Capitolo 12

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"Ashley!!"


Non faccio in tempo ad entrare in casa che Mike e Emily mi saltano letteralmente addosso.


"Mi siete mancati anche voi, pesti!" dico abbracciandoli.


"Papàaaa!" urlo per farmi sentire e subito vedo la sua figura percorrere il salotto.


"Ashley!" saluta abbracciandomi.


"Grazie Jo" dice stringendogli la mano.


"Si figuri"

Detto questo Jo mi da un bacio sulla guancia e mi saluta.


"Ci vediamo domani piccola" dice e poi esce di casa.


Arrossisco leggermente e vedo Emily sghignazzare.


"Mi siete mancati ragazzi" dico buttandomi sul divano.


"Anche tu ci sei mancata, ragazza" scherza mio padre.


Mi alzo dal divano e lo abbraccio, mi era mancato.
I miei fratellini, corrono verso me e papà e si uniscono all'abbraccio.


"Ok, ora mi state strozzando!" dico.


Dopo un po', mi liberano da quell'abbraccio e mio padre chiede: "allora come sei stata in questi giorni?"


"Bene" rispondo.


"Sono le otto" dico.


"È passato in fretta il tempo" continuo.


"Mangiamo la pizza?" chiede Mike a papà.


"Mh..ok.." dice papà.


"Vado ad ordinarla" annuncio.


Mi metto le scarpe e il giubbotto ed esco di casa.
La strada è illuminata dai lampioni, passano alcuni ragazzi mano nella mano, e per qualche istante immagino me e Jo, insieme.


"Non voglio che ti scotti con il fuoco, piccola"


Mi aveva detto; com'è possibile che lui si crede così... oscuro. Crede di non avere luce in se.
Mentre cammino rifletto; Jo sa molto su di me, e io non so niente su di lui. Com'è possibile? Com'è possibile che mi piaccia un ragazzo che a malapena conosco?


"Vedi sempre della luce in persone che non ce l'hanno" mi ha detto una volta.


Continuo a camminare finché non finisco contro qualcuno.


"Hey sta più attenta, cazzo!"


"Scusa" dico al ragazzo sicuramente ubriaco.


Alzo gli occhi per guardarlo meglio. È Jo.


"Jo?"chiedo con voce flebile.


Quando anche lui alza lo sguardo dalla bottiglia che ha in mano, su di me, si ferma.


"Ashley? Sei tu o è solo un miraggio?" dice ridacchiando.


"Sono io" dico e poi continuo:


"Sei ubriaco!". Le parole mi escono con una nota di disgusto.


"Io..."cerca di difendersi ma lo fermo.


"Ok" dico solamente e continuo a camminare lasciandomelo alle spalle. Jo inizia a correre per raggiungermi.


"Non ho bevuto così tanto" continua.


"Ok" ripeto e continuo a camminare.


"Mi dispiace" dice lui.


"Anche a me" dico a mia volta.

"Mi dispiace di non far parte della tua vita."


Detto ciò vado via.


Mentre cammino lo sento ridere.


"Come non fai parte della mia vita? Com'è possibile se in realtà sei la mia vita?!" dice facendosi più serio.


A quelle parole il mio cuore perde un battito. Mi avvicino di più a lui.

"Cosa?" chiedo.


"Hai sentito! Dici che non fai parte della mia vita! Piccola, tu sei la mia vita! E vuoi sapere anche perché mi hai trovato in questo stato, eh?!" grida dando spettacolo ma a me non importa di nessuno se non di lui.


"Mi sono ubriacato per dimenticarti! Perché da quando ci sei tu il mio cervello e il mio cuore si sono fottuti!" urla.


Rimango di sasso a quella rivelazione.


Mi ama? Com'è possibile?


"Io.." balbetto.


Cerco di dire qualcosa ma lui si avvicina a me e mi spinge al muro. Mi blocca i polsi e dice:

"Hai capito bene, sono pazzo. Completamente pazzo".

Dice e mi guarda con quegli occhi verdi e poi dice: "Completamente pazzo di te".

Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora