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La gente si aggrappa all'abitudine come ad uno scoglio, quando invece dovrebbe staccarsi e tuffarsi in mare. E vivere. - (Charles Bukowski)

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Il fatto che Niall, stia parlando a ruota libera, aiuta.

Aiuta a non pensare se sto facendo la cosa giusta, se non dovevo semplicemente chiudermi nella mia stanza e mettere da parte l'orgoglio.

È a causa dell'orgoglio che sono qui, che ho abbandonato la mia idea di studiare, e ho chiesto a Niall di darmi un passaggio fino al pub; tutto per dimostrare a Harry qualcosa.

È tremendamente superficiale da parte mia, assolutamente non da me, pensare di dover dimostrare qualcosa a qualcuno che nemmeno conosco, ma non potevo stare nella mia stanza, non potevo dargli l'occasione di aver vinto questo piccolo teatrino che ha messo in piedi.

Pensavo che la conversazione avuta l'altra sera potesse essere una tregua, abbiamo parlato come due persone pressoché normali, e speravo che potesse essere così da ora in poi, ma evidentemente il ragazzo sigaretta non è del mio stesso parere.

E se tornassi indietro? Mi sto rendendo ridicola e non ho nulla da dimostrare, nemmeno a lui, a maggior ragione a lui!

"Chi ti ha mangiato la lingua?"

Niall guida esperto sulle stradine strette che ci conducono al paese con il suo solido sorriso in volto. Vorrei che mi spiegasse il suo segreto; nonostante lavori tutto il giorno, e abbia litigato con Cris sembra riuscire sempre a trovare il lato positivo delle cose.

"Nessuno. Il senso di colpa si sta facendo spazio dentro di me e non mi piace accoglierlo tutto qui."

Niall mi guarda velocemente prima di riportare lo sguardo sulla strada. "Di cosa stai parlando, esattamente?"

Dei miei buonissimi propositi che stanno andando a monte, o meglio a valle dal momento che vista l'altitudine, siamo senza dubbio a monte. "Avrei dovuto iniziare a studiare, ma sto continuando a rimandare, non sono venuta qui per divertirmi."

"Dovresti rilassarti."

"Spiegami il tuo segreto, e lo farò!"

Niall sorride alzando le spalle. "Ho pochissimo tempo libero; mi alzo presto al mattino e torno tardi alla sera, e non è detto che dopo cena non debba aiutare mio padre al laboratorio, quindi non posso permettere che il poco tempo che mi rimane, per pensare a qualcosa che non siano i miei doveri, venga rovinato dalle cose brutte. Abbiamo solo una vita Neva."

La sua filosofia è fantastica, non fa una piega, e nonostante io non sia del tutto certa che la vita a nostra disposizione sia solo una, lui ha ragione. "Sono solo sorpresa, ecco tutto."

"Da cosa?"

"Da tutto. Sono arrivata da pochi giorni, e sembra che le cose stiano correndo troppo in fretta. Mi trattate come se avessi sempre fatto parte del vostro gruppo, e non mi aspettavo nulla del genere."

"Non dovrebbe essere una cosa positiva?"

Annuisco, sospirando. "Lo è, dico sul serio, ma non era programmato, e dovrei semplicemente attenermi ai piani."

Il fatto che Niall rimanga il silenzio, mi preoccupa e mi solleva allo stesso tempo. Credo stia cercando di pensare se sono pazza o meno, e questa non è una novità, ma non sono sicura di voler sapere cosa pensa di me, in questo momento.

Siamo ormai giunti al pub, e il parcheggio pieno mi ricorda le parole di Cristian; ci saranno tutti, compreso colui con il quale, sto intraprendendo una sfida che non sarò mai in grado di portare a termine senza perdere la sanità mentale.

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