CAPITOLO 12

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Siamo già in partenza per Naro. Abbiamo passato Santo Stefano da me e adesso tocca alla famiglia di Piero. Un ultimo saluto ai miei genitori e via. Qui in macchina c'è una quiete unica con lui.  Ad un tratto, la radio riproduce le note de "non ti scordar di me". Ci guardiamo e io, come solita, scoppio in lacrime di gioia. La felicità che provo è un sentimento indescrivibile, ricordando quella sera piena di calore.
<< come mai hai scelto proprio questa?>> gli chiedo.
<< perché non volevo che tu ti scordassi di me, come io non mi sarei scordato di te. Ma adesso è tutta un'altra storia>> mi risponde.

<< eccoci>> mi dice entrando in una stradina dove, in fondo, mi indica casa sua. Sento l'ansia che mi sale su per le viscere, colpendo al cuore.
"coraggio" .
Piero mi apre la portiera dell'auto e io scendo sorridendo con i miei tacchi alti, di cui mi sono già pentita. Mi volto e noto tutti i suoi parenti uscire di casa. Sono tutti sorridenti e tutto questo mi scalda il cuore. Piero mi prende per mano e mi conduce verso i suoi genitori.
<< salve signora, è un grande onore aver accettato il suo invito>> dico sorridendo e fingendo d'esser sicura di me stessa. Sono un po' in soggezione ma cerco di non farci caso.
<< il piacere è tutto nostro! Non posso credere che sei in carne ed ossa davanti i miei occhi>> mi dice sorridente. Piero è tutto sua madre e la bellezza si nota. Io, all'affermazione della signora, non posso che arrossire, come al mio solito.
<< comunque io sono Eleonora e mio marito si chiama Gaetano>> mi dice. Io sorridendo, porgo la mano ai due.
<< ciao>> mi dice sorridente il signor Gaetano. Poi mi volto e noto la sorella e il fratello di Piero.
<< piacere Francesco>> mi dice porgendomi la mano. Per un momento lo guardo negli occhi ma poi stringo la mano. C'è qualcosa in Francesco, che m'incuriosisce. Non saprei, forse il suo intenso sguardo. Anche lui mi ha guardata diversamente. Devo distrarmi da questi pensieri.
<< piacere MariaGrazia>> mi dice la sorella di Piero, sorridente.
<< prego accomodati Meri>> mi dice Eleonora facendomi entrare in casa.
"Mmh che profumino"
Posso sentire il profumo di Piero con un misto di altri bei profumini. Mi volto e Piero è dietro me che mi tiene ancora la mano.
<< sei stata bravissima>> mi sussurra all'orecchio. Lo guardo negli occhi. Proseguo la conoscenza con gli altri parenti. Dopo pranzo, Piero si siede al pianoforte e comincia a suonare le note di una sinfonia di Bach, non ricordo quale. Sono incantata dal suono, ma l'arrivo di Francesco mi distrae. Si siede vicino me, mentre tutti osservano Piero, e mi guarda. Mi volto e gli sorrido, e lui altrettanto.
<< non ti immaginavo così>> mi sussurra.
<< e come?>> rispondo con uno sguardo fra un misto di sorriso e domanda.
<< meno fine. Per questo voglio congratularmi per la tua eleganza>> mi dice. Intanto io volgo lo sguardo a Piero, che non si è accorto di noi. La presenza di Francesco mi provoca qualcosa. Il suo sguardo è molto intenso. Lo guardo e gli sorrido.
<< non ti piacciono i complimenti?>> mi chiede piano.
<< non molto>> dico. Lui mi sorride sollevando un sopracciglio poi si alza e ritorna al suo posto. Io rimango quì, un pò sconvolta. Una strana conversazione. Piero ha appena finito e si alza.
<< questa sinfonia la dedico a tutta la mia famiglia, ma in primis al mio grande amore: Meri>> dice fiero rivolgendosi a me. Io arrossisco e, ovviamente, continuo a sorridere.
" perché non smetto di sorridere?"
Un applauso invade tutta la stanza e Piero si avvicina lasciandomi un casto bacio alle labbra.
Ho fatto conoscenza con alcuni cugini di Piero e sono simpaticissimi. Io e Piero usciamo a prendere un pò d'aria fresca.
<< piaci già a tutti>> mi dice. Mi volto a guardarlo.
<< mi hanno fatto tutti i complimenti e questa è una cosa super positiva>> continua.
<< anche tu hai fatto lo stesso effetto ai miei parenti>> gli dico.
<< ma sai che tuo nonno mi ha detto questo: 'prenditi cura di mia nipote come se fosse un diamante prezioso perché lo è'>> mi dice. Io scoppio in una fragorosa risata.
<< mio nonno è l'uomo più saggio che abbia mai conosciuto. Mi ha sempre trattata benissimo e ha sempre capito quando ero giù di morale, tirandomi su con le sue battute. È una bellissima persona>> dico. Si, mio nonno è unico, come tutti diremmo dei nostri nonni.
<< lo so, lo so. Gliel'ho promesso. Ti tratterò come un diamante perché lo sei>> mi dice Piero abbracciandomi.
<< adesso sono un oggetto?>> dico scherzosamente.
<< mi scusi madamoseille, ma lei è tutto>> mi dice.
<< una frase più romantica?>> dico ironica.
<< la mia mente è offuscata e inebriata dal tuo profumo e non mi permette di essere molto lucido>> mi dice.
<< ooh >> dico sorridendo e poi baciandolo.
<< ti amo>> dico per poi ribaciarlo.
<< anch'io>> mi risponde.

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