Capitolo 9

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"Andiamo!" mi intima Jo, arrabbiato. Mi prende il polso e mi trascina letteralmente fuori dalla casa.

"Avanti Salivan. Non ti piace quando ti rubano le cose?!"urla Zayn a Jo.

"Hai paura di perdere?" chiede ancora con un sorriso beffardo.

Ma perdere cosa?

"Zitto" gli urla Jo.

Quindi si conoscono Jo e Zayn?

"Andiamo!"

Zayn scoppia in una risata e mi prende per la vita.

"Finiamo quello che abbiamo iniziato" mi sussurra con voce profonda il bruno.

"Lasciala" dice a denti stretti Jo.

"Oppure?" chiede derisorio Zayn.

"Mh..?"chiede ancora alzando un sopracciglio.

"Ashley viene via con me" dice Zayn continuando.

Jo gli salta addosso, gli sferra diversi calci e pugni e gli mette le mani al collo. In pochi secondo il volto di Zayn si fa di un colorito violaceo.

"Jo fermati. Così l'ammazzi!" gli urlo. Il ragazzo però non si ferma e continua. Lo afferro per la camicia e lo allontano. Metto le mie piccole mani sul suo petto e i suoi respiri si fanno regolari.
Raggiunge la moto senza parlare e io faccio la stessa cosa solo per paura che mi lasci qui.

"Cazzo!" impreca Jo stringendo i pugni sul volante. La forza con cui lo stringe fa diventare le nocche rossastre per i pugni che ha dato a Zayn.

"Che significa? Ci stavamo solo baciando! È solo un bacio!" gli urlo pur sapendo che non ho provato niente.

"No, cazzo. Non è tutto ok!". Urla e sbatte le mani sul volante con forza.

"Ma perché?" chiedo indignata e poi continuo.
"Tu puoi baciarti chiunque e poi io non posso neanche avvicinarmi a nessuno!" dico guardando il paesaggio.

"È diverso" parla a bassa voce.

Mi giro per vederli le spalle.

"Cos'è diverso? Spiegamelo!".

Nel frattempo siamo ritornati a casa.

"Allora?" chiedo, uscendo dalla moto.

Mi avvicino alla porta. Quando mi giro, noto Jo che si sta avvicinando pericolosamente a me.
Mi fissa con i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo.

Continua a camminare verso di me, mi avvicino al muro della casa e la poca distanza che ci divideva svanisce.

"Voglio farlo da così tanto tempo.." mi sussurra all'orecchio.

Fare cosa?!

Jo, come se mi avesse letto nel pensiero, inizia a baciarmi. Un bacio casto ma bellissimo.

"Ecco" dice per poi staccarsi dalle mie labbra.

"Buona notte piccola Ashley" mi sussurra e io rimango come un ebete, per più di mezz'ora a fissare il cielo stellato. A interrompere i miei pensieri, ci pensa il cellulare.

"Pronto?" chiedo al telefono.

"Sono Matt" mi dice la voce stanca del mio migliore amico.

"Che vuoi?" chiedo arrabbiata e ferita per il modo in cui mi ha trattata.

"Scusa" mi dice per poi riattaccare.

Entro in casa, salgo le scale e vado in camera mia. Mi cambio e appena mi butto sul letto, tutti i miei pensieri, tutto quell'uragano di emozioni, si fanno strada anche nel sonno.

Mi alzo dal letto e mi dirigo nella camera di Jo. Prendo dall'armadio una sua maglietta e la indosso. Ha un profumo buonissimo.

Ma perché accontentarsi della sua maglietta?

Mi siedo sul letto e mi infilo sotto le coperte. Jo sembra essersene accorto, infatti mi stringe a se come se avesse paura di perdermi, e sorride.

Dio quel sorriso. Sa di felicità; della mia.

Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora