Ama la goccia che fa traboccare il vaso. È nascosto lì dentro ogni bel cambiamento. -(Gemma Gemmiti)
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È faticoso, tremendamente faticoso chiudersi il passato alle spalle.
È impossibile quando, per tutto il giorno, sei costretta a guardare il tuo sbaglio più grande, condividere la tua stessa cubatura. Le conseguenze sono così disastrose, che rifugiarti nella tua stanza ad ogni occasione possibile, diventa indispensabile per respirare.
Respirare e fingere, fingere e resistere, tre cose che combinate, ti portano all'isolamento.Spegnere il telefono è stato istintivo, ignorare la festa di stasera anche, e avrei voluto concludere la mia serata così; nella calma della mia stanza, nel silenzio della tranquillità, ma la mia bionda amica ha deciso di ignorare i miei chiari messaggi e presentarsi qui, con suo fratello al seguito, nel tentativo di farmi cambiare idea.
"Cris, ho detto di no! Puoi andare da sola, posso saltare una festa, non ho firmato nessun contratto che mi costringe a uscire il giorno della vigilia alle undici di sera..."
La mia amica passeggia velocemente nella mia stanza fulminandomi di tanto in tanto con lo sguardo. "Ho provato a trovare una motivazione valida a questo tuo rifiuto, ma non c'è. Ci saremo tutti, è una tradizione e ci sarà anche tua cugina, quindi non vedo davvero perché tu non possa alzare il sedere da quel dannato letto e venire con me!"
In una sola frase ho trovato mille motivazioni per cui non sarebbe saggio andare a quella festa e la prima è così lampante da voler affondare nel piumino nuovo che mamma ha deciso di regalarmi. "Cris non ti sto dicendo di non andare, ok? Ti sto invitando a farlo, a liberare tuo fratello dall'interrogatorio che sono certa si sta svolgendo al piano di sotto, e partecipare a questa fantastica festa. È iniziata da due ore ormai e Niall si starà chiedendo che fine hai fatto, quindi te lo chiedo per favore, lasciami qui e vai a quella dannata festa, ok?"
Cristina si ferma davanti al mio letto, con le mani sui fianchi. "Credi che Dartagnan si sia arreso così facilmente? Che abbia lasciato che i moschettieri si lamentassero senza agire? Te lo dico io, no! Quindi alzati da lì e indossa qualcosa che non sia il tuo pigiama. Tutti per uno, uno per tutti, ricordi?"
Non sta citando davvero i tre moschettieri in una situazione come questa. Sospiro affondando la testa nel cuscino. Non voglio spiegarle di Nadia, dei motivi che mi hanno portato a non voler respirare la stessa aria che respira lei. Non voglio aprire questo capitolo della mia vita che ho lasciato sepolto a Milano.
"Cris, l'epoca dei moschettieri è passata. Gli uomini in calzamaglia non esistono più e l'utilizzo di armi senza apposito permesso non è legale."
"Ma il motto continua ad essere eccezionale, focalizzati sull'obiettivo Neva, ti sto chiedendo questo!"
Il materasso del letto si abbassa sinonimo del fatto che Cristina ci si è appena seduta. Alzo la testa, trovando il suo sorriso ad accogliermi. "Quale sarebbe l'obiettivo?" domando.
"Smettere di nasconderti e di scappare dalla realtà. Non voglio sapere cosa sia successo tra te e la tua famiglia, ma da quando sono arrivati sei in continua fuga e non posso permettere che tu lo faccia, dal momento che mi hai dimostrato di essere in grado di affrontare ogni cosa se lo vuoi. Quindi alzati di lì, mettiti quello che avresti messo se loro non fossero qui e divertiamoci insieme come avremmo fatto, ok?"
Vorrei che lei non fosse così convincente, che non dimostrasse di conoscere i miei punti deboli così bene nonostante io mi sia curata di nasconderli nel miglior modo possibile. Sarà un disastro, non riuscirò a comportarmi con lei come se nulla fosse successo e passerò per la stronza che non sono, ma è inevitabile se voglio continuare ad essere me stessa come sto facendo da quando sono qui.

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Neve
Fanfiction"Due rette parallele non si incontrano mai." -Quinto postulato di Euclide-