"È così..bella!" esclama Matt.
Mi sta parlando da circa due ore della sua nuova conquista, Hope.
"Ma come ti fa a sopportare?!"borbotto e in cambio ricevo un'occhiataccia.
"Piacerà anche a te"dice eccitato.
Alzo gli occhi al cielo e mi limito a sbuffare.
"A che ora vi incontrerete?" chiedo per non sentirlo parlare di quanto sia bella Hope.
"Questa sera. La porterò in un ristorante qui vicino che prepara cibo italiano; a lei piace" dice Matt mentre continua a mangiare il suo gelato.
"Oggi a New York ci sarà una festa"annuncia il mio amico poco dopo.
"Che genere di festa?"chiedo.
Scrolla le spalle e si limita a dirmi che non lo sa neanche lui.
"Ti mancano mai Maya e Cris?" chiedo a Matt all'improvviso per spezzare il silenzio formatosi poco prima.
"Un po" confessa e poi chiede: "A te?"
Annuisco ma rimango in silenzio.
"L'anno scolastico è passato in fretta e non le ho più sentite dopo la morte di mamma"lo informo.
"Io so che Maya ha iniziato a lavorare come segretaria in un ufficio qui a New York, Cris vive con Mike"
Ricordo ancora l'inizio dell'ultimo anno scolastico; mi invitarono a prendere un gelato e da quella passeggiata incontrai per la prima volta Jo, camminavo distrattamente e gli feci cadere la sigaretta. Ricordo quanto era arrabbiato, soprattutto quando lo spinsi insieme a me nella fontana."Ci sei?"chiede Matt passandomi una mano sul viso.
"Eh?"chiedo distratta e con un sorriso da ebete, stampato in faccia.
"Niente"borbotta e inizia a camminare. Sbuffo stanca dei suoi sbalzi d'umore e lo seguo durante la passeggiata.
"Hai più sentito Calum?"chiede cambiando argomento.
"No, non mi ha più contattato. Credo che il suo scopo era chiarire con me"dico.
"Già"dice Matt riflettendo e subito dopo gli squilla il cellulare.
Lo esce dalla tasca dei jeans distrattamente e quando vede chi è a chiamarlo, gli brillano gli occhi e io scoppio in una risata.
"Pronto Hope?" chiede felice.
Sento la ragazza lamentarsi e subito Matt la interrompe.
"Ok, Raggio di sole sto arrivando" dice e subito dopo riattacca.
Scoppio in una risata trattenuta dal momento in cui è partita la chiamata e attiro l'attenzione di molti passanti.
"Raggio di sole" cerco di imitare la sua voce e lui diventa rosso in volto.
"Piccola"dice cercando di imitare invece, la voce di Jo. Gli do un colpetto sul braccio e lui rotea gli occhi.
"Chi è che hai chiamato Piccola, eh?"chiede una voce alle nostre spalle.
Mi volto e incontro due iridi verdi. Sorrido come un ebete.
Matt sorride divertito e poi dice:" Bene, io devo andare o Hope mi uccide" scherza.
Lo saluto e poi riprendo a camminare con Jo che mi sta seguendo.
"Aspetta, dove vai?" chiede.
"A casa, perché?"chiedo.
"Volevo stare con te"dice sincero e poi mi chiede:" Non te la sei presa per quello che ti ho detto a riguardo della paura, vero?"
Leggo nei suoi occhi un po di preoccupazione;
"No, certo che no!" subito parlo.
Lo sento sospirare.
"Bene"dice afferrandomi la mano.
"Perché ci sarei stato male"continua.
"Lo so"dico e intreccio la mia mano alla sua.
"Ah!" dico fermandomi all'improvviso. Prendo dalla borsa il suo taccuino e glielo porgo.
"Tieni, finisci di aggiungere tutte le parti mancanti e quando avrai finito lo leggerò"dico sorridente.
Annuisce e si passa una mano trai capelli. Sospira frustato e lo guardo stranita."Cosa succede?"chiedo ancora con il taccuino in mano.
Jo lo prende dalle mie mani e se lo conserva."Ecco AShley...io"sento il mio cuore pompare troppo sangue.
"Tu?"chiedo col cuore in gola.
"Tra meno di due giorni partirò, ho trovato da un mese lavoro"dice.
"Quindi? Potremo vederci lo stesso"dico confusa.
"No, cambio Stato. Mi trasferisco a Sidney"dice e non reggo più la tensione. Il mio cuore sta scoppiando, piccole lacrime rigano il mio volto.
"Ti prego non piangere"mi dice asciugando una lacrima. Lo scanso.
"Per quanto starai via?"chiedo con voce atona.
"Un anno"sussurra quasi non volesse farsi sentire.
"Cosa?"dico scoppiando a ridere in modo isterico. La gente si ferma a guardarci ma a me non interessa.
"Me lo dici solo adesso?!"quasi urlo.
"Sono stato arruolato come soldato" dice evitando la mia affermazione. Inizio a correre, lontana da lui, lontana dai miei problemi, lontano da tutti.
"Aspetta!"urla ma io sto correndo, la gola mi brucia, il respiro è irregolare, e ho una morsa allo stomaco. Continuo a correre lontano da tutto, sento solo i battiti del mio cuore ormai spaccatosi, come può essere reale tutto ciò, come siamo arrivati a tutto questo, ad amarci per poi distruggerci. Lui è una parte di me importante e saperlo lontano fa male. Basta pensarlo e casco in una morsa di disperazione.
Quando sento di essere abbastanza lontana da tutti mi accascio ad un albero e scoppio in un pianto isterico. Provo a esternare il mio dolore ma non ci riesco, mi fa male tutto, la testa, il cuore. Non è la paura di lui lontano da me, ma paura che lui si dimentichi di me, trovi un'altra e io sono stata abbandonata già troppe volte in questo mondo. Mamma saprebbe cosa dirmi se solo fosse qui. Pingo lacrime amare, lacrime troppo tristi.
Un anno, un maledetto anno lontano. Come farò?
E' come se in un attimo tutte le mie certezze fossero crollate.
"Ashley!"lo sento ancora gridare e quando mi trova si ferma ad osservarmi.
"Piccola"sospira e io lo abbraccio forte come non mai, perché ho paura di perderlo, perché non voglio staccarmi più da lui.
"Vieni con me"sussurra disperato quanto me.
"Non posso, ho Emily e Mike di cui occuparmi e non posso abbandonare papà"piango stretta al suo petto tatuato.
"Mi mancherai"dice trai miei capelli.
"Anche a me"dico consapevole che mi mancheranno le sue battute, i suoi sorrisi spontanei e i suoi occhi verdi.
"Quando parti di preciso?"chiedo come se fosse una supplica per fargli cambiare idea.
"Tra due giorni"dice staccandosi dall'abbraccio.
"Tornerò tra un anno"dice di nuovo.
"E tutte le feste, il Natale?"chiedo e lui tristemente scuote il capo.
"Perché?"chiedo.
"Avvolte si è costretti a seguire determinate scelte"sussurra.
"Cioè?"chiedo.
"Devo capire chi sono realmente e quando lo farò ritornerò per sempre da te, promesso"
Annuisco e chiedo insicura: "Promesso?"
Mi guarda con occhi tristi e poi parla: " Promesso"
Mi prende il mignolo e lo incrocia con il suo e più di una promessa per questo viaggio separati, è la promessa di rimanere sempre insieme anche nelle avversità.
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Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)
RomanceA mio parere ognuno di noi ha una propria dipendenza. C'è chi dipende dalla droga, chi ha bisogno di uscire, chi ha bisogno di scrivere; e chi come me, sopravvive con un'unica droga: il suo sorriso. Avete presente quando non riesci a fare a meno di...