Le donne forti sono come uragani. Diventano indomabili, quasi irraggiungibili. Non si fermano davanti a nulla. Sono discrete e amano quasi in segreto. Hanno sguardi sicuri e il cuore pieno di lividi. Sorridono ma ingoiano lacrime. Loro, sono le donne che fanno la differenza. (Luna del Grande)
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L'aria del mattino è più frizzante del solito. Nel cielo splende il sole, ma il vento freddo accarezza il mio viso ormai arrossato, in confronto a quello della donna al mio fianco, che risulta impeccabile come al solito.
Non ho mai avuto modo di vedere mia nonna truccata, l'ho sempre vista così; bellissima al naturale, con i suoi capelli bianchi sistemati in piccoli boccoli sulla fronte.
Sorride a tutti, ai passanti che abbiamo incontrato nella via principale, e anche a tutte le persone che per le corsie del mercato, le rivolgono saluti felici. È impossibile non volerle bene, ignorare il buon umore che sprigiona guardandola, nonostante la vita l'abbia messa più volte davanti a situazioni difficili.
Lei ce l'ha fatta, armandosi di coraggio, determinazione e voglia di regalare alle persone a cui vuole bene, soltanto grandi dosi di felicità. Vorrei poter fare lo stesso, vorrei poter essere guardata come dei semplici passanti guardando lei, ma so che nessuno riuscirà mai a eguagliare Nives Swarts, nemmeno io.
"Mancano le arance, hai bisogno di spremute al mattino per poter studiare", afferma dirigendosi verso il banco della frutta.
La seguo silenziosa come ho fatto da quando siamo partite da casa. Non ho problemi a svegliarmi al mattino, solitamente sono di buon umore, ma da quando ho aperto gli occhi, i pensieri che la giornata di ieri mi ha lasciato, hanno affollato la mente.
Mia nonna non ha introdotto il discorso, ma so che muore dalla voglia di farlo e qualcosa nel suo sguardo attento nei miei confronti, mi dice che quel momento non tarderà ad arrivare.
Recupero la borsa con la frutta, nonostante le sue proteste. "Ho ancora le forze per portare le borse della spesa bambina, ti sembro in difficoltà?"
"No, ma ora che sono qui, posso aiutarti. Cosa manca?" domando cercando di sbirciare sulla lista che tiene fra le mani.
Alza gli occhi al cielo facendomi sorridere. "Il pane e il latte, ma li prendiamo al negozio. Abbiamo giusto il tempo per il tuo resoconto della serata", sentenzia incamminandosi.
Mi affianco a lei non sapendo da dove iniziare. Parlarle di quello che succede nella mia vita è strano; non è come farlo con mia madre e nemmeno con una delle mie amiche, è incredibilmente facile ma nonostante io sappia che non mi giudicherà, avere il suo parere è fondamentale.
"È stata una bella serata", improvviso. "Siamo stati a cena e abbiamo parlato delle nostre vite e aprirmi con Cristian è facile. Abbiamo tante cose in comune e sembra interessato a tutto ciò che ho da dire, anche alle cose che solitamente non importano a nessuno."
Mia nonna mi ascolta in silenzio, annuendo di tanto in tanto. "Sua madre è sempre stata fiera di lui, è un bravo ragazzo e sono felice che si sia interessato a te, ma veniamo alle cose più importanti. Ti piace?"
Mi piace? Credo di sì, ma non nel senso che intende lei, purtroppo o per fortuna. L'immagine del viso di Cristian vicino al mio, ritorna a farsi spazio nella mia mente, facendomi arrossire. "Sì, allo stesso modo in cui mi piace Niall."
Mia nonna sospira, guardandomi divertita. "Un giorno arriverà quello giusto per te, bambina. Ho bisogno di vederti felice prima di non essere più in grado di apprezzare quel momento con te."
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Neve
Fanfiction"Due rette parallele non si incontrano mai." -Quinto postulato di Euclide-