Capitolo 7

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"É questo il problema del dolore; esige di essere sentito"
-John Green

Mi sono sempre piaciute le citazioni, è come se all'interno di esse ci rispecchiamo.


Asciugo una lacrima prima che Jo arrivi in cucina con i popcorn per vedere un film e penso a mamma.

La febbre, si è abbassata e in questi tre giorni che ho passato con Jo, ho deciso di farmi un nuovo tatuaggio sulla spalla.


Anche i tatuaggi ci rappresentano.


Stimo molto le persone che decidono di farsene uno, perché hanno già superato la paura del "per sempre".


"Terra chiama Ashley!" dice Jo sventolandomi una mano in faccia.


"Si?" chiedo confusa.


Sospira e poi dice: "Ho chiesto che film vediamo?!" dice lui.


Sospiro e ne indico uno a caso dalla fila. Ho sempre odiato i film horror e la sfortuna ha voluto che io ne scegliessi proprio uno di quel genere.

Appena spuntano mostri e altre cose del genere, nascondo la faccia nell'incavo del collo di Jo e lo sento sussultare a quel contatto.
Dopo pochi minuti mi addormento e quando mi sveglio vedo le labbra di Jo troppo vicine alle mie.

***2giorni prima***
La febbre si sta attenuando anche se è ancora alta. Oggi si sarebbe tenuto il funerale e papà, Mike ed Emily stanno ritornando a New York.

Mi preparo piangendo silenziosamente e insieme a Jo, andiamo in chiesa.


Durante tutta la messa, Jo mi tiene stretta la mano. Quando esco dalla chiesa molte persone vengono verso di me dicendomi parole del tipo: "Non meritava questa fine" o "É stata una brava persona" e ancora "Ci mancherà molto". Quando arriviamo in un posto appartato scoppio a piangere. Tutte queste persone possono solo immaginarsi tutta la mia tristezza.

Parlano di mia madre ma neanche sanno che persona meravigliosa era.


"Andiamo piccola, sii forte" mi sussurra Jo stringendomi a se.


Cerco di ricacciare le lacrime e annuisco andando a trovare papà e i miei fratellini.
Mike ed Emily piangono a dirotto e io corro ad abbracciarli. Jo fa le condoglianze a mio padre e dopo un po' io e il mio amico dagli occhi smeraldo, andiamo via.
Arrivati a casa di Jo, dove vive da solo, corro in bagno per asciugarmi le lacrime e noto che i miei occhi marroni sono spenti e che da essi non trapela alcuna emozione.


Ecco, forse sono morta insieme a mamma.

 

Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora