Capitolo 26

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Leggete l'angolo autrice

Asciugo una lacrima che scende copiosa dal mio viso e mi sforzo di essere felice per lui.

"Prometti di chiamarmi quando arrivi?" chiedo insicura.

"Certo"dice e mi abbraccia forte per poi darmi un bacio. Imprimo bene questo ricordo perché so già che prima di averne un altro passera un anno intero.

Qualche minuto dopo ci viene annunciato che l'aereo partirà a breve, Jo mi da un bacio sulla fronte e ci guardiamo per alcuni secondi.

"Mi mancherai tanto, Piccola" dice e io scoppio a piangere.

"Ti amo" rispondo e lui dice la stessa cosa per poi allontanarsi da me.

Asciugo rapidamente un' altra lacrima sforzandomi di non farne scendere altre dai miei occhi. Il cielo è sereno e vedo in lontananza l'aereo volare sopra di me allontanandomi da Jo.

"Ti amo" sussurro con le mani sul petto. L'aereo vola sempre più lontano, si trasforma in un pallino e poi scompare. Vedo altre famiglie come me andare via dall' aereoporto per ritornare alle loro case e sperano di rivedere di nuovo i loro cari.

Accendo il cellulare che avevo spento e chiamo Matt.

"Ashley?"chiede. Dopo essere uscita con lui quel giorno, non l' ho più chiamato.
"Sono all' aereporto"dico e lui senza chiedermi spiegazioni si limita a dire:"Arrivo"

Quando scorgo la figura di Matt gli corro incontro e lo abbraccio. Lui ricambia stringendomi a se e dopo poco ci incamminiamo a casa mia. Entro nella sua auto e senza nessuna domanda da parte sua inizio a parlare:"è partito per l'esercito, lo rivedrò tra un anno"

Matt mi ascolta in silenzio e quando termino il racconto, si ferma con l'auto nel parcheggio di un bar e mi osserva in silenzio. Vedo il suo volto impassibile e incuriosita gli chiedo:"Che c'è?"

"Sei felice?"mi chiede. Bella domanda, vorrei dirgli di si ma la realtà non è così. Scuoto la testa e mi sforzo di trattenere le lacrime. Matt istintivamente mi abbraccia e io gli sono grata per questo.

"Se hai bisogno di me, io ci sarò per sempre" dice e io annuisco.
Continua a guidare fino a casa mia e quando arriviamo accosta l'auto e lo saluto. Entro in casa e trovo papà intento a cucinare e Mike ed Emily litigano.

"Hey! State buoni!" li rimprovero e quando mi vedono mi fissano.

"Dov'è Jo?" chiede Emily mentre appendo all'attacca panni la mia giacca.

"Emily!" la rimprovera papà.

Sospiro. "È partito" le spiego e lei annuisce. "Già mi manca"dice e io le dico che manca anche a me.

Lascio Emily giocare e vado da mio padre.

"Hey!" lo saluto cercando di non mostrarmi triste.

"Ashley - sospira - non sarai mia figlia biologica, ma so quando sei triste" dice.

"Ho paura" dico infine.

"Non devi, si vede che ti ama, non ti abbandonerà" dice posandomi una mano sulla spalla.

"E se accade il contrario? Io lo lascio perché non sopporto tutto questo?" chiedo.

Papà scuote lentamente la testa.

"Non succederà" dice e poi mi da un bacio sulla guancia. Mi avvicino ai fornelli e mentre papà rosola il tritato io sto attenta che la torta in forno non si bruci.

"Papà?"lo chiamo.

"Si?" chiede senza voltarsi.

"Grazie per tutto" dico e lo vedo sorridere, ma non risponde.

"Ti manca la mamma?" chiedo infine.

"Certo, Liz mi manca tantissimo" dice ma non vuole aggiungere altro.

Sospiro tesa e lo guardo per poco tempo.

"È pronto! A tavola!" urla per farsi sentire dai miei fratelli che corrono a sedersi.

Apparecchio la tovaglia e insieme pranziamo.

Sarà arrivato? E se si perché non avvisa?

Inizio ad innervosirmi.

Sento qualcuno suonare al campanello e vado ad aprire la porta.

"Ciao tu sei..Ashley?" chiede la donna sui quarant'anni. Ha gli occhi verdi e i capelli castano chiaro le ricadono perfettamente sulle spalle. È alta e snella e a un sorriso incerto sulle labbra rosse e carnose.

"Si mi dica. Chi cercate?" le chiedo in modo cordiale.

"Oh, stavo cercando te"mi sorride.

"Oh... E lei è?" chiedo incerta.

"Sono Madison, sono la mamma di Jo" dice.

Mi innervosisco immediatamente. Mi sposto dalla porta per farla entrare.

"Prego, si accomodi" le dico.

"Dammi del tu!" sorride cordiale.

"OK, allora accomodati pure" e Madison entra.

"Spero di non disturbati ma volevo parlarti" mi dice.

Annuisco e in quel momento mio padre sbuca dalla cucina.

"Ashley?"chiede incuriosito.

"Papà lei è Madison, la mamma di Jo"lo informo.

"Ah ok, piacere. Io sono Tom, il papà di Ashley" dice papà e Madison annuisce e dice:

"Il piacere è tutto mio"

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Spero che il capitolo vi piaccia, se è così cliccate sulla stellina e lasciate un commento. Inoltre vi chiedo di lasciarmi nei commenti la vostra citazione preferita del libro, poi vi spiegherò il perché ;) Grazie in anticipo.

Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora