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Uno è attratto dai posti in fondo al mondo perché pensa che lì potrà trovare quello che è in fondo a sé stesso. - (Lorenzo Jovanotti Cherubini)

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I giorni passano rincorrendosi l'un l'altro, pieni di input positivi che non mi sarei aspettata. Vivere qui è incredibilmente facile nonostante la tranquillità che ci si aspetta, non sia quella che si incontra.

Sono passate tre settimane dal mio arrivo e sono incredibilmente soddisfatta; di me stessa, degli altri, del mondo.

Ho perso il conto delle volte che mi sono guardata intorno e ho trovato soltanto estranei. Passeggiavo per i corridoi dell'università e vedevo soltanto persone; persone per lo più vestite allo stesso modo, con il medesimo modo di fare, talmente prevedibile, da assimilare i loro dialoghi ad un copione già scritto.

Non ho mai perso la fiducia nel mondo, nonostante tutti i fenomeni che costantemente affollano le testate giornalistiche e i telegiornali mi portino a farlo, perché il mondo sono le persone e ho avuto modo nella mia vita di incontrarne alcune, per cui vale la pena essere positivi.

La perfezione non esiste, il mondo non potrà mai essere perfetto, ma so che posso fare di tutto perché il mio piccolo mondo, possa essere vicino a quello che davvero vorrei.

Osservo i movimenti automatici di mia nonna mentre spolvera le vecchie foto di famiglia. Nella maggior parte di esse è immortalato un uomo dal viso dolce che assomiglia incredibilmente a mia madre. Non ho mai avuto l'occasione o la fortuna di incontrarlo, perché ha lasciato la nostra famiglia prima che io, e i miei cugini nascessimo.

Mia nonna ha cresciuto due figlie da sola, senza chiedere l'aiuto di nessuno e per quanto mia madre possa essere diversa da me, Nives Swarts ha fatto un ottimo lavoro.

Amava mio nonno. Lo scorgo dai suoi occhi che guardano malinconici quelle foto, lo percepisco dalla sua voce emozionata mentre parla di lui e tutto questo amore riesce a trasferirsi immutato anche a me.

Non ho conosciuto quell'uomo, posso basarmi solo sui racconti che mi vengono trasmessi, eppure sento di volergli bene. È strano come il nostro cervello riesca ad affrontare situazioni di questo tipo; come si può voler bene ad una persona che non abbiamo conosciuto?

Avrebbe potuto essere l'individuo peggiore del mondo, eppure non posso fare a meno di sentire la mancanza di un nonno a cui, nonostante tutto, mi ritrovo a voler bene.

Il mio piccolo mondo sta diventando sempre più bello. È grande, di una forma indefinita fatto di puntini che posso unire fra loro a mio piacimento. Non ha una geometria caratteristica ma questo è un bene, so con certezza che è diverso da qualsiasi cosa già esistente ed è per questo che è speciale.

"C'è amore nell'aria?"

Porto il mio sguardo sulla donna davanti a me, sorridendo appena. "C'è sicuramente il tuo per il nonno", suggerisco mettendomi comoda sulla poltrona.

Il libro che sto leggendo mi sta mettendo il difficoltà. Non è abbastanza intrigante da catturare le mie attenzioni o forse sono io, che dopo tanto tempo, non ho più la necessità di rifugiarmi in una vita diversa dalla mia.

"Oh, puoi giurarci bambina... Perché sorridevi persa nei tuoi pensieri?" domanda la nonna, osservando qualcosa fuori dalla finestra.

"Stavo pensando ... sta andando tutto bene, mamma e papà mi mancano, Ginevra e Lavinia anche, ma sto bene, è come se fossero qui, e qui sto bene, con te, con Niall, Cristina e gli altri", spiego gesticolando.

NeveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora