Piero alloggia nell'hotel vicino casa mia e ogni giorno mi bombarda di messaggi ma non ottiene mia risposta. Mi dice che sta malissimo ma io ci sto di più. Mia madre ha scoperto tutto ed è rimasta profondamente delusa da Piero. È l'unica a saperlo e lei ci sta male anche, perché vede quanto male possa stare io e Piero a volte la chiama. Vado ancora a scuola ma ottengo scarsi risultati. Ho il sospetto che per quest'anno la mia maturità salterà. È un periodo bruttissimo. Ho sofferto tantissimo per lo stupro e lo so solamente io quello che ho provato, ma soffrire per un tradimento è un dolore quasi pari a quello.
Meri, come stai? Ti prego, permettimi di vederci. Non ce la faccio più. Sono giorni che non smetto di piangere. È stato lo sbaglio più grande della mia vita. Voglio il tuo perdono, lo merito. La tua mancanza mi affligge. Ti sono sempre stato vicino e proprio quell'avvicinamento, mi ha permesso di amarti ogni giorno sempre di più. Sei tutto. La mattina, appena sveglio, non vedo il te al mio fianco e piango allo sfinimento. Abbi un po' di pietà! Incontriamoci, cerchiamo di parlare, ma io HO BISOGNO DI VEDERTI. Sto morendo senza te. Ti conosco, e so che a queste parole il tuo cuore non si ammorbidirà per niente, perché sei troppo forte. Il tuo cuore è una pietra e niente può abbatterlo però sa amare. Ama solo me, come anche il mio ama solo te e sono stato l'uomo più deficiente del mondo. Altre mille parole vorrei dirti... Aspetto una tua risposta. Tuo Piero.
27 marzo, 16:28Ho appena ricevuto questo messaggio. Beh...solo una cosa può rompere il mio cuore: l'amore. Lui lo sa, mi conosce troppo bene, come io conosco lui. Proprio perché lo conosco capisco che sta soffrendo molto e forse sarebbe il caso di dargli la possibilità di vederci. Mi viene difficile ammetterlo, ma mi manca. La notte sogno i suoi occhi, le sue labbra...
Se proprio ci tieni, possiamo vederci.
27 marzo, 16:34Sono troppo orgogliosa per rispondere con parole dolci. Ho un brutto carattere e so riconoscermelo. Reagisco d'istinto e per il mio carattere non è una cosa positiva. La sua risposta è immediata.
Si, ci tengo, molto. Ci vediamo a casa tua o in hotel?
27 , marzo 16:35Non mi va di fare scenate davanti qualcuno, quindi, per evitare, sarà meglio vederci a casa mia.
A casa mia. Anche adesso.
27 marzo, 16:37Non ha risposto e sono passati 10 minuti. Sarà già per strada, conoscendolo. Infatti, ecco suonare al campanello. Apro il portone ed eccolo in tutta la sua bellezza. Il suo viso è straziato e con delle enormi occhiaie. Io non sono messa meno di lui.
<< ciao>> mi dice. Stavolta non c'è un sorriso. No. È incapace di uscire sia da me, che da lui.
<< ciao. Accomodati>> rispondo freddamente. Lo faccio salire in camera, senza salutare i miei genitori. Questa era anche casa sua. Siamo nella mia camera, uno di fronte all'altro ed io sentivo la sua mancanza immensamente. Adesso che è qui sono molto agitata, ma pronta a tutto. Ci guardiamo fisso negli occhi. Lui è vestito tutto di nero, come se fossi morta. Poi riesce ad aprire bocca e a parlare.
<< sei distrutta>> dice cercando altre parole. Io lo guardo ancora fissa, quasi incredula di quello che mi dice.
<< anche tu sembra>> riesco a dire.
