Perché gli occhi si amano prima del cuore, si baciano prima delle labbra, fanno l'amore prima del corpo. - (C. Formisano)
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Per dormire con qualcuno è necessaria fiducia. Tanta fiducia nella consapevolezza che ti mostrerai a lui priva di barriere, parole e maschere.
Quando dormi con qualcuno le tue difese vengono meno, ci sei solo tu, vulnerabile e poco vigile, con l'unica consapevolezza che, solitamente, chi dorme con te, ripone nei tuoi confronti la tua stessa fiducia.
Non so se Harry l'abbia fatto stanotte, se si fidi di me a tal punto da lasciarsi andare in questo modo, ma è probabile che la sua sicurezza non lo porti a farsi domande del genere, come invece sto facendo io.
Mi pongo queste domande da sveglia, non abbastanza da avere il coraggio di aprire gli occhi, ma a sufficienza da rendermi conto che la logistica di questo letto, durante la notte, è cambiata.
Harry continua a tenermi stretta, ma adesso sono per lo più io a farlo. Con la testa appoggiata sul suo petto, mi stringo a lui, cingendolo con un braccio che sarei tentata di spostare. Farei lo stesso con la gamba, che è aggrappata alla sua in una morsa che non è da me; non è da quella ragazza che fino a qualche mese fa, odiava dormire con qualcuno.
La verità è che fino a qualche mese fa, non mi sarei trovata in una situazione del genere; l'unico ragazzo con cui sono arrivata ad instaurare un rapporto di fiducia tale, da riuscire a dormire tranquilla con lui, nello stesso letto, è Matteo. Ma in quel caso aveva senso, logica e tutte quelle cose che hanno sempre caratterizzato la mia vita.
Stamattina nessuna di quelle caratteristiche è presente in questa stanza, nessuna a maggior ragione se la sua mano grande è strettamente ancorata al mio fianco, impedendomi di muovermi senza svegliarlo. Mi sto sforzando di non pensare come potremmo sembrare visti da fuori, ci sto mettendo tutta la forza di cui dispongo, ma il calore del suo corpo è troppo elevato, il battito del suo cuore sotto al mio orecchio troppo ritmico e il suo profumo, semplicemente troppo.
Lo sento ovunque, lo sento intensamente e sono certa che questo ricordo tornerà a bussare alla mia porta nei momenti meno opportuni. Nonostante questo però è bello; è bello questo scambio di fiducia, questo abbraccio e questo legame silenzioso che sto scrivendo da sola, ma che mi rende felice.
È il motivo per cui non mi sono ancora spostata, per cui non ho ancora mosso nemmeno un muscolo per cercare di non svegliarlo, perché la voglia di vivere all'infinito questo istante è troppo forte.
Non ho idea di come potrebbe interpretare lui questo scambio e, in tutta onestà, ho paura che possa cancellare tutto; i passi avanti, le sensazioni, e le parole che mi ha rivolto soltanto qualche ora fa.
"Buongiorno...", la sua voce roca mi raggiunge, solleticando tutti i miei sensi.
Sono obbligata ad aprire gli occhi adesso, a guardare come il mio braccio si aggrappa alla sua maglietta bianca, al modo in cui la sua mano grande, mi tiene vicina a lui.
"Da quanto sei sveglio?"
Resto immobile, ferma il più possibile nella speranza di non compromettere ancora di più, questa situazione che già di per sé lo è.
"Da quanto le rotelline del tuo cervello hanno iniziato a girare, svegliandomi." Sposta leggermente la mano dal mio fianco, posizionandola più in alto.
La sua presa è meno ferrea, potrei tentare di spostarmi, ma non credo di aver accumulato abbastanza coraggio per riuscire a farlo. "Non abbiamo rotelline nel cervello."

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Neve
Fanfiction"Due rette parallele non si incontrano mai." -Quinto postulato di Euclide-