CAPITOLO 11

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Una delle prime domande che vorrei porgli, è molto stupida ma soprattutto ripetitiva e per questo non voglio farla: perché un ragazzo come te ,che le può avere tutte, ha scelto me?
È una delle classiche domande che si fanno alle persone più sconosciute, ma in realtà io so già la risposta. Anzi, non c'è una risposta perché, come dico sempre, l'amore viene e basta. L' amore si muove ed è grande.
<< durante i tuoi viaggi vai spesso a letto con delle ragazze?>> chiedo. Forse mi sono spinta un pò troppo...
<<beh...solitamente si, capita che se usciamo con i ragazzi, conosco ragazze e magari con qualcuna succede qualcosa ma niente di più. Da quando ho conosciuto te, invece, non sono stato con nessuna. Ho avuto, ed ho, solo te in testa>> risponde. Non posso fare a meno che sorridergli dolcemente.
<< come mai proprio questa domanda?>> mi chiede.
<< non so, è una domanda che avrei voluto chiedere. Curiosa come sono>> rispondo.
<< e tu com'è che non hai mai avuto nessuno? Sei così bella>> mi dice.
<< non saprei. Non c'è mai stato nessuno a cui ho avuto la consapevolezza di donargli il mio corpo. Per questo, sappi che quello che ho fatto con te, è stato un grande passo. Lo rifarei altre mille e mille volte con te>> rispondo.
<< già, ormai sei mia>> mi dice. Le nostre labbra si ritrovano ed eccoci a rifare l'amore.
Sono già le 15:00 e ci rimane qualche ora insieme.
<< ti va di fare un giro in auto? Non ho preso l'auto per qualche giorno e ne ho proprio voglia>> mi dice.
<< certo! Così vedo la tua dote automobilistica >> rispondo.
Saliamo in auto e partiamo senza meta.
<< Piero, ma tu non avevi una guardia?>> gli chiedo improvvisamente al pensiero di quel uomo. Non l'ho mai visto, chissà se sarà sempre dietro noi, nascosto.
<< gli ho detto che poteva andare il secondo giorno che sono arrivato>> mi risponde. Ecco dov'era finito. Dopo aver sfrecciato per le strade di città e di campagna, ci fermiamo in una zona. Siamo usciti dal paese e siamo un altro paese costiero: Pozzallo, famoso per gli sbarchi. Ha un lungo mare bellissimo. Dopo tanto tempo, decidiamo di fare una passeggiata in pubblico, con la speranza che non ci sia nessun paparazzo. Ma forse i paparazzi non sono la nostra preoccupazione, perché loro non potranno separarci. Ci prendiamo per mano e vaghiamo per il lungomare.
<< potevamo mettere il costume, c'è un mare stupendo>> dico.
<< e qual è il problema? Anche senza costume>> mi rispondo. Gli rivolgo uno sguardo di sfida, che lui accetta serenamente, C'è pochissima gente, ma anche con tanta, lo facciamo lo stesso. Recandoci lungo la spiaggia, togliamo gli indumenti, rimanendo così in biancheria intima. Solo due pazzi possono fare una cosa del genere. Mi avvicino, prendendolo per mano e correndo arriviamo nella tiepida acqua. I nostri visi bagnati, si scrutano e finiscono per unirsi in un candido bacio. Si, come due fidanzati. Siamo passati dal non mostrarci in pubblico a fare delle cose del genere.
<< tu sei pazzo>> gli dico ridendo e stringendolo a me.
<< e tu sei la mia pazza>> mi risponde.

Sono già le 18:30 e abbiamo finito con le docce. Purtroppo è arrivato il fatidico momento: la partenza. Lo aiuto a fare i bagagli ma non posso fare a meno d'aver uno sguardo assente e freddo. Non ho la certezza del nostro prossimo incontro. So solo che ho paura, paura di perderlo. Mi fido di lui ma non è facile accettare che quando avrò voglia di vederlo e far l'amore con lui, non sarà possibile.
<< potremo vederci su face time>> mi dice dopo aver caricato i bagagli in auto.
<< certamente>> dico. Una lacrima riga il mio viso, inconsapevolmente. Piango sempre, non posso farci niente, è un'azione che si avvera inconsapevolmente e non lo faccio apposta. Con il suo pollice asciuga la mia lacrima scorrente.
<< Meri, io ci sono per te. Sei mia e io sono tuo, non devi avere dubbi sul nostro amore. Cercherò di essere più presente possibile>> mi dice.
<< io sarò sempre quì. Non mi abbandonerai, vero?>> chiedo.
<< mai, mai e poi mai. Mi terrai sempre informato su come stai, vero?>> mi chiede.
<< si>> dico sorridendo e cercando di respingere le lacrime, << adesso smettiamola, neanche fosse un film o l'ultimo addio>>.
<< hai ragione, l'ultima volta che ci siamo detti addio, eccoci qui>> mi dice sorridendo. Io rido fragorosamente, non lo so perché, è divertente.
<< ti amo Piero e ti amerò sempre>> gli dico per poi dargli un bacio.
<< ti amo anch'io>> risponde. Ci baciamo un'ultima volta e poi lui se ne va, lasciandomi come un vuoto. Adesso che non sarà con me fisicamente, cambierà tutto. Siamo stati qualche giorno insieme, ma sono stati giorni da Dio. Sono successe moltissime cose e Asia, non sa niente. Dovrei proprio raccontarle tutto.
Sono le 19:10 e intanto abbandono quell'albergo, lasciando una parte del mio cuore. Ho ancora il suo profumo addosso, lo sento nell'aria, come non mai. È come se il mio cuore fosse vuoto adesso. Lui c'è ma non fisicamente. Non potrò baciare le sua labbra quando voglio.

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