<< lasciami spiegare adesso. Da piccolo sognavo l'amore,ma non lo trovavo. Sognavo di trovarlo e fare una famiglia, dei figli, creare altro amore. Ma un giorno arrivasti tu, con la tua immensa bellezza, i tuoi occhi profondi e le tue dolci labbra e mi colpisti proprio qui, nel cuore. M'innamorai subito, appena ti vidi. Eravamo convinti che il nostro fosse un amore impossibile, invece no. In poco tempo sei diventata la mia vita. I giorni passavano e io ti desideravo sempre di più. Quando mi donasti il tuo corpo, fu un miracolo. Esso per me, fu come ricevere lo spirito santo, qualcosa di divino. Ti ho fatto conoscere la mia famiglia e loro ti hanno amato anche, fin dal primo momento. È solo qualche mese che stiamo insieme, ma sei diventata la mia essenza, la mia aria, il mio battito, tutto. Ho imparato a conoscerti e a conoscere il tuo duro cuore che appare debole ad una sola cosa: l'amore. Anche tu ti sei innamorata di me subito e questo dimostra che il tuo cuor, alla fine, non è così duro come credevo. Poi un giorno arrivò un incubo, che purtroppo fu realtà. Quando ricevetti la tua chiamata che implorava aiuto, il mondo mi cadde ai piedi. Feci l'impossibile ma quando ti trovai lì, distesa per terra, seminuda, fu il vero trauma quello. Non credevo ai miei occhi. La mia piccola e dolce Meri era stata abusata. Qualcuno aveva approfittato di lei come se niente fosse. Lì, la rabbia annebbiò la mia vista. Ho odiato il mondo, ho odiato tutti. Come un folle, per la prima volta, ho trovato sfogo nell'alcool. Quello fu il mio più grande errore. Credo che non toccherò più una bottiglia d'alcool fino alla morte. E poi arrivò lei, mentre tu dormivi in bilico fra la vita e la morte, che mostrava tutte le sue forme. Riconoscendomi, cercò di sedurmi, ma non ero io quello, no. Quello era un altro magnaccia ed era ciò che io non avrei mai voluto essere. Il tuo risveglio, la tua ripresa, fu per me un miracolo. Ma quando ti vidi, qualcosa bruciava dentro. I sensi di colpa mi affliggevano ma io ti amavo, come anche ora, e non sono riuscito né a dirti niente e né ad abbandonarti. Quando ti ho visto, mi sono subito ripromesso che mi sarei sempre preso cura di te, e questo voglio prometterlo anche a te. Il mio cuore non ha mai amato nessuna, come ama te. Io per te farei qualsiasi cosa. Non poterti toccare, è stata una sofferenza, ma mi consolava il fatto che io fossi ancora vicino a te, nonostante quello che avessi fatto. Ma quando hai scoperto tutto, lì sono morto dentro. Ho temuto di poterti perdere per sempre e lo credo ancora. Adesso, sono qui per chiedere il tuo perdono. Meri, io ti amo e non sarei mai e poi mai in grado d'amare qualcun'altra come te, non voglio. Io voglio amare te, tu sei il mio destino. Voglio costruire una famiglia con te ed abbiamo una vita davanti. Sono sicuro che lo vuoi anche tu, si. Meri, perdonami>> dice. Rimango sconvolta dalle parole appena pronunciate. Una lacrima mi riga il viso e non c'è nessuna parola per perdonarlo. Devo mettere di fianco l'orgoglio, perché io lo amo. L'ho sempre amato e lo farò sempre. Ha giustificato ogni sua singola azione e non posso non perdonarlo. Mi avvicino e prendo la sua mano. Una scossa attraversa la mia schiena. Poggio la sua mano al mio viso ed io piego esso, appoggiandomi alla sua mano. Chiudo gli occhi. Lui con l'altra mano, la poggia alla mia schiena e mi spinge a sé, stringendomi più che mai. Adesso si. Ora sono rinata. Il suo profumo, la sua pelle, la sua dolcezza, è tutto ciò di cui io ho bisogno. Si, lui è tutto. Lui poggia il suo viso alla mia spalla ed inspira profondamente. Mi accarezza i capelli. Si sta godendo questo momento. Sento il mio collo inumidirsi e capisco che quelle sono le sue lacrime. Niente potrà separarci, niente e nessuno. Noi, insieme, siamo forti, siamo indistruttibili.
<< sei pronta?>> mi dice ed io capisco subito il suo intento, il nostro. Abbiamo bisogno di fare l'amore.
