Mi affretto ad uscire dal taxi, impaziente di riprender aria fresca. Non ero mai stata in America e sotto questo enorme palazzo, mi sento una semplice ed insignificante donna, in cerca di qualcuno che forse non troverà mai. Francesco recupera il posto al mio fianco e pian piano ci dirigiamo dentro. Lui comincia a parlare con una donna alla reception e capisco che prenota due camere. Io continuo a scrutare l'ambiente intorno e non riesco a fare altro se non rimanere bloccata quì, al centro di questa immensa stanza, in attesa di qualcosa. Qui a New York sono le 14:00 del mattino e non riesco a pensar altro se non al suo improvviso arrivo. Al suo effetto, alla sua compagnia, alla sua presenza, al suo sguardo, alla sua profana bellezza e al suo profondo amore che nutre per me.
<< Meri, ho prenotato due camere. Penseremo a lui dopo aver pranzato>> dice Francesco distraendomi dai miei pensieri. Mi volto con uno sguardo quasi assente.
<< okay>> sussurro. L'ascensore ci conduce al quinto piano di quel lussuoso albergo, di qui io mi sarei potuta permettere solo una notte. È giovedì quest'oggi e se solo penso che lunedì dovrò cominciare a lavorare, mi viene in mente a quanto possa essere folle. Perdo tempo per sistemare le valigie in camera, ma Francesco mi aspetta per pranzare nel ristorante appartenente all'hotel.
Un lussuoso locale, meraviglioso, viene chiamato un semplice ristorante. In Italia questi ristoranti non si trovano nemmeno nel più lussuoso del paese. Non concentro la mia attenzione al locale, ma maggiormente a chi mi sta attorno. Cerco il suo sguardo fra milioni di sguardi, ma con scarsi risultati pari a zero. Francesco mi conduce ad un piccolo tavolo e io vago ancora con la mente.
<< pensi ancora di cercarlo così?>> mi chiede. Il mio sguardo ritorna al suo.
<< si, cioè no...non lo so. Francesco dove lo cercheremo?>> chiedo imperterrita.
<< non lo so nemmeno io. Cercheremo di scoprire il numero della stanza>> risponde.
Un piatto fumante di spaghetti, mi si presenta davanti ma il mio stomaco ha deciso di chiudere le porte.
<< Meri mangia, per favore. Abbiamo affrontato un lungo viaggio e hai bisogno di metterti in forza>> mi dice Francesco. Io lo guardo, con sguardo ancora assente.
<< non ho fame>> rispondo abbassando la testa.
<< Francesco, vado un attimo in bagno>> lo avviso ed ottengo sua risposta. Mi alzo e ritorno all'ingresso della stanza, cercando i bagni. Una grande porta illumina la scritta "wc". Faccio ingresso e due porte secondarie dividono i bagni maschili da quelli femminili. Mi dirigo all'apposita stanza ma, improvvisamente, un volto a me conosciuto mi blocca. Ignazio alza lo sguardo e appena mi scorge, riesce solo a barricare gli occhi, provando un enorme senso di sorpresa.
<<Meri, cosa ci fai qui?!>> esclama con uno sguardo tra un misto di paura, ansia ma un velo di rabbia.
<< ciao anche a te Ignazio>> rispondo osservando la sua, inconsapevole, presa del mio avambraccio. Mi invita a spostarci dietro il muro che divide le pareti. Lo guardo con aria interrogativa e lui, in assenza di parole, riesce finalmente ad abbracciarmi in un forte abbraccio, ricco di gioia.
<< Scusami...è pericoloso. Non devi assolutamente farti vedere Meri, ti supplico>> mi implora, barricando i suoi piccoli occhi pieni di paura. Aggrotto le sopracciglia e deglutisco a bocca asciutta da quelle parole.
<< ma perché?!>> esclamo.
<< Meri, per favore... Ti spiegherò dopo. Promettimi che non ti farai vedere>> sussurra a bassa voce e ad occhi ancora barricati.
<< va bene Ignazio, te lo prometto. Sai il numero della stanza di Piero?>> chiedo esponendo la domanda venutami.
<< lo spero. È la 312>> risponde. Quel numero sembra quasi un miracolo.
<< grazie infinite Ignazio!>> esclamo sorridente.
<< si ma non puoi presentarti dal nulla. Non devi farti vedere soprattutto da lui! Sei sola?>> chiede.
<< no, sono venuta accompagnata da Francesco>> rispondo.
<< bene. Manda prima lui e poi escogitate qualcosa... Adesso devo andare. Se c'è qualche problema contattami tramite messaggi Meri, mi raccomando>> sussurra. Io annuisco quasi euforica, evolvendo nella mia mente la possibilità di poter finalmente rivederlo.
<< va bene. Grazie infinite Ignazio>> dico abbracciandolo.
<< ma di nulla... Non parlare del tuo arrivo con nessuno e non farti vedere dai paparazzi>> esclama sottolineando l'ultima frase. Annuisco.
<< ciao>> dice lasciandomi un casto bacio sulla guancia. È tutto un escamotage per non farmi scoprire. Devo trasformarmi in una specie di spia. La curiosità aumenta sempre di più, in attesa di dare un motivo ben valido a questa sceneggiata, a quella minaccia. Mantenendo la calma, ritorno da Francesco.
<< Francesco, ho incontrato Ignazio! Mi ha dato il numero della camera di Piero >> dico sorridente ma a bassa voce.
<< Ignazio? E adesso che si fa?>> chiede.
<< adesso? Vai in quella camera, ti riprendi tuo fratello e lo trascini in camera mia>> rispondo.
<< geniale>> sbotta in un sorriso.
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Saranno coincidenze?
FanfictionMeri, una semplice studentessa, incontrerà un ragazzo che gli cambierà per sempre la vita. Ma la felicità non è per sempre e una serie di problemi molto gravi, susciteranno grossi episodi spiacevoli tra la coppia. Adesso sta a voi conoscere questi p...