Tutte le persone silenziose e solitarie nascondono una capacità di amare che va oltre le parole. Sono le persone di cui devi percepire i gesti. E un gesto, molto spesso, vale molto di più di mille parole. - (M. Gitana)
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Adoro fare programmi. Li faccio di continuo, da sempre, in modo naturale, per far sì che nulla possa cogliermi alla sprovvista. Adoro farli e rispettarli, portare a termine anche il più piccolo obiettivo in modo che nulla si possa mettere fra me e gli altri e, per ora, nessun imprevisto è riuscito a cogliermi alla sprovvista, tanto da farmi dubitare sulla validità del mio modo di vivere.
Vivere nell'organizzazione non è un male, è utile, importante, soprattutto per chi, come me, odia non avere a disposizione i mezzi per risolvere un eventuale problema. Potrei vivere anche senza i miei programmi, ma ho scelto di non farlo, quando ho capito che sarebbe stata solo una perdita di tempo. Non voglio perdere il poco tempo che ho a disposizione per recuperare quei mezzi che mi servirebbero per prendere anche solo una decisione, perché quel tempo, è la cosa più preziosa e grande che ho.
L'ho capito con gli anni, e niente mi ha ancora dimostrato che mi sbaglio, che il mio modo di vivere mi penalizza in qualche modo e, finché non mi renderò conto che lo stile di vita "vivi alla giornata" è quello più proficuo, sotto tutti i punti di vista, allora continuerò per la mia strada.
Quella strada oggi è stata attraversata bruscamente da un ragazzo dagli occhi verdi che ha la strana abitudine di contraddirmi. Lo fa in continuazione, lo fa da quanto ci siamo conosciuti e penso che, in alcuni momenti, lo faccia di proposito, giusto per il gusto di accendere una discussione che, ovviamente, non ci porterà da nessuna parte.
L'ultima è avvenuta stamattina, appena sveglia, quando gli ho comunicato i miei ottimi piani per la giornata che lui si è impegnato tanto a modificare. Normalmente mi sarei battuta con tutte le mie forze per fare di testa mia, in questo caso prendere un autobus qualsiasi e andare in università a consegnare i moduli necessari a ultimare l'iscrizione, ma il dibattito avrebbe causato una perdita di tempo che voglio evitare.
Lo voglio evitare a maggior ragione con lui, lui che non ha apparentemente tempo per me e per nessuno al di fuori di sé stesso, ma che sta facendo di tutto per stravolgere la mia vita. Lo fa anche nelle piccole cose, riesce a farlo anche con uno sguardo e sono quelli, gli unici momenti in cui sarei disposta a perdere del tempo, perché quando si tratta di lui, non è mai una perdita.
È per questo motivo che lo sto ancora aspettando, nonostante abbia dieci minuti di ritardo sulla tabella di marcia e, quando vedo comparire il suo pick-up alla fine del vialetto, tutti i bilanci fatti in precedenza passano in secondo piano. Al primo compare lui, il suo sorriso appena trattenuto quando prendo posto al suo fianco, e i suoi occhi verdi che trovano immediatamente i miei.
Adoro che lo facciano, adoro che riescano a comunicarmi quello che lui a gesti e, soprattutto a parole, non sa fare. Lo adoro perché mi vedono; nelle mie stranezze, nel mio essere programmata per arrivare a una destinazione prefissata da anni, che lui, invece, non ha mai avuto.
"Ciao, Bambi."
Due parole, nove lettere, per un totale di undici elementi a formare una frase semplice, che mi scalda il cuore.
"Sei in ritardo, come hai intenzione di farti perdonare?" Non sono seria mentre lo dico e il fatto che lui non abbia immediatamente ribattuto, rivolgendomi semplicemente un sorriso, è indice del fatto che lo sa anche lui.
"Mercanteggiando."
"L'ultima volta che l'hai fatto avevi intenzione di farmi ubriacare con un intero cartone di birra, stavolta passo."

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Neve
Fanfiction"Due rette parallele non si incontrano mai." -Quinto postulato di Euclide-