Capitolo 8

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"Cosa stai facendo?" gli chiedo a bassa voce, mentre le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie.


All'improvviso, mi soffia sull'occhio e poi mi dice:

"avevi una ciglia" e dopo avermelo detto, va in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Le mie goti sono di un rosso acceso.

É così dannatamente sbagliato desiderare le sue labbra sulle mie? Ma cosa sto dicendo.

A lui non piacciono ragazze come me, troppo interessate allo studio. E poi siamo solo...buoni amici.


"A cosa pensi?" mi chiede lui di nuovo ad un passo dalle mie labbra.

Indietreggio di scatto, "Niente" dico.

Ovviamente mento, non posso certo dirgli che pensavo alle mie labbra sulle sue. E poi, lui ed io non siamo tipi da relazioni serie. "Certo che non riesci proprio a resistermi, eh?" chiede con voce rauca, è tremendamente sexy.


"Come?" chiedo io, agitata.


"Hai sentito benissimo!" sghignazza lui.


Ma come può piacermi un tipo così arrogante?!


"Certo che no! Sei troppo convinto di te!" ribatto.


"Come no!" controbatte.


Sbuffo. Mi alzo dal divano e prendo il mio cellulare, dove trovo una ventina di chiamate perse

da: sconosciuto


All'improvviso il cellulare squilla e io rispondo.


"Pronto?"


"Hey Ashley!" dice Matt dall'altro capo del telefono. La sua voce è strana, sembra ubriaco.


"Matt sei ubriaco!" lo rimprovero.


"Dai rilassati! Vieni alla festa!" dice.


"No!" dico frustrata, in risposta lui borbotta qualcosa.


"Dai, cazzo, hai 19 anni! Divertiti!" strilla.


Sbuffo.

"Dove ti trovi?"


Dopo avermi dato l'indirizzo, corro in bagno, sotto lo sguardo interrogativo di Jo.
Mi lavo velocemente e in pochi minuti sono miracolosamente pronta.

Quando scendo al piano di sotto saluto Jo ed esco di casa.


"Dove vai?!"mi chiede.


"Alla festa organizzata" dico.


"Ti accompagno io"


"No, vado da sola".


"Non è una domanda" mi urla lui dal piano di sopra.


Sbuffo e aspetto che Jo scenda.


Oh...cavolo.


É più bello del solito. Indossa una camicia e il primo bottone è sbottonato, facendo intravedere uno dei suoi tatuaggi.


I jeans neri sono molto aderenti e credo che abbia messo del profumo.


"Andiamo?" chiede.


Mi limito ad annuire e salgo in moto.


Dopo una mezz'oretta, siamo arrivati. La casa è grandissima, si sente già puzza di alcol, la musica è altissima. Ci sono una miriade di persone intente a strusciarsi tra loro e baciarsi; credo di non aver mai visto così tante lingue.


"Matt!" lo chiamo e lo cerco in diverse stanze.


Finalmente lo trovo e gli corro incontro.


Si sta baciando con una ragazza, ma più di un bacio sembra che le voglia strappare la lingua.


"Hei! Vieni andiamo via" gli dico.


"No" dice arrabbiato lui mentre continua a baciare la ragazza, evidentemente anche lei ubriaca.


"Dai, voglio che mi accompagni a casa" dico supplicandolo.


"Fatti accompagnare da Jo, levati dai piedi!" mi urla staccandosi dalle labbra carnose di quella ragazza che solo ora riconosco.


Mary, parla in sua difesa e inizia a dirmi di sparire.


"Ho. Detto. Vai. Via" mi dice Matt.


Quelle parole dette con così tanta rabbia, mi feriscono nell'unico posto del mio cuore riservato a Matt, non ancora marcio.


"Okay, fai come vuoi!" strillo con le lacrime agli occhi.


Arrivo al banco dei drink dove mi offrono della vodka e ne prendo un bicchiere.


"Venite! Giochiamo a obbligo o verità!" strillano alcune persone.


Alcuni ragazzi si siedono in cerchio e io li seguo. Mentre cammino verso il gruppo, vedo Jo baciarsi con una ragazza, il che ferisce nuovamente il mio cuore.


"Dammi qualcosa di più forte" dico ritornando al bancone dei liquori.


"Certo, dolcezza!" sorride il ragazzo dietro il tavolo.


Dopo aver preso il mio bicchiere, mi dirigono verso il gruppo di ragazzi. Ognuno di loro è più ubriaco di me, compreso Jo.


"Tocca a te, Ashley!" mi dice una voce, che non riconosco per il fatto che sono un po' brilla.


"Obbligo" dico sapendo dei rischi a cui vado incontro.


"Mh..bevi uno shot di liquore" mi dice uno di loro, Marc.


Marc mi riempie il bicchiere con un liquido trasparente e lo bevo tutto d'un sorso. Inizialmente sento un lieve bruciore alla gola che però passa subito dopo. Il giro continua sempre così; ci sono ragazze mezze nude e ragazzi ubriachi.


"Jo?"chiede una voce.


"Obbligo!" dice con tono convinto.


"Rimani per cinque minuti nel ripostiglio con Cher Clifford!" urlano tutti.


La ragazza prende Jo per il colletto della maglietta e lo porta barcollando ubriaca, nello stanzino.
Dopo cinque minuti i due escono. Hanno i capelli scompigliati. Jo ha la camicia disordinata, e un livido violaceo sul collo.


Mi alzo d'istinto, ed esco fuori di lì per respirare una boccata d'aria. Il vento mi scompiglia i capelli, dalle mie guance cadono delle lacrime.


"Tutto bene?" chiede un ragazzo bruno con gli occhi color caramello.


"Si, grazie" dico asciugandomi le lacrime.


"Piacere, Zayn" mi porge la mano che io afferro.


"Ashley" dico io.


"Come mai tutta sola?" mi chiede con voce gentile.


"Diciamo che mi stavo annoiando" dico.


"Tu?" chiedo poi a mia volta.


"Diciamo che anche io mi stavo annoiando".


Ridiamo per un po' senza motivo e dopo rientriamo in casa e iniziamo a ballare.


Vedo un lampo di gelosia attraversare gli occhi di Jo, ma non me ne preoccupo e continuo a ballare a ritmo di musica con Zayn. La cosa che mi ferisce di più e vedere che Jo sta baciando Cher non curandosi della mia presenza; voglio farlo ingelosire, mi giro verso Zayn e lo bacio. Lui ricambia immediatamente, ma non sento niente. All'improvviso vedo qualcuno staccarmi dalla bocca di Zayn. É Jo. E sembra del tutto infuriato.

Ma perché se a lui non frega niente di me?

googlm

Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora