Capitolo 17

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E' da quel giorno che le giornate non passano più così velocemente. Prima il tempo volava, era una cosa da tenersi stretti perché una volta volato via, non ritornava indietro. E nonostante volasse via, l'importante era trascorrerlo insieme a lui. Adesso tutto è diverso. Sono passate due settimane. Due stupidissime settimane che mi evita. Ma d'altronde sono stata io a rinunciarci, a dirgli addio. Ed è questa la cosa più brutta; con lui ho detto addio ad una parte di me.

Perché è quando ti accorgi che ti manca, che inizi a capire che hai perso con lui anche una parte di te.

A volte mi capita di pensare come sarebbe stata la mia vita senza Calum; decisamente migliore. Bastava solo raccontargli la verità sul mio passato, ma non ci riesco, è più forte di me. La paura di essere considerata qualcosa che non sono mi opprime. Farei di tutto per ritornare al passato e cancellare dal primo all'ultimo giorno in cui ho visto Calum.

Flashback

Sono le otto di mattina. Se non mi sbrigo farò tardissimo. Scendo velocemente al piano di sotto, faccio colazione ed esco di casa. Frequento l'ultimo anno delle medie, non ho tanti amici e mi piace. Mi piace stare da sola, per i fatti miei e isolata dal resto del mondo. Cammino lungo il marciapiede e in quel momento mi fermo per osservare il ragazzo biondino di fronte a me.

"Calum perché fumi, di nuovo?" chiedo esasperata. Questo ragazzo fuma non so quante sigarette in un giorno.

Sbuffa e mi fa un sorriso sghembo. Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino a lui.

"Vieni almeno a scuola?". Il biondino sbuffa, fa un ultimo tiro e getta a terra la sigaretta.

Perché deve fare sempre il maleducato?!

"Andiamo" dice e io mi limito ad annuire correndogli dietro per raggiungerlo. So quante situazioni difficili ha passato questo ragazzo e lo rispetto, rispetto il fatto che sia riuscito a lasciarsi tutto alle spalle. È un grande dono. Arrivati a scuola, supero il cancello ma lui mi blocca per il polso.

"Hey" dice sorridendomi. Lo guardo perplessa.

"Ti voglio bene" mi dice e io lo abbraccio forte a me.

Fine flashback

Asciugo una lacrima e mi butto a peso morto sul letto. M'infilo gli auricolari e ascolto musica deprimente. Dopo circa un ora sento il mio cellulare squillare. Rispondo immediatamente pensando sia Jo.

"Pronto?" chiedo singhiozzando.

"Hey non piangere, sei più bella quando ridi" mi rassicura una voce, Calum.

"Calum?" chiedo insicura.

"Ehm.. si sono io" dice.

"Possiamo incontrarci vicino a quel boschetto in cui andavamo da piccoli?" chiede titubante, non lo riconosco. Non rispondo. Certo che no! Perché dovrei incontrarlo?!

"Ti prego, è urgente" dice con tono serio. Sbuffo.

"Ok, incontriamoci alle sei" dico e riattacco.

Tu vedi luce anche dove non ce n'è.

Le sue parole rimbombano più forti di prima. Forse è lui che vede luce dove non ce né. Sbuffo, di nuovo. Perché deve essere tutto così complicato? Credo che potrei paragonare la mia vita ad un labirinto: ci sono diverse stradine ma io prendo sempre quelle sbagliate. E per quanto ci provi a capire quale è la strada corretta finisco sempre col perdermi. Oggi ho casa libera. Papà è al lavoro mentre Emily e Mike dormono da mia zia. Mi vesto con le prime robe che mi ritrovo tra le mani e dopo esco di casa. Percorro tutta la stradina che porta al boschetto e i ricordi riaffiorano come ferite. Calum ed io abbiamo scoperto questo posto in terza media, era il nostro rifugio. In lontananza scorgo una figura piuttosto alta. Mi avvicino al ragazzo e rimango in silenzio per un po'.

"Ehm...per caso conosci un tipo di nome Calum?"gli chiedo.

Il ragazzo biondino accenna ad un sorriso, poi però ritorna serio.

"Allora?" chiedo io esasperata.

Non risponde.

"Fanculo!" impreco a bassa voce e mi volto per andarmene.

"Non ti ricordavo così maleducata" dice all'improvviso. Mi volto di scatto e quel viso estraneo diventa qualcos'altro.

"Ti stavo aspettando" mi dice con un mezzo sorriso sulle labbra il biondo nonché capo dei miei incubi, Calum Greice.

Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora