mezzo sorriso.
<< cosa? Ma neanche per scherzo. Neanche si ricorderà di me>> dico scoppiando in una grassa risata.
<< boh e chi lo sa. Comunque secondo me, dovresti rispondere!>> dice addentando un toast.
<< hai ragione. Adesso rispondo>>.

Caro anonimo,
sono molto felice che io sia riuscita a suscitarle queste emozioni ma magari potrei ricambiarle anch'io se solo mi dicesse il suo nome. Sono parole molto forti,che meritano d'avere un proprietario con un nome e un cognome. La prego di presentarsi.Con questo, tolgo il disturbo.
Cordiali saluti

Spero di non essere stata troppo dura e seria. Mi dirigo dalla stessa receptionist di stamani e lascio la lettera.
<< grazie signorina, la spedisco immediatamente!>> mi dice gentilmente.
<< grazie mille a lei!>> rispondo con un sorriso.
Stasera c'è finalmente il concerto, tanto atteso, dei ragazzi. Non faccio altro che pensare Piero, quell'abbraccio. Ma lui se ne sarà già dimenticato, eppure c'è qualcosa che mi spinge a credere alle sue parole. Quel saluto così dolce e intenso, forte e profondo. Forse sto solo fantasticando, d'altronde, mi piace farlo così. Guardo l'orario e sono già le 13:00. A pranzo con Asia si discute sull'organizzazione della serata.
<<Meri mangia tanto, devi metterti in forza per stasera>> dice strizzando l'occhio.
<< si tranquilla. A proposito, ti va di andare insieme?>> le rispondo.
<< e me lo chiedi pure? Certo che voglio!>>
<< Perfetto! Avevo pensato di scendere alle 18:00, quindi  alle 17:45 dovremmo prendere il taxi e fare la fila perché sicuramente sarà infinita>> dico.
<< si va benissimo, possiamo prendere anche l'autobus>>
<< qualsiasi mezzo, basta che arriviamo al concerto!>>
<< tranquilla, non preoccuparti. Saremo le prime!>> mi incoraggia.
Finito il pranzo andiamo ad essiccare un po' al sole per rilassarci e prendere un po' di colore. Così facciamo e si sono già fatte le 16:00. Ci separiamo e andiamo a fare le docce per poi prepararci. Dovrò essere elegante questa sera, perché sarà una serata speciale, me lo sento.
Di sicuro metterò un abito: corto o lungo? È questo il problema. Non devo essere eccessivamente elegante, cioè si, ma semplice. Metterò un abito corto con una fantasia floreale. Le maniche a tre quarti mi copriranno in caso di eventuale freddo e abbino delle semplici zeppe color cuoio, le mie amate. I capelli castano scuro scivolo lungo la nuda schiena, formati da larghe onde. Dato il mio scarso interesse sul trucco e data anche la mia modesta abbronzatura, accompagno il mio viso con un semplice mascara e un bel rossetto matto color rosso scuro.
<< Mà, che dici? Ho esagerato?>> le chiedo cercando un sincero parere.
<< nono, sei al punto giusto>> dice annuendo. Le sorrido e vado via lasciandole un casto bacio sulla fronte. Chissà se rimarrà sveglia ad aspettarmi con la sua infinita pazienza. So solo che non smetterò mai d'amarla incondizionatamente.
<< sei fantastica>> esclama Asia alla mia vista.
<< tu lo sei!>> esclamo a mia volta.
Mi fermo due secondi per squadrarla da testa a piedi. Un abito blu elettrico valorizza le sue sensuali curve e dalla testa le penzola un perfetta coda di cavallo.
<< si come no. Andiamo, l'autobus arriverà a momenti>> dice Asia. Non amo essere al centro dell'attenzione e spero che stasera non lo sarò, anche se credo di essermi combinata in modo che l'attiri tutta, ma devo essere impeccabile. Al mio aspetto fisico ci tengo, ma non tanto da curarmi insistentemente. Se si parla di trucco io mi escludo, perché sono la classica tipa che va a scuola senza trucco ed esce con le amiche senza trucco per essere più comoda. Solo il sabato sera mi capita di truccarmi ma niente di eclatante, insomma, sono proprio negata. E specialmente non indosso mai abiti, indosso sempre jeans, tute o pantaloncini in estate. Per non parlare delle zeppe, erano anni che non le indossavo ma riesco ancora a starci sù bene. Se questa non è fortuna, non so come definirla. Arrivati a destinazione ci rechiamo al teatro e c'è già la fila. Per fortuna siamo tra i primi, speriamo ci sarà poco da aspettare anche se penso passeranno un paio d'ore. Durante l'attesa io ed Asia cominciamo a fare tantissimi selfie e la gente dietro si unisce a noi. Ci sono tante persone simpaticissime che, costretti un pò dalla situazione, hanno fatto conoscenza. È già volata un'ora velocemente e siamo arrivati all'entrata. Appena strappano il biglietto, ci precipitiamo tutti ai posti. Io e Asia abbiamo i posti nella cavea non numerata e ne approfittiamo per metterci il più vicino possibile.
<< Meri sono le 19:00 ed il concerto è previsto per le 21:30. Mi dici cosa combiniamo adesso?>> mi dice sorridendo buffamente.
<< Hai ragione. Io direi di ripassare qualche testo>> rispondo ridendo.
<< Giusto! >> mi risponde. Tra una risata e una chiacchierata che tira l'altra, sono già passate due ore. Ho scoperto che Asia frequenta il liceo classico di Agrigento ed è bravissima a scuola. Da grande vorrebbe diventare una persona importante, lei aspira per diventare un avvocato.
<< Asia, secondo me, siamo gemelle separate alla nascita>> dico seria, mentre lei scoppia in una fragorosa risata.
<< ooh si, puoi scommetterci!>> mi risponde contagiandomi.
Sono le 20:27 ed ecco le luci spegnersi.

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