CAPITOLO 19

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Adesso devo trovare il coraggio per dirlo ai miei genitori. Lo dovrò fare privatamente e poi dovrò dirlo anche a Daniela e alle altre. Ci sarà da versare solo lacrime. La mia vita va in frantumi e ho solo 19 anni. Si cazzo, 19 anni! E non posso nemmeno prendermela con nessuno. Nessuno ne ha colpe, ma adesso, è tempo di rimboccarsi le maniche e prendere coraggio. Devo vincere questa guerra, sì, solo per Piero e il nostro amore. Abbiamo deciso che ci sposeremo prima dell'intervento, così io andrò serena. È stata una cosa affrettata, ma gli invitati saranno pochissimi, una cosa molto familiare ecco. Adesso, insieme a Piero, mi reco in ospedale come promesso per fissare il giorno dell'appuntamento.
<< buongiorno dottore>> dico stringendogli la mano. Piero fa lo stesso, molto tristemente.
<< buongiorno Meri. Salve, sono il dottor Maggini>> dice rivolgendosi a Piero.
<< Piero Barone>> si presenta educatamente, facendo cenno.
<< la signorina mi ha detto che vorreste sposarvi il mese prossimo. L'ha informata di tutto?>> dice il medico.
<< si, in realtà abbiamo cambiato idea. Ci sposeremo prima dell'intervento>> spiego.
<< mi sembra giusto. Allora dovrete fare tutto di fretta>> dice cordialmente.
<< già>> rispondo.
<< allora signori, l'intervento verrà fatto venerdì prossimo e alle 07:30 del mattina deve essere qui. Effettueremo una mastectomia dove asporteremo l'intero capezzolo e una dissezione ascellare, dove asporteremo i linfonodi ascellari. Con la mastectomia ridurremo il rischio di riammalarsi del 90%. Successivamente, dopo un mese dall'intervento, inizieremo la radioterapia. Se la radioterapia procede bene, non ci sarà bisogno della chemioterapia. Solo dopo finite queste terapie, potremo modellare il seno come meglio preferisce, con una ricostruzione e delle protesi. Dopo l'intervento rimarrà quì in ospedale per almeno un giorno per vedere che effetti avrà su di lei l'operazione. Meri, le consiglio vivamente di non farsi scoraggiare, dato che il suo intervento è abbastanza pesante a causa dell'operazione in entrambi i seni. Dovrà anche pensare alla caduta dei peli>> mi spiega il medico. Fantastico, rimarrò senza seno. Sarà fantastico. Mi volto a guardare Piero e lo guardo con un velo di amarezza. Lui continua a guardare il medico. Rivolgo lo sguardo al medico e annuisco.
<< ci vediamo a Catania, venerdì alle 07:30>> mi dice salutandomi.
<< che felicità>> dico ironicamente. Il medico sorride e ci saluta.

In macchina Piero non parla. È visibilmente frustato ma lui non ha nessuna colpa. So come si sente ed ha ragione, ma io sono molto più disperata. Sto male per tutto, ma soprattutto per lui. Mi muore il cuore vederlo così e vorrei prendere tutto a pugni. Mi volto a guardarlo e lui fissa ancora la strada, estraniato.
<< mi dispiace...>> dico abbassando la testa. Una lacrima scende giù dal viso suo, ma non si volta e questo mi fa ancora più male.
<< non è colpa tua>> dice ancora a testa dritta, fisso a guardare la strada. Io scuoto la testa e rivolgo il mio sguardo fuori dal finestrino.
<< Amore, io vado a fare un giro, ho bisogno di stare un pò solo. Ci vediamo più tardi>> mi dice in macchina appena arrivati a casa, molto serio.
<< ah...va bene>> rispondo esitando. Scendo dall'auto e lo guardo andarsene. Spero solo che non combinerà qualcosa di male, come ha fatto la volta in cui era in ospedale. Guardo l'orologio e sono solo le 11:00 del mattino. Devo andare ad affrontare i miei genitori, da sola.
<< mamma, papà, devo parlarvi>> dico interrompendo una loro discussione. Si mettono a sedere e lo faccio anch'io. Mi siedo davanti loro e comincio a giocherellare con i pollici, in ansia.
<< Meri è successo qualcosa con Piero?>> chiede mio padre.
<< nono, cioè si... No>> dico confusa.
<< ecco...io...sto male>> dico. Loro contraggono le sopracciglia e mi osservano. Io alzo lo sguardo e inspiro profondamente.
<< mi hanno diagnosticato un cancro al seno>> dico. Mio padre sbianca e mia madre scoppia in lacrime.
<< lo sapevo io, lo sapeva che prima o poi dovevo riaccadere>> dice mia madre in preda alle lacrime. Mio padre l'abbraccia e per la prima volta, una lacrima riga il suo viso. A quella vista continuo a parlare.
<< venerdì mi opereranno a Catania e mi asporteranno gran parte del seno, inclusa la mammella. In entrambi i seni. Dopo dovrò seguire una cura a base di radioterapia e chemioterapia e successivamente un intervento di ricostruzione al seno>> dico in un unico fiato. Loro continuano a guardarmi sconvolta e solo adesso mi rendo conto quanto male gli abbia fatto inconsapevolmente. Sono uno schifo, in tutte le mie sfumature. Se trovo un periodo di rinascita, mi devo preoccupare.
<< però io e Piero ci sposeremo ugualmente, prima dell'intervento e quel giorno dovrà essere perfetto. L'ultimo prima di una lunga strada buia>> continuo.
<< ma come? La settimana prossima?>> dice mio padre.
<< si ma una cosa in piccolo, con voi, i genitori di Piero e qualcuno dei miei amici>> dico.
<< Meri, al matrimonio ci penso io, tu preparati psicologicamente>> interviene mia madre. Io le sorriso. Ma adesso ho bisogno di tranquillità e vado a sedermi davanti il mio amato pianoforte. L'ultima volta che entrai qui, dissi quella brutta notizia a Piero.
"Piero".
Spero che per ora di pranzo ritorni.
Comincio a suonare le note di "All of me- John Legend" . Amo questa canzone perché mi ricorda Piero e quando la suono, riesco persino a immaginarlo fra le mie braccia, quello di qui ho bisogno adesso. Il pianoforte è l'unica cosa che riesce a trasmettermi tanta tranquillità, per questo non ho mai smesso di imparare a suonarlo.
Sono già le 17:00 e Piero non è ancora tornato. Prendo il pc e navigando su internet, mi informo di tutti gli effetti collaterali dell'operazione. Ma la mia testa ha sempre una preoccupazione.


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