"Ashley!!"grida mia sorella per svegliarmi e io cado letteralmente dal letto.
"Ok! Ho capito!" piagnucolo con la voce impastata dal sonno.
Mi alzo dal freddo pavimento della mia camera e mi dirigo in bagno.
Entro in doccia e apro l'acqua.
"Cavolo!" sussulto al contatto inaspettato con il getto freddo e regolo la temperatura dell'acqua.
Immagini sfocate mi riempiono la mente. Ho un dolore lancinante alla testa. Il dolore però si attenua quando penso a ieri sera.
Flashback
"Sono pazzo di te" mi dice mette mi tiene i polsi stretti.
Sento il mio cuore esplodere, le mie goti diventare rosse, i miei respiri farsi veloci.
"Credo che tra poco, se continui così sarò talmente pazza da finire in manicomio" sussurro.
"Allora andiamoci insieme al manicomio" dice per risposta.
Gli sorrido e lui toglie la presa dai miei polsi.
"Pensi ancora di essere un veleno?" chiedo alzando un sopracciglio.
"Si, ma insieme potremmo creare un antidoto, no?" risponde.
Annuisco e lo bacio.
Fine flashback
Esco dalla doccia e mi vesto, prendo il cellulare e trovo un messaggio da Matt e uno da Jo.
Apro prima quello del mio migliore amico.
"Ti aspetto a scuola"
Rispondo velocemente con un ok, e apro quello di Jo.
"Buongiorno piccola. Giro in moto?".
Sorrido al messaggio e rispondo.
"Ma abbiamo lezione!!"
Dopo neanche un secondo mi risponde.
"Ehm...quindi?"
Faccio le faccine arrabbiate e poi gli dico di no.
Anche lui a sua volta fa quelle faccine.
"Va bene!!"scrivo rassegnata e prima di spegnere il cellulare, noto che mi ha fatto gli emoji con l'aureola.
Sorrido e finisco di prepararmi.
"Ciaooo" saluto tutti prima di uscire.
Cammino verso la scuola e poco prima si ferma vicino a me Jo in moto.
"Sali" dice.
"Ti avverto, saltiamo solo la prima ora" gli dico.
"Ok" dice sbuffando e io sorrido trionfante.
"Dove siamo?" chiedo quando spegne la moto.
"Ricordi il patto fatto quella sera? chiede.
"Si, allora?"
"Anche se per un'ora, ti ho portata qui. Hai detto che non fai parte della mia vita, ecco ora saprai qualcosa su di me" accentua un sorriso meraviglioso e intreccia le sue dita con le mie.
"Ti amo" dice e in quel piccolo istante ho la certezza che ci sia in questo mondo qualcosa per cui valga la pena vivere.
"Ti amo" gli rispondo.
Continuiamo a camminare all'interno di quello che sembra un parco giochi abbandonato e poi inizia a spiegarmi di più sul luogo in cui mi ha portato.
"Spesso venivo qui con mia madre quando avevamo paura di stare a casa con papà, ubriaco" dice. Quelle parole sanno di sofferenza, rimpianto e odio.
"Perché? Intendo, perché tuo padre si ubriacava?" chiedo.
"Ubriaca" mi corregge.
"Non lo so, so solo che mentre mia mamma si è trasferita a Chicago, lui è rimasto qui e ancor tutt'ora si ubriaca" dice pieno di quel sentimento chiamato odio.
"Mi dispiace" mormoro a testa china.
Jo solleva con le sue dita, il mio mento e mi guarda negli occhi.
"Tu non centri niente, anche io fino a qualche tempo fa mi ubriacavo" dice.
Si prende tra i denti il piercing al labbro e mi sorride dolcemente.
"Matt!" penso ad alta voce.
"Cosa?" chiede confuso.
Prendo il cellulare e lo chiamo.
"Matt scusa, non sono venuta a scuola" dico.
"Richiamami quando ascolti il messaggio" dico e riposo il cellulare al suo posto.
"Scusa, Matt voleva parlarmi a scuola"
Jo annuisce e lo vedo perso nei ricordi.
I suoi occhi sono di un verde limpido, la sua bocca è stretta in due fessure e la sua mano cerca la mia.
"Io ci sono per te" gli sussurro e in quel momento vedo il lato più debole di Jo farsi largo in lui.
Mi stringe a se e io ricambio l'abbraccio perdendomi in tutta la sua bellezza.
Ora vedo Jo per quello che è realmente, un ragazzo con alle spalle un passato orribile che lo tormenta ancor tutt'ora.
"Allontanarti da me, non cambierà la mia opinione su di te" gli dico.
"Ho solo paura, Ashley, tu sei come un pezzo di vetro, fragile e allo stesso tempo tagliente. Per quanto tu possa far credere agli altri di essere invincibile, la realtà è che non lo sei" mi dice e dentro di me so che ha ragione.
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Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)
RomanceA mio parere ognuno di noi ha una propria dipendenza. C'è chi dipende dalla droga, chi ha bisogno di uscire, chi ha bisogno di scrivere; e chi come me, sopravvive con un'unica droga: il suo sorriso. Avete presente quando non riesci a fare a meno di...