CAPITOLO 4

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Si accendono le luci, che rispecchiano l'immensa bellezza del teatro, e l'orchestra comincia a eseguire le note di "Grande Amore". Non ho mai sentito suonare un'intera orchestra di presenza ma è una sensazione profonda: le note di ogni singolo strumento entrano fino alle viscere. I timpani vibrano accompagnati dal vibrare delle corde e dell'acustica che riflette nel teatro intero. Non appena Grande Amore finisce, ad impalarmi sono le note de Il Mondo. Una delle poche canzoni che mi trasmettono qualcosa di profondo, tanto da farmi commuovere, tanto che l'armonia si abbina perfettamente alle voce dei cantanti. Ad un tratto la voce intensa di Gianluca invade il teatro. Successivamente Piero. Ascoltare la sua voce di presenza è qualcosa di indescrivibile per chi ama questo genere di musica. Alla fine c'è Ignazio. Ma il mio sguardo è rivolto solo a Piero. Chissà se si ricorderà di me.
Il concerto è durato quasi tre ore. I miei piedi implorano aiuto, nonostante abbia indossato delle comode scarpe...insomma.
<< facevi prima a mettere un paio di scarpette >> dice Asia, comprensibile.
<< nonzi! Asia, speriamo che li rivedremo dopo il concerto>> le dico speranzosa.
<< Non so, secondo me ci sarà il delirio qui in giro se tutte le loro fans la pensano come te>> mi risponde serrando le labbra.
<< Hai ragione>> le dico, mentre ci dirigiamo all'uscita del teatro. Mi giro un'ultima volta con la speranza che escano loro, ma chi voglio illudere...
Camminiamo ormai stanche ma piene d'amore dentro i nostri cuori. Da mezz'ora ormai girovaghiamo senza meta.
<< Asia ma non ti sei emozionata almeno un po'?>> chiedo imperterrita.
<< Certo! Eccome se mi sono emozionata. Comunque dobbiamo dire ai nostri genitori se restiamo un altro po o ritorniamo in hotel subito>>
<< Rimaniamo ancora, ti prego. Io devo andare a fare pipì. Qui c'è un bar. Vedo se hanno il bagno e tu nel frattempo chiami i tuoi genitori che informeranno i miei>> rispondo.
<< va bene, vai. Ti aspetto qui>> mi risponde mentre mi allontano.
Entrando nel bar, una folla di ragazzine intralcia l'ingresso gridando. Chiedo alla barista se c'è un bagno e lei mi indica la strada. Mi dirigo ad esso e appena entro non posso credere a ciò che appare davanti ai miei occhi.
Ciò che mai avrei immaginato di poter incontrare quì. Uno spensierato Piero intento a risciacquare le mani nel lavandino. Solo adesso maledico, o benedico, la mia vescica per aver insistito.
Rimango immobile per qualche secondo, con bocca aperta e occhi barrati, incapace di alzare un dito. Lentamente, lui nota la mia presenza ed alzando lo sguardo, barrica gli occhi anche lui. Perché cavolo sono così deficiente? Si, è proprio il caso di dirlo: una più dilettante e buffa di me non si trova.
<< Ti faccio questo effetto ogni volta che mi vedi?>> dice asciugandosi le mani con un dolce sorriso sulle labbra. Quel sorriso che mi fa sciogliere ogni volta.
<< Emh... Io ... Non saprei...sembrerebbe di si>> dico balbettando.
<< tranquilla, non c'è nessuno, ci sono solo io e non c'è bisogno di fare così>> mi dice. Lentamente, si avvicina, guardandomi con i suoi bei occhi così dolci. Si avvicina sempre di più ed io non riesco a fare un altro passo. Rimaniamo in un faccia a faccia per qualche secondo, ma con degli sguardi profondamente dolci e vulnerabili. Improvvisamente, spalanca le sue grandi braccia, stringendomi in un caloroso abbraccio. I nostri battiti, velocemente, incalzano, aumentando alle stelle. Ma quando le sue mani sfiorano la mia nuda schiena, scoperta, scoppia come una scintilla. Come se un vortice di fuoco ci circondasse e ci rendesse un'unica cosa. Posso sentire il suo respiro, i suoi sospiri. Poggio le mani alle sue spalle, delicatamente, dato che lui mi aveva completamente circondato con le sue braccia come una scudo e,con molta cautela, lascio un leggero bacio sul suo collo.
<< No ti prego, no. Non posso...io...no. Scusami tanto. Addio dolce Meri, non ti dimenticherò>> pronuncia quelle parole. È come un colpo al cuore. Perché? Improvvisamente, si volta e scappa via, lasciandomi spiazzata. Mille domande invadono la mia testa. Rimango immobile. Non ricordo nemmeno cosa dovevo fare in bagno. Sono sconvolta. Cos'è appena successo? Devo analizzare molto bene il fatto appena accaduto. Mi sono permessa di baciargli il collo ma lui...è magicamente scappato, come le principesse nelle favole. Ha pure invertito i posti.
Io non sono niente per lui ma... Ricordava il mio nome. Questo significa che non si era dimenticato di me. Ma allora perché è scappato a gambe levate? Che situazione...
Uscendo dal bar, lui è fuori a firmare autografi e fare foto con le sue fans. Non posso rimanere lì a guardarlo, non lo capisco quel ragazzo.
Inevitabilmente, cerco il suo sguardo e lo trovo, come lui trova il mio. In ricordo di questa sera. Perché continua a farmi quello strano effetto? Come se in quel colore marrone trovassi l'oceano.
<< Meri! Cos'è successo?!>> mi chiede Asia visibilmente agitata.
<< niente...ti racconterò dopo>> rispondo freddamente.
<< no me lo dici adesso! Sembra che hai visto un fantasma, sei pallidissima!>> mi grida.
<< tranquilla, non è niente di grave. Ti racconterò strada facendo>> rispondo come per riprendermi da una maratona.
Mi volto un' ultima volta e lui è ancora lì, continuando il suo dovere.
Oh Piero, hai lanciato una freccia proprio qui, al centro del mio piccolo e debole cuore. Sono un obbiettivo così facile da colpire? Evidentemente si.
<< Vuoi continuare a passeggiare o vuoi rientrare in hotel? Meri cos'è successo, sei troppo pallida>> mi dice Asia preoccupata.
<< Ti prego, ritorniamo in hotel e stendiamoci in uno di quelle sdraio a bordo piscina guardando le stelle>> le rispondo.
<< Okay...>> dice Asia riluttante.
Prendiamo un taxi che di fretta ci lascia in hotel. Ci rechiamo subito a bordo piscina e ci sdraiamo sulle sdraio a pancia in su.
<< Allora?>> mi chiede Asia.
<< Asia, ero e sono pallida perchè appena sono entrata in quel bagno ho visto Piero. Si, proprio Piero Barone. Da solo. Ed è successo di nuovo. Mi ha abbracciato e in quell'abbraccio c'è stato qualcosa di più profondo di una semplice conoscenza o di un semplice abbraccio tra idolo e fan. È stato ancora più bello della prima volta. Qualcosa ci circondava e lui, con le sue possenti braccia, mi copriva come uno scudo. Ci siamo fatti trasportare e io gli ho dato un leggero bacio sul collo, dopo ciò  lui si ritrae dicendomi che non poteva ed è scappato. Sono rimasta sconvolta per il sentimento che abbiamo provato entrambi in quel momento, era palpabile, e lui è scappato senza una motivazione. Ricordava persino il mio nome. Lui è un ragazzo famosissimo, amato da milioni di ragazze. Magari con me voleva solo divertirsi ma poi ha capito che sono troppo piccola. Forse io ho interpretato male quelle sensazioni, ma per me sono state esse, non so per lui. Forse non ha senso tutta questa storia. O forse, l'opzione più sicura è che...voglio illudermi >> dico spiegando ogni mia sensazione, con un velo di amarezza.
<< Dio mio, Meri! Cos'hai combinato? Sai che ti dico: che secondo me una celebrità che ricorda il nome di una sua fan dopo aver sentito altri milioni di nomi,è strano, molto strano. Questa storia è tanto strana e contorta. Se tu avrai percepito queste sensazione sarà sicuramente perché hai sempre provato dei sentimenti per lui, ma da come mi descrivi la scena...beh anche lui sembrava coinvolto. In ogni caso se sarà stato qualcosa di più profondo, verrà a galla. Come tutti i nodi vengono al pettine. Non preoccuparti, pensa al fatto che hai avuto l'occasione di abbracciarlo due volte e sii ottimista. Sei una ragazza piena di risorse, dolce e decisa, che sa quello che fa e che sente. Non farti buttare giù da queste sciocchezze. Goditi solo i momenti positivi in queste situazioni, perché sennò avrai solo da stare male in qualsiasi situazione>> dice Asia. " una vera amica trovata per caso" . Cavolo, il discorso di Asia mi ha fatto riflettere. Non devo abbattermi per questo, ci vuole ottimismo. Non devo perdere, però, tutte le speranze.
<< Asia...le tue parole hanno fatto centro. Grazie per aver dedicato un po' di tempo ad ascoltare le mie lagne e per avermi incoraggiato. Spero tanto che la nostra amicizia continui anche a distanza di chilometri. Sei davvero una ragazza speciale. Grazie>> le dico accennando un leggero sorriso.
<< Lo spero tanto. Grazie per avermi accompagnato in questa avventura>>
<< È stato un piacere immenso. Che dici? Andiamo a letto? Si sono fatte già le 3:00 del mattino>> dico.
<< Le 3:00?! Ma i nostri genitori saranno in pensiero. Andiamo. Buonanotte gioia>>
<< Buonanotte a te>> rispondo.
Mentre sto andando via mi ferma la ragazza ' delle lettere'.
<< Signorina, è appena arrivata questa lettera per lei>>
<< oh grazie mille per la sua pazienza. Buonanotte>> la ringrazio con un sorriso.
<< Buonanotte a lei signorina>>.
Il famoso anonimo ha risposto. Sono troppo stanca per riflettere ancora su chi manda queste lettere, sarà qualche maniaco. La leggerò domani.

Mi sveglio. Sono le 8:00 del mattino e se voglio trovare qualcosa per fare colazione, devo sbrigarmi. Mi lavo e mi vesto. Ovviamente, ormai d'abitudine, faccio colazione con Asia. Cavolo, è l'ultima colazione che possiamo fare insieme. Solo il pensiero, mi mette giù.
<< Asia, sai che prima di andare a dormire è arrivata una lettera. Sarà dell'anonimo ma devo ancora leggerla>> dico.
<< Ah si? E come mai è arrivata a quell'orario? Sicuramente è qualcuno che ha un messaggero appositamente per te>> ride.
<< Si anch'io lo penso, ma sarà un maniaco>>
<< Ma scherzi? Secondo me è qualcuno serio>>
<< Non saprei. Tieni leggila tu, non m'interessa più di tanto>> dico.

Cara Meri,
in seguito alla tua risposta, non posso svelarti il nome. È rischioso. Non potevo rimanere. Vorrei tanto accarezzarti in questo momento ma i nostri destini sono tanto diversi... non lo permettono. Devo riflettere su molte cose. Su quelle sensazioni. Non posso dirti di più. Spero che successivamente potrò rivelarti la mia disperazione. Se non rispondi potrò compatirti. Io ti scriverò appena mi sarà possibile, ma ti prego di dirmi quanto continuerà la tua permanenza a Taormina.
Distinti saluti
Anonimo

<< Meri, sai che dal contenuto si avvicina a quello che è successo ieri sera>> dice Asia ripiegando la lettera.
<< nono, impossibile che può trattarsi di Piero. Sarà qualcuno che mi scambia con qualcun'altra o inventa queste storie. Non ho intenzione di dirgli quanto rimarrò>> rispondo continuando la mia colazione.
<< Come no? Invece secondo me dovresti dirglielo. Solo tramite altre lettere potremo scoprire chi è e cosa vuole. Se dovesse succedere qualcosa ci sono sempre io al tuo fianco>> mi dice rassicurandomi. La guardo riluttante.
<< effettivamente...allora gli rispondo>> mi decido.

Caro anonimo,
la mia risposta sarà solo un mezzo per scoprire la sua identità. Rimarrò fino a domani mattina e prima di pranzo partirò. Insisto nel sapere il suo nome.
Cordiali saluti
La solita Meri

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