<< si>> gli dico dolcemente. Lui mi prende in braccio, facendomi mettere le gambe lungo i suoi fianchi, ma mi stringe ancora forte. Mi poggia piano sul letto, baciandomi dolcemente. Così, ci ritroviamo a fare l'amore. Adesso posso dire d'aver vinto. Ho vinto io e non quel magnaccia! Ho vinto insieme all'amore, ma soprattuto, insieme a Piero.
<< ti amo>> gli sussurro guardandolo negli anni occhi.
<< ti amo anch'io>> mi risponde con il sorrise più bello del mondo.
<< sei la donna più coraggiosa che io abbia mai conosciuto>> mi dice. Io lo guardo e gli lascio un casto bacio nelle labbra.
<< grazie>> riesco solo a dire.
<< grazie per avermi aiutato. È tutto merito tuo se sono riuscita ad abbattere ogni barriera. Difficilmente le donne , nella mia situazione, ne escono in buone condizioni, ma grazie a te, l'amore della mia vita, io sono riuscita. Adesso non ho più paura di te>> continuo.
<< quando vorrai convincerti che tu sei la donna della mia vita e toglierei la mia stessa vita per la tua>> mi dice.
<< non dire così>> gli rispondo con un lieve sorriso.
<<amore, volevo farti una proposta: se facessimo un viaggio?>> mi chiede. I miei occhi fuoriescono dalle orbite. Io AMO viaggiare.
<< come un viaggio? Di quelli veri?>> chiedo ancora incredula.
<< ne esistono altri? Comunque si, magari un posto che tu sogni>> dice.
<< oddio...non saprei... Mi piace molto la Grecia e anche l'Egitto>> dico a bocca aperta.
<< decidi quali delle due>> mi dice sorridendo.
<< Grecia! Ho sempre sognato vedere quel bellissimi Templi e quelle fantastiche città>> dico.
<< perfetto>> mi dice.
<< so cosa stai per dire. È un mio regalo!>> continua rispondendo alla mia domanda inespressa. Sa del mio problema con i soldi e io so che prima o poi dovrò accettarlo.
<< si ma con la scuola?>> chiedo.
<< ovviamente prima dovrai prendere la maturità>> mi dice serio.
<< allora dovrò impegnarmi a fare qualche lezione per recuperare tutto>> rispondo.25 Giugno
Da qualche giorno ho finito gli attesissimi esami. Ho dato tutto il mio impegno e sono sicura che è andato tutto bene. Con Piero fila tutto liscio, stiamo benissimo. Da un mese, ha cominciato a lavorare ma per il nostro viaggio, ha detto che mi spetta una sorpresa. Questa sorpresa sta alla base della mia ansia. Chissà cosa sarà!Amore...devo dirti una cosa...
30 giugno, 17:32Voglio fargli un piccolo scherzetto. Siamo appena tornati da scuola con Daniela e sprizziamo gioia da tutti i pori. I risultati sono stati affissati!
Cos'è successo?!
30 giugno, 18:02Si è allarmato! Mi tiene sempre sotto controllo da quando è andato. Il momento in cui è partito, sono anche partite le fontane di lacrime.
Sono uscita con 100 e la lode!!!!!!
30 giugno, 18:05Già! Il mio tema, ovviamente, è stato: la violenza contro le donne a cui ho saputo anche collegare il tema riguardante la mafia. Data la mia brutta esperienza, ho saputo descrivere a pieno tutto e i professori mi hanno premiata proprio per questo. Lo stesso presidente si è complimentato.
Amore mio, SEI IL MIO ORGOGLIO! Sono super, super, super contento per te! Domani sarò lì mio battito! Prepara le valigie da adesso.
30 giugno, 18:08Il suo messaggio mi scalda il cuore. Domani festeggeremo con tutti i miei parenti e ci saranno anche i genitori di Piero. Partiremo l'indomani mattina da Catania e poi, diretti per la Grecia. Sono sicura che passeremo i giorni più belli della nostra vita.
Tutto è pronto. Il pranzo è pronto ma mancano gli ospiti più importanti: Piero e la sua famiglia. Ho preparato anche le valigie perché il volo è previsto nel pomeriggio. I miei parenti stanno tutti conversando fra loro, parlando del più e del meno,ma le classiche nonne siciliane, quando si giungono con i figli e le nuore...si sa di cosa parlano. Un auto arriva ed eccoli arrivare. Corro subito alla porta e quando vedo lui, tutto diventa a colori. Non esito a correre verso di lui e mi accoglie con un immenso abbraccio ed un sorriso a 360 gradi.
Ah...le sue braccia: il mio paradiso. Ci guardiamo negli occhi e ci baciamo. È indescrivibile quanto sia felice in questo momento. Fra le due gioie, potrei anche rischiare un infarto.
<< amore mio>> gli dico sorridendo. Lui non riesce ad esprimere la sua gioia nel vedermi e riesce solo a sorridere. Poi distolgo lo sguardo da lui e vado a salutare la sua famiglia. Non mi ero accorta che lui non aveva ancora lasciato la mia mano. Abbraccio tutti e c'è persino Francesco.
<< signora, sono felicissima di vederla! >> dico alla signora Eleonora sorridendo felice.
<< gioia, io sono felicissima! Sei ancora più bella dall'ultima volta che ti ho vista>> mi dice regalandomi il suo più bel sorriso. Io ricambio il gesto e arrossisco.
<< mamma, Meri soffre della sindrome dell'imbarazzo>> dice Piero sarcasticamente e appoggiando un braccio sulle mi spalle. Lei ride molto simpaticamente, contagiandomi. Il padre di Piero è felice, anche lui.
<< MariaGrazia! Come stai? E tu Francesco?>> dico abbracciandoli uno per uno.
<< io bene e tu ti sei ripresa?>> mi chiedono entrambi. Quella domanda mi è stata fatta molte volte e ogni singola volta ho un flash di quei momenti, ma adesso non mi recano più nessun dolore.
<< si, mi sono ripresa benissimo ed è tutto merito di tuo fratello Piero. Avete un fratello speciale>> gli dico sorridendo. Loro ricambiano e mi abbracciano.
<< lo sappiamo>> dice MariaGrazia.
<< dai, entriamo e vi presento tutta la mia famiglia>> dico con sguardo disperato.Finito il pranzo, i genitori di Piero rimangono fino alla nostra partenza. Io e Piero siamo in camera, da soli, per prendere le valigie e partire. Potremo restare quanto vogliamo ma sono ancora in ansia per la sorpresa che mi spetta.
<< amore mio, non so dirti a parole quanto mi sei mancata>> mi dice Piero tenendomi i fianchi.
<< vale lo stesso per me>> gli dico sorridendo. Ci lasciamo un forte bacio per poi prendere le valigie e andare. Ecco i fatidici saluti con i familiari.
<< prenditi cura di Meri>> dice la signora Eleonora a Piero.
<< mi fido di te>> dice invece mia madre a Piero. Io riesco solo a ridere, non so di preciso il perché. Mio padre abbraccia Piero come se fosse suo figlio e questa scena mi riscalda il cuore fino in fondo. Gli uomini della mia vita.
<< Meri, goditi questi giorni come non mai>> mi dice la signora Eleonora.
<< in bocca a lupo>> mi augura il signor Barone. Poi saluto Francesco e MariaGrazia. Comunque, dopo aver salutato tutti diciamo, saliamo in auto e ci rechiamo all'aeroporto di Catania. Insieme siamo felici, infinitamente felici. Mi volto e lo guardo ebetemente mentre guida. Mi incanto a questo spettacolo che ancora stento a crederci sia mio. Lui si volta e nota il mio sguardo e sorride.Siamo saliti sull'aereo e tenendoci per mano sorvoliamo il mondo.
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Saranno coincidenze?
FanfictionMeri, una semplice studentessa, incontrerà un ragazzo che gli cambierà per sempre la vita. Ma la felicità non è per sempre e una serie di problemi molto gravi, susciteranno grossi episodi spiacevoli tra la coppia. Adesso sta a voi conoscere questi